Quesiti
Un supporto ai principali ambiti operativi dell’ufficio che permette ai funzionari di avere a disposizione gli aggiornamenti normativi, la correlazione con gli adempimenti, lo scadenzario per la programmazione delle attività nonché gli approfondimenti tematici dei consulenti Gaspari.
Quesito del 06/08/2019
Indennità e spese amministratori comunali e Legge Del Rio
In base alle disposizioni dell'art. 16 del D.L. 138/2011 come modificato dalla L. 56/2014 e tenuto conto di quanto sancito dalla Corte dei Conti Toscana con delibera n. 3 del 08/02/201, come effettuare la corretta quantificazione della spesa massima per indennità e altre spese degli amministratori locali. Si chiede, se possibile, di avere anche un esempio di modalità di calcolo.
Quesito del 06/08/2019
Assoggettabilità a TARI di un "Punto informativo"
Un locale di proprietà comunale gestito da un privato, avente le caratteristiche e destinazione di "punto informativo" con area ristoro, è dichiarato bar ai fini TARI. È corretta l'attribuzione della tariffa, avendo in prevalenza di fatto l'utilizzo come punto informativo e non più come area ristoro? il contribuente chiede a fronte della nuova utilizzazione, come punto informativo, la variazione della tariffa. L'assimilazione alla tariffa di agenzia, studio professionale, ufficio può essere corretta?
Quesito del 06/08/2019
Assoggettamento IMU e TASI di immobili IACP (alloggi ERP)
Si chiede se gli immobili di edilizia residenziale pubblica essendo assegnati in base all'ISEE possano essere considerati come immobili sociali e dunque esentati da IMU e TASI, visto che il comma 707 dell'art. 1 della finanziaria 147/2013 precisa che sono esentati dal 1.1.2014 gli alloggi sociali ai sensi del D.M. 22.04.2008 e successivamente alla lett. d) precisa che la detrazione IMU si applica regolarmente agli immobili assegnati agli IACP o agli enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità degli IACP. Visto che il contribuente per l'anno 2014 ha presentato una dichiarazione IMU richiedendo l'esenzione ai sensi dell'art. 13 c. 2 lett. b) del D.L. 201/2011, si chiede: l'ente deve riconoscere l'esenzione agli immobili IACP dal 2014 ed annualità successive? Gli immobili posseduti da Istituti Ater/IACP per essere considerati alloggi sociali quali caratteristiche devono possedere? Quali sono gli elementi che differenziano gli alloggi sociali dagli immobili IACP?
Quesito del 26/07/2019
Utilizzo avanzo libero
Si chiede se è possibile finanziare con l'avanzo libero la stagione teatrale del teatro comunale (intendo le manifestazioni e gli spettacoli).
Quesito del 17/07/2019
Variazione del fondo pluriennale vincolato
Questo Ente ha stanziato nell’esercizio 2019 in sede di bilancio di previsione 2019 - 2022 euro 240.000,00 finanziati con avanzo presunto (avanzo poi effettivamente accertato con l rendiconto) in un capitolo FPV per un’opera da fare nel 2020. Contestualmente nell’esercizio 2020 ha stanziato 240.000,00 euro nel capitolo FPV di entrata ck e nel correlativo capitolo di spesa in conto capitale. Ora essendo cambiata l’Amministrazione, questa opera non verrà fatta. Quali sono le operazioni corrette da fare per recuperare la disponibilità della somma, trattandosi di avanzo già destinato? E’ corretto se con variazione di bilancio elimino la somma stanziata nel capitolo FPV del 2019, facendola nuovamente confluire in avanzo di amministrazione destinato ad investimenti senza ridestinarla, al momento, ad alcuna opera, e contestualmente vario il bilancio 2020, riducendo di 240.000,00 sia il capitolo di spesa in conto capitale sia il capitolo di entrata FPV ck? Questa modifica del FPV del 2019 e del 2020 è corretta? Non si tratta di una semplice variazione di esigibilità, perché elimino la spesa sia nel 2019 che nel 2020, e vario il FPV di entrata in ck nel 2020. L’Fpv una volta determinato, come l’avanzo, non dovrebbe più essere possibile modificarlo se non con variazione di esigibilità, ma non è questo il caso, tuttavia l’operazione sopradescritta non varia gli equilibri.
Quesito del 17/07/2019
Rilevanza IVA servizio idrico esternalizzato
Con decorrenza 1/3/2018 la gestione del Servizio Idrico Integrato di questo Comune è stata esternalizzata ad una Società in House (partecipata per una percentuale di capitale non inferiore al 70% - soggetta a scissione dei pagamenti). Da tale data tutte le spese relative al servizio in questione sono in capo alla Società, anche quelle sostenute dallo scrivente che vengono annualmente chieste a rimborso. Si tratta di spese per utenze (fino alla voltura delle stesse), canoni demaniali (attraversamenti ferroviari e polizia idraulica) e rate mutui accesi dallo scrivente. Dalla data del subentro della Società in House nella gestione del Servizio Idrico Integrato, questo Ente non ha più portato in detrazione l’IVA sulle fatture acquisti per lavori, acquisti di beni e prestazioni di servizi relativi al servizio stesso. Praticamente non ha più trattato il servizio come attività commerciale, bensì come attività istituzionale versando regolarmente all’erario l’IVA sulle fatture acquisti, per conto del fornitore. Per il rimborso della somme dovute dalla Società, si chiede quale sia il corretto trattamento fiscale da applicare, considerato che la stessa Società chiede l’emissione di fattura da parte nostra. Il dubbio sorge in considerazione del fatto che lo scrivente ha già provveduto a versare all’erario l’IVA calcolata sulle fatture acquisti in quanto emesse in regime di scissione dei pagamenti e la loro rifatturazione alla Società comporterebbe l’insorgere di un nuovo debito per l’Ente per la stessa imposta.
Quesito del 15/07/2019
Immobile in comodato d'uso gratuito
Un nostro contribuente , non residente nel nostro Comune, possiede un solo immobile in tutta Italia ed è ubicato nel nostro Comune. Lo concede in comodato al padre residente da noi. Può usufruire delle agevolazioni?
Quesito del 15/07/2019
Spese di investimento o trasferimenti in conto capitale
Questo ente fa parte di una convenzione per la gestione di un edificio scolastico, scuola media in comproprietà con altri due enti. L’anno prossimo sarà necessario intervenire con un grosso investimento sul tetto della scuola, ma nel caso in cui dovesse intervenire il comune capofila ripartendo la spesa tra gli altri due enti, la spesa a carico degli altri due enti, pur essendo di investimento su un bene in comproprietà dovrebbe essere classificata come trasferimento e quindi da finanziare con la parte corrente di bilancio. Oppure ciascun ente dovrebbe occuparsi direttamente di effettuare una parte degli investimenti facendo appalti a sé. È corretto?
Quesito del 15/07/2019
Destinazione entrata da eredità
Un signore ha lasciato in eredità una somma indicando genericamente come beneficiari "bambini bisognosi". Il tribunale ha stabilito con sentenza che, non potendosi individuare sul territorio un ente che avesse una finalità coerente con la volontà del testatore e data l'indeterminatezza del beneficiario, l'eredità venisse devoluta al Comune nel cui territorio il de cuius aveva domicilio (ex art. 630 c.c.). Il Comune è tenuto ad accettare l'eredità giacente pari all'importo di 290.000 euro. Abbiamo interpellato il Curatore il quale ci ha detto che la somma non è vincolata. 1) La si deve considerare: a. un'entrata in conto capitale, finalizzata a spese d'investimento (di difficile individuazione, stante la volontà - indeterminata - del de cuius); b. un'entrata non ricorrente, utilizzabile (pur con tutti i limiti e le valutazioni del caso) anche a finanziamento di spesa corrente e non necessariamente legata al sociale. 2) Quale sarebbe la corretta classificazione dell'entrata nel piano dei conti finanziario?
Quesito del 09/07/2019
Fondo crediti di dubbia esigibilità per enti in dissesto
Riguardo all'elaborazione del fondo crediti di dubbia esigibilità, si chiede se per gli enti in dissesto sia prevista una disciplina specifica.