NOTA OPERATIVA n. 137 del 16/07/2019
Demografici
Smarrimento del codice PIN/PUK della Carta d'Identità Elettronica: come procedere
Nel più recente aggiornamento dell'applicativo CIEonline è stata inserita la possibilità di ristampare i codici PIN/PUK direttamente dall'applicativo web
IL RECUPERO
Il cittadino può richiedere il recupero al Comune che ha emesso la CIE:
- della seconda parte del codice PIN/PUK (quella pervenuta assieme al documento) a mezzo mail, eventualmente con la ristampa della prima parte;
- di entrambe le parti stampate dall'operatore.
La richiesta di recupero deve essere accompagnata da una dichiarazione sostitutiva di smarrimento dei codici.
PROCEDURA
Per la richiesta, l'operatore dovrà inserire il codice fiscale del cittadino e il numero unico nazionale della carta.
Il cittadino può fornire un indirizzo mail a cui far pervenire la seconda parte dei codici. In tal caso l'operatore CIE firmerà digitalmente la richiesta sul gestionale CIEonline, la quale produrrà un'email automatica all'indirizzo indicato. Presso il Comune, invece, verrà prodotta una stampa relativa alle prime metà dei codici, da consegnare eventualmente al cittadino che avesse smarrito anche tali parti dei codici.
Qualora il cittadino non fornisca un indirizzo email, il sistema chiederà di stampare, far firmare e scansionare un atto di delega, al fine di produrre la stampa di entrambe le metà del PIN/PUK, da consegnare personalmente al cittadino. In tale atto il cittadino dichiara di essendo impossibilitato alla ricezione della seconda metà dei codici di sicurezza mediante e-mail, delegando l'operatore a procedere alla stampa di un modulo cartaceo per consegnarlo al soggetto.
CONSIGLI OPERATIVI
Si ritiene opportuno, da parte degli operatori CIE, non detenere in copia i codici prodotti per un singolo documento né al momento della produzione della CIE, né in quelli delle varie ristampe. Sono questi, infatti, dati di competenza del cittadino che deve provvederne alla custodia e all'utilizzo. Quello della ristampa risulta essere in tal senso esclusivamente un esempio di "customer care" delegato ai comuni, dove emerge peraltro la particolare attenzione rivolta alla seconda metà dei codici (fornita infatti via mail direttamente al cittadino o stampata solo previa acquisizione di apposita delega).