QUESITO del 26/01/2024
Personale
Incarico d'eccedenza
Un dipendente ha un incarico a scavalco condiviso, quindi con prestazione lavorativa durante l’orario di servizio, presso un ente diverso da quello di provenienza, con incarico di posizione organizzativa (ora EQ) e percepisce una retribuzione di posizione del valore annuo di importo pari a € 8.500,00 alla quale è stato aggiunto, ai sensi dell’art. 23 comma 5 del CCNL 16/11/2022, il 30% arrivando così ad un importo annuo di € 11.050,00 di valore della retribuzione di posizione. Tale retribuzione di posizione è riparametrata in proporzione alla prestazione lavorativa.
Allo stesso dipendente è stato successivamente attribuito un incarico a scavalco in eccedenza sempre presso lo stesso ente dove svolge l’incarico a scavalco condiviso, per ricoprire lo stesso incarico di posizione organizzativa, ma fuori orario. Si chiede quindi se sia possibile riconoscere all’incarico in eccedenza lo stesso valore della retribuzione di posizione prevista per l’incarico condiviso, quindi per l’importo di € 11.050,00 anziché per l’importo di € 8.500,00 dato che:
- l’ente destinatario della prestazione del dipendente è lo stesso dell’incarico condiviso
- il servizio cui il dipendente è preposto come posizione organizzativa è lo stesso di quello dell’incarico condiviso
- inoltre analogamente all’incarico condiviso, sussiste la stessa gravosità della prestazione svolta in diverse sedi di lavoro che giustifica l’incremento del 30%
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