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Ministero dell'Interno
Comunicato
Approvazione della modalità di certificazione relativa all'attribuzione, per l'anno 2025, a favore di comuni, province, città metropolitane, liberi consorzi comunali, comunità montane e I.P.A.B. (ora A.S.P.) ad esclusione degli enti appartenenti alle Regioni Friuli-Venezia Giulia (fatte salve le I.P.A.B., ora A.S.P., in quanto enti appartenenti alla regione diversi dagli enti locali), Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta, del contributo per le spese sostenute per il personale cui è stato concesso, nell'anno 2024, l'aspettativa per motivi sindacali - rectius - distacco per motivi sindacali
Quesito del 31/01/2025
Aspettativa art. 23 bis del D.Lgs 165/2001
Un dipendente comunale, categoria D, ha richiesto di essere collocato in aspettativa, ai sensi dell'art. 23-bis del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, per un periodo di 24 mesi a decorrere dal prossimo 1 febbraio 2025. Nella richiesta non è indicata la motivazione dell'aspettativa. Si chiede se la motivazione debba essere obbligatoriamente inserita nella richiesta e se esiste un termine di preavviso per la stessa.
Quesito del 31/01/2025
Silenzio-assenso su richiesta di aspettativa
È configurabile il formarsi del silenzio-assenso, ai sensi dell'art. 20, comma 1, della legge n. 241/1990, su una richiesta di aspettativa da parte di un dipendente comunale, qualora l'Amministrazione non abbia mai riscontrato la richiesta entro i termini procedimentali e non abbia neppure manifestato esigenze istruttorie?
Quesito del 16/12/2024
Collaborazione durante l'aspettativa retribuita: possibilità e formalizzazione
Un dipendente pubblico in aspettativa retribuita per motivi di studio (dottorato di ricerca senza borsa) può continuare a collaborare, in forma ridotta, con lo stesso Ente che ha concesso l'aspettativa, senza che si crei un conflitto di rapporti di lavoro, trattandosi del medesimo datore di lavoro? Inoltre, tale impegno di collaborazione, se richiesto dall'Ente, può essere formalizzato dal dipendente, anche in via civilistica, come promessa unilaterale ai sensi dell'art. 1987 c.c.
Quesito del 02/12/2024
Aspettativa non retribuita: requisiti e modalità
Se a un dipendente di ruolo a tempo parziale viene concessa l’aspettativa non retribuita, ai sensi dell’art. 39 del CCNL 21.05.2018 (fino a 12 mesi in un triennio) per motivi familiari, per l’intero mese di dicembre 2024, si chiede di sapere se, rientrando in servizio a gennaio 2025, sia necessario un periodo di quattro mesi di servizio attivo prima di poter richiedere un nuovo periodo di aspettativa. Si chiede inoltre se l’aspettativa possa essere concessa in modo frazionato, ad esempio per singoli giorni, come il 10, il 15 e il 23 dicembre.
Quesito del 04/11/2024
Sospensione del rapporto di lavoro a tempo determinato
Un dipendente con contratto di lavoro ai sensi dell'art. 1, comma 557 della Legge n. 311/2004 ha comunicato che, per motivi familiari, non potrà svolgere l'attività lavorativa per un periodo determinato. È possibile autorizzare la sospensione del rapporto di lavoro e, in tal caso, quale istituto è applicabile?
Quesito del 03/10/2024
Assunzione a tempo determinato per sostituzione dipendente in aspettativa
L'unico agente di polizia locale, assunto a tempo indeterminato, è attualmente in aspettativa non retribuita fino a giugno 2025. Per sostituirlo temporaneamente, si prevede l'assunzione di un'unità a tempo determinato per lo stesso periodo. Considerato che il dipendente di ruolo potrebbe rientrare in servizio in qualsiasi momento, si chiede se sia possibile inserire nel contratto del dipendente a tempo determinato una clausola che preveda: 'In caso di rientro in servizio del dipendente di ruolo, il presente contratto si intende risolto con effetto immediato'.
Quesito del 12/09/2024
Sanzione disciplinare e progressione verticale
Un dipendente ex categoria B dell’Ente, a tempo pieno, chiede un’aspettativa dal 10 novembre 2023 al 9 novembre 2025, ai sensi dell'articolo 51 comma 4 del CCNL Funzioni Locali e dell'articolo 23-bis del D.lgs 165/2001, per lavorare presso un soggetto privato, e l’aspettativa viene concessa.
Il 4 gennaio 2024, l’Ente avvia una selezione interna per le "Progressioni Verticali Speciali". Il dipendente, pur essendo in aspettativa, partecipa e risulta vincitore, con graduatoria approvata il 25 giugno 2024. Tra i requisiti di partecipazione è richiesto di non aver subito sanzioni disciplinari superiori alla multa negli ultimi cinque anni.
Il 25 marzo 2024, l'Ispettorato della Funzione Pubblica segnala all’Ente alcune violazioni disciplinari commesse dal dipendente tra il 2019 e il 2021. L'Ente avvia il procedimento disciplinare e, il 9 agosto 2024, applica una sanzione di sospensione dal servizio per 6 mesi.
Considerando che il Comune è un ente strutturalmente deficitario e necessita del parere COSFEL per procedere con le assunzioni, che dovrebbe arrivare a breve per il 2024, si pongono le seguenti questioni:
1. L’Ente deve procedere con la firma del nuovo contratto di lavoro nella nuova area professionale (ex cat. C) nonostante la sanzione disciplinare successiva alla selezione?
2. Quando si applica la sanzione di sospensione per un dipendente in aspettativa? Deve essere applicata al momento della ripresa del servizio? In caso di cambio di profilo professionale, l’aspettativa deve essere nuovamente richiesta e autorizzata?
Quesito del 31/07/2024
Pagamento contributi sindaco
Un sindaco di un comune di 1300 abitanti, libero professionista, ha diritto al pagamento degli oneri previdenziali se non si è posto in aspettativa?