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Quesito del 03/10/2024
Omessa comunicazione inizio lavori - Permesso di Costruire
È stata depositata presso questo Ente un'istanza di Permesso di Costruire in variante rispetto a un precedente permesso, le cui opere sono state avviate nei termini di legge. Dalla verifica della documentazione agli atti è emerso che, pur avendo il proprietario provveduto al pagamento del contributo di costruzione, alla trasmissione della notifica preliminare di inizio lavori all'ATS e al deposito sismico, non è stata però effettuata la comunicazione di inizio lavori al Comune.
Alla luce di ciò, si richiede se la mancata comunicazione di inizio lavori entro un anno dal rilascio del titolo abilitativo comporti automaticamente la decadenza dello stesso, oppure se, qualora sia dimostrabile che i lavori sono effettivamente iniziati nei termini previsti, tale omissione sia da considerarsi semplicemente un'inadempienza di una condizione del titolo abilitativo, soggetta quindi all'applicazione di una sanzione.
Quesito del 01/08/2024
Decadenza/inefficacia procedimento edilizio avviato con preavviso di diniego e provvedimento finale mai emesso dal responsabile dell’ufficio tecnico
Nell’ambito di un procedimento di abusivismo edilizio attualmente in corso, l’Ufficio ha ricostruito l’iter urbanistico-edilizio della vicenda e ha verificato che nel 2016, a seguito di istanza di parte per il rilascio di un Permesso di Costruire in variante per la realizzazione di alcuni fabbricati a destinazione turistico-ricettiva, l’Ufficio Tecnico ha inviato alla Società richiedente un preavviso di diniego, ai sensi dell’art. 10-bis della Legge n. 241 del 1990, al quale ha fatto seguito la presentazione (entro 10 giorni dalla notifica) delle osservazioni.
Decorsi oltre 3 mesi dal deposito delle osservazioni, la Società richiedente ha sollecitato il rilascio del Permesso di Costruire in quanto “decorsi oltre 100 giorni dal deposito delle controdeduzioni e dopo altri 2 mesi la Società ed il Tecnico di parte hanno sollecitato nuovamente l’Ufficio Tecnico “al rilascio del PdiC di Variante, non sussistendo - per la committenza - motivi ostativi.” Non risulta agli atti che la Società abbia mai impugnato il silenzio-inadempimento dell’Ufficio Tecnico.
Infine, nonostante le succitate richieste, l’Ufficio Tecnico non ha mai concluso il procedimento avviato, con il rilascio del diniego definito o accogliendo l’istanza di rilascio del Permesso di Costruire in variante.
Alla luce di ciò, si chiede se l’Ufficio può considerare definitivamente concluso e privo di efficacia il procedimento del 2016, senza emettere oggi alcun atto e/o provvedimento o presa d’atto in merito alla suddetta procedura o, in alternativa, se è tenuto comunque a definire con un provvedimento espresso il procedimento avviato e mai concluso nel 2016.
Quesito del 24/06/2024
Proroga inizio lavori
In data 10.06.2021 è stato rilasciato il permesso di costruire per la realizzazione di un parcheggio aziendale di circa 10.000 mq. Vi era a monte un piano attuativo.
Considerato il momento di difficoltà sia economico che di reperimento dei materiali, il titolare del permesso di costruire ha richiesto in data 10.06.2022 la proroga per l’inizio lavori, la quale è stata concessa con nuova scadenza al 10.06.2023.
Successivamente il titolare in data 29.05.2023 ha richiesto una nuova proroga, la quale è stata concessa con nuova scadenza al 10.06.2024.
Sarebbe possibile concedere una nuova proroga sulla base della L. 11/2024? I trenta mesi citati da che data decorrono?
Inoltre la ditta ha presentato la richiesta in data 12.06.2024, oltre i termini di proroga concessi, è possibile accettarla?
Quesito del 10/06/2024
Ordinanza per rimozione struttura abusiva realizzata su suolo pubblico
Tempo fa, è stata presentata una SCIA edilizia, in merito all’occupazione del suolo pubblico e ad uso pubblico, che prevedeva la realizzazione di una pedana amovibile con inclusa sostituzione della tenda preesistente. Successivamente, però, ciò che è stato realizzato era difforme dal progetto iniziale poiché si trattava di una nuova struttura scevra dei titoli abilitanti, inquadrata come dehors. A tal riguardo, è stata emessa ingiunzione di rimozione e ripristino, il tutto entro 30 giorni, ma l’interessato, a sua volta ha presentato un’istanza di accertamento di conformità edilizia, la quale, però è stata respinta dall’Ufficio per vari motivi, primo tra tutti la rilevazione dell’abuso.
Si chiede:
- per il ripristino dei luoghi, solitamente, sono previsti 90 giorni. Alla luce di ciò, l’Ente ne può imporre 30 per la rimozione dell’abuso, anche perché si tratta di un dehors?
- In caso di inottemperanza , quale sarebbe la procedura corretta per rimuovere la struttura abusiva e quali sarebbero i relativi provvedimenti da emettere?
NOTA OPERATIVA n. 99 del 23/05/2024
Cambio di destinazione d'uso degli immobili da destinare a residenze universitarie
Nuove norme riguardanti il cambio di destinazione d’uso edilizio per la realizzazione di residenze o alloggi per gli studenti
Quesito del 20/03/2024
Demolizione con ricostruzione in zona agricola
È possibile demolire e ricostruire, sfruttando il volume, sullo stesso lotto ma in un sedime diverso rispetto all'esistente? Il volume è il medesimo o bisogna limitarsi agli 800 mc, non essendo imprenditore agricolo?
Quesito del 20/11/2023
Acquisto parcheggi
Trattasi di area individuata come parcheggi pubblici, ceduta al comune negli anni 2000 a seguito del completamento di un Piano di Lottizzazione di area artigianale.
Una delle ditte lottizzanti e precedentemente esecutrice dei parcheggi, ci chiede la possibilità di acquisizione dei suddetti parcheggi per quanto riguarda la porzione di area prospiciente la loro proprietà.
Il Comune richiede se è possibile la cessione di tali parcheggi comprensivi delle aree di manovra alla Ditta richiedente ed in particolare le modalità di quantificazione della monetizzazione o valorizzazione dell’area oggetto di cessione.
Si richiede se esiste una possibilità considerato che il comune medesimo per quanto riguarda la mancata cessione degli standard urbanistici nei PL di aree artigianali applicare un valore al mq pari ad €. 50,00 come già effettuato nelle lottizzazioni approvate dai comuni nei precedenti anni o se invece il valore debba essere determinato in maniera diversa considerando nella stima del valore di cessione il valore originario dell’area compreso la stima dei costi delle opere di realizzazione dei parcheggi.
NOTA OPERATIVA n. 213 del 06/11/2023
Variazioni essenziali in edilizia: serve il permesso di costruire
Tar Campania: le domande di esecuzione di variazioni essenziali sono sostanzialmente volte al rilascio di un nuovo ed autonomo permesso di costruire
NOTA OPERATIVA n. 209 del 30/10/2023
Pergolato e pergotenda: SCIA in variante per la modifica dell'originaria copertura
Tar Campania: non fa differenza, a livello edilizio/urbanistico, che la copertura di un pergolato sia costituita da lamelle di PVC (così come autorizzato dal permesso di costruire) o da un telo di plastica retraibile che, in quanto tale, non incide sulla consistenza del pergolato e sulla struttura già assentita
NOTA OPERATIVA n. 165 del 29/08/2023
Veranda e gazebo sostituiti da locale abitabile: è ristrutturazione con variazioni essenziali
Tar Campania: la sostituzione di un casotto a servizio dell'appartamento e di un gazebo con un vero e proprio locale abitativo, realizzando il cambio di destinazione d'uso a fini residenziali di tali locali accessori, configura una ristrutturazione edilizia con variazioni essenziali.