Quesiti
Quesito del 16/01/2023
CCDI 2022 sottoscritto dopo il 31/12/2022
Il CCDI 2022 è stato sottoscritto dopo il 31/12/2022. Oltre all'impossibilità di attivare la PEO, come comportarsi con la disposizione ivi inserita relativa all'introduzione dell'istituto dei buoni pasto dal 01/01/2022 (precedentemente mai istituiti)?
Inoltre, la variabile del fondo, derivante da economie dell'anno precedente, deve essere mantenuta?
Quesito del 05/01/2023
Buoni pasto
Un nostro dipendente ha diritto ai buoni pasto nonostante faccia mezza giornata in convenzione presso un altro ente?
Premetto che nel regolamento comunale inerente l'erogazione dei buoni pasto non è prevista alcuna fattispecie che regolamenti tale casistica.
Inoltre, il regolamento si focalizza sulla presenza della risorsa all'interno dell'ente, prevedendo l'erogazione unicamente se questo compie una pausa temporale tra le due fasce orarie giornaliere.
Infine, la convenzione stipulata con l'ente X prevede unicamente il rimborso inerente lo stipendio erogato alla risorsa e non prevede, poiché non specificata, altra tipologia di costo rimborsabile.
Quesito del 05/12/2022
Buoni pasto dipendenti
Devono essere corrisposti i buoni pasto ad un ex dipendente che ne faccia richiesta successivamente la cessazione dal servizio per dimissioni volontarie?
Quesito del 07/09/2022
Buoni pasto a dipendente in comando
Si chiede se siano da riconoscere i buoni pasto a dipendente in posizione di comando presso il comune
Quesito del 05/03/2020
Buoni pasto
Anche alla luce della modifica dell'art. 51 comma 2 lettera c) dall'art. 1 comma 667 della Legge 160/2019 il servizio sostitutivo di mensa attuato mediante consegna al dipendente nel giorno del rientro di un buono spendibile esclusivamente nei 7 esercizi comunali convenzionati (bar, trattorie) deve essere considerato alla stregua di mensa gestita da terzi oppure al pari di un ticket restaurant con la concorrenza alla formazione di reddito per il valore superiore a 4€ ?
Quesito del 20/11/2019
Servizio mensa per gli insegnanti
Nella scuola materna statale di questo Comune vi sono 6 sezioni, con due insegnanti per sezione. La prima ha un turno che va dalle 08.00 alle 12.15, mentre la seconda ha un turno che va dalle 10.00 alle 16.00, con una copresenza quindi che va dalle 10.00 alle 12.15. L’orario della refezione per i bambini è dalle 11.45 alle 12.30. Fino ad oggi è sempre stato concesso il diritto di fruizione gratuita alla mensa alle sole insegnanti che svolgono il turno pomeridiano. Oggi le insegnanti lamentano che l’art. 21 del CCNL della scuola prevede che “il diritto alla fruizione del servizio di mensa gratuita riguarda il personale docente in servizio in ciascuna classe o sezione durante la refezione” (comma 1) e che “Laddove, per effetto dell'orario di funzionamento adottato dalle singole scuole, nella sezione risultino presenti contemporaneamente due insegnanti, entrambi hanno diritto al servizio di mensa” (comma 2).
Da una ricerca giurisprudenziale non ho trovato pareri o sentenze che riguardino il diritto o meno di fruizione gratuita alla mensa nel caso in cui la presenza dell’insegnante non copra l’intero periodo di refezione.
Si chiede se “durante la refezione” può essere inteso anche per un tempo parziale della refezione (nel qual caso effettivamente anche le insegnanti del primo turno dovrebbero avere diritto alla fruizione del pasto) o se debba essere inteso “per l’intero periodo di refezione”, nel qual caso invece, è corretto continuare a concedere tale diritto alle sole insegnanti del secondo turno.
Si chiede se via siano sentenze, o pareri in materia, nel qual caso si chiede cortesemente di indicarli, o se si debba far riferimento solamente al “buon senso”.
Quesito del 08/10/2019
Buoni pasto dipendente in telelavoro
Si richiede parere sul diritto ai buoni pasto per un dipendente comunale che raramente supera le 6:00 ore di lavoro giornaliere in sede e svolge altresì alcuni giorni di telelavoro.
Sul telelavoro non abbiamo dubbi in quanto il nostro regolamento prevede che per i giorni in cui la prestazione è svolta presso il domicilio del telelavoratore non spetti il buono pasto;
tuttavia, il dipendente in questione, per raggiungere la sede di lavoro nel nostro Comune, deve percorrere circa 70 km (un'ora di viaggio).
"La normativa sui buoni pasto prevede il riconoscimento del diritto al lavoratore anche nel caso in cui lo stesso abbia terminato di lavorare, ma i tempi di percorrenza non gli consentano di raggiungere la propria abitazione entro l'esaurirsi di tale fascia oraria"; potrebbe essere questa la situazione del nostro dipendente? Il dipendente che torna a casa alle 15:00 dopo aver svolto 6 ore di lavoro fino alle 14:00 ha diritto al buono pasto?
Si specifica che il nostro orario di lavoro è strutturato su 5 giorni settimanali:
da lunedì a venerdì, dalle 8:00 alle 14:00;
martedì e giovedì dalle 15:00 alle 18:00.
- Il nostro Comune non ha mai adottato uno specifico regolamento per l'erogazione dei buoni pasto. Da sempre il criterio utilizzato e condiviso da tutti i dipendenti è stato quello di erogare due buoni pasto a settimana a chi faceva mediamente due rientri settimanali nel corso dell'anno e un buono pasto a settimana a chi faceva un rientro settimanale (per un max di 48 settimane annue). E' possibile procedere con questa modalità senza andare a calcolare ogni giorno di effettivo rientro?
Quesito del 30/05/2019
Pausa pranzo obbligatoria durante turni elettorali
In base all'art. 26 del CCNL 21.5.2018 chiedo se la mezz'ora di pausa pranzo è obbligatoria anche in caso di turno elettorale o se tale ipotesi sia compresa tra le eccezioni previste per il personale "in turno" (come da norma). Nel caso specifico alla dipendente che presta servizio elettorale in due turni continuativi (dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 13.00 alle ore 16.00) devo riconoscere sette ore di straordinario elettorale o devo decurtare trenta minuti per la pausa?
Quesito del 21/05/2019
Straordinario elettorale e buoni pasto
In occasione delle consultazioni elettorali, dovendo garantire per più giornate l'orario di apertura imposto dalla prefettura, ritenendo pertanto che sia considerato orario di lavoro, chiediamo se sia legittima l'assegnazione del buono pasto. L'ufficio personale ci ha comunicato che trattandosi di lavoro straordinario non è possibile richiedere il buono.