MEMOWEB n. 152 del 31/07/2015
Affari generali Amministrazione digitale
SPID, Dpcm viziato da eccesso di potere
Il Tar Lazio accoglie il ricorso presentato da un'impresa che contesta la previsione, per i privati, di un capitale sociale di 5 milioni di euro per l'accesso alla procedura di accreditamento quale "gestore dell'identità digitale": un requisito che costituisce un limite all'ingresso al mercato di soggetti comunque in grado di possedere le relative competenze.
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