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NOTA OPERATIVA n. 198 del 16/10/2024
Pergotenda e veranda: differenze e titoli abilitativi richiesti
Consiglio di Stato: la pergotenda, realizzabile in edilizia libera, è un’opera precaria la cui funzione è offrire protezione dal sole o dagli agenti atmosferici con la tenda quale elemento principale, mentre la veranda è una struttura stabile, che crea nuovo volume e spazio abitabile, modificando l'aspetto esterno dell'edificio e incidendo sull'urbanistica del luogo, per cui serve il permesso di costruire
Quesito del 15/10/2024
Pagamento e Accettazione dell'Istanza
Il pagamento del contributo da parte del proprietario dell'immobile, richiesto e ottenuto dall'Ente, ai sensi dell'art. 36, comma 2, del DPR 380/2001, dopo che sono trascorsi più di 60 giorni dal deposito dell'istanza di accertamento di conformità per opere eseguite senza o in difformità rispetto al permesso di costruire, equivale a un'accettazione dell'istanza stessa?
MEMOWEB n. 194 del 10/10/2024
Abusi edilizi: acquisizione al patrimonio comunale e diritto di ipoteca
Corte Costituzionale: la confisca edilizia deve preservare il diritto di ipoteca se il creditore ipotecario non è responsabile dell’abuso
NOTA OPERATIVA n. 191 del 07/10/2024
Trasformazione di porticato e tettoia: quando serve il permesso di costruire
Tar Campania: se gli interventi edilizi comportano un aumento di volumetria non trascurabile, come ad esempio avviene con la trasformazione di un porticato in ambiente abitabile, tramite la chiusura di infissi, si configurano come nuova costruzione e non basta la SCIA ma serve il permesso di costruire per realizzarli
NOTA OPERATIVA n. 181 del 23/09/2024
Fiscalizzazione dell'abuso edilizio: quali prove sono necessarie
Tar Lazio: l'applicazione della sanzione pecuniaria in luogo di quella demolitoria ha connotati residuali, dovendo il privato fornire precisi elementi in grado di supportare l'impossibilità di rimozione delle opere abusive senza inficiare la staticità di quelle regolarmente eseguite
NOTA OPERATIVA n. 175 del 13/09/2024
La chiusura del balcone richiede il permesso di costruire
Tar Lazio: è necessario il titolo abilitativo se si tratta di chiusura permanente di una superficie accessoria, con conseguente ampliamento di volumetria
NOTA OPERATIVA n. 171 del 09/09/2024
Abbassamento del pavimento: serve il permesso di costruire
Consiglio di Stato: l’aumento volumetrico dell'unità immobiliare mediante abbassamento della quota di calpestio, dettato da una variazione dell'altezza della pavimentazione, rappresenta un intervento di ristrutturazione edilizia per il quale è necessario il permesso di costruire
NOTA OPERATIVA n. 165 del 30/08/2024
Ristrutturazione edilizia: le differenze tra pesante e leggera e i titoli abilitativi
Consiglio di Stato: le opere di ristrutturazione edilizia necessitano di permesso di costruire se consistenti in interventi che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino, modifiche del volume o dei prospetti
MEMOWEB n. 160 del 23/08/2024
Opere parzialmente eseguite in virtù di un titolo edilizio decaduto: le regole
L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato si è pronunciata sulla disciplina giuridica applicabile alle opere parzialmente eseguite in virtù di un titolo edilizio decaduto
Quesito del 01/08/2024
Decadenza/inefficacia procedimento edilizio avviato con preavviso di diniego e provvedimento finale mai emesso dal responsabile dell’ufficio tecnico
Nell’ambito di un procedimento di abusivismo edilizio attualmente in corso, l’Ufficio ha ricostruito l’iter urbanistico-edilizio della vicenda e ha verificato che nel 2016, a seguito di istanza di parte per il rilascio di un Permesso di Costruire in variante per la realizzazione di alcuni fabbricati a destinazione turistico-ricettiva, l’Ufficio Tecnico ha inviato alla Società richiedente un preavviso di diniego, ai sensi dell’art. 10-bis della Legge n. 241 del 1990, al quale ha fatto seguito la presentazione (entro 10 giorni dalla notifica) delle osservazioni.
Decorsi oltre 3 mesi dal deposito delle osservazioni, la Società richiedente ha sollecitato il rilascio del Permesso di Costruire in quanto “decorsi oltre 100 giorni dal deposito delle controdeduzioni e dopo altri 2 mesi la Società ed il Tecnico di parte hanno sollecitato nuovamente l’Ufficio Tecnico “al rilascio del PdiC di Variante, non sussistendo - per la committenza - motivi ostativi.” Non risulta agli atti che la Società abbia mai impugnato il silenzio-inadempimento dell’Ufficio Tecnico.
Infine, nonostante le succitate richieste, l’Ufficio Tecnico non ha mai concluso il procedimento avviato, con il rilascio del diniego definito o accogliendo l’istanza di rilascio del Permesso di Costruire in variante.
Alla luce di ciò, si chiede se l’Ufficio può considerare definitivamente concluso e privo di efficacia il procedimento del 2016, senza emettere oggi alcun atto e/o provvedimento o presa d’atto in merito alla suddetta procedura o, in alternativa, se è tenuto comunque a definire con un provvedimento espresso il procedimento avviato e mai concluso nel 2016.