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Quesito del 15/11/2024
Chiarimenti sulle opere funzionali secondo il D.Lgs. 36/2023
Si richiedono maggiori chiarimenti riguardo al concetto di "opere funzionali" di cui all'art. 13 e all'Allegato I.12 del D.Lgs. 36/2023. In quale circostanza un'opera può essere considerata funzionale all'intervento? Qualora non lo fosse, la gara deve essere indetta dall'Ente?
Quesito del 15/10/2024
Pagamento e Accettazione dell'Istanza
Il pagamento del contributo da parte del proprietario dell'immobile, richiesto e ottenuto dall'Ente, ai sensi dell'art. 36, comma 2, del DPR 380/2001, dopo che sono trascorsi più di 60 giorni dal deposito dell'istanza di accertamento di conformità per opere eseguite senza o in difformità rispetto al permesso di costruire, equivale a un'accettazione dell'istanza stessa?
Quesito del 03/10/2024
Omessa comunicazione inizio lavori - Permesso di Costruire
È stata depositata presso questo Ente un'istanza di Permesso di Costruire in variante rispetto a un precedente permesso, le cui opere sono state avviate nei termini di legge. Dalla verifica della documentazione agli atti è emerso che, pur avendo il proprietario provveduto al pagamento del contributo di costruzione, alla trasmissione della notifica preliminare di inizio lavori all'ATS e al deposito sismico, non è stata però effettuata la comunicazione di inizio lavori al Comune.
Alla luce di ciò, si richiede se la mancata comunicazione di inizio lavori entro un anno dal rilascio del titolo abilitativo comporti automaticamente la decadenza dello stesso, oppure se, qualora sia dimostrabile che i lavori sono effettivamente iniziati nei termini previsti, tale omissione sia da considerarsi semplicemente un'inadempienza di una condizione del titolo abilitativo, soggetta quindi all'applicazione di una sanzione.
Quesito del 26/09/2024
Permesso di Costruire convenzionato
Un'impresa intende presentare un Permesso di Costruire convenzionato per la demolizione e ricostruzione di un fabbricato nel centro storico. Le norme del PGT permettono, nei comparti del Piano delle Regole ricadenti nei NAF e soggetti a Piano Attuativo o Permesso di Costruire convenzionato, un incremento dell’indice fondiario esistente.
Le NTA precisano che le tavole PR1 e PR2 individuano nei NAF i comparti da attuare tramite Piano Attuativo o Permesso di Costruire convenzionato, ai sensi dell’art. 20 delle Disposizioni Comuni.
L’art. 28-bis del DPR 380/2001 consente il rilascio del Permesso di Costruire convenzionato se le esigenze di urbanizzazione possono essere soddisfatte con modalità semplificate. La valutazione del Comune sembra più orientata a singole richieste edificatorie piuttosto che a valutazioni generali.
L’art. 10, comma 2, della L.R. 12/2005, stabilisce che il Piano delle Regole definisce le modalità di intervento, compreso il Permesso di Costruire convenzionato. L’art. 14, comma 1-bis, chiarisce che, nel tessuto urbano consolidato, il Permesso di Costruire convenzionato si applica, salvo i lotti liberi, con la possibilità di usare un Piano Attuativo.
In sintesi, è necessario prevedere il Permesso di Costruire convenzionato nel piano urbanistico o è comunque richiedibile anche nei centri storici (NAF)?
NOTA OPERATIVA n. 184 del 26/09/2024
Efficacia temporale dei titoli edilizi: le regole del Consiglio di Stato
L’Adunanza Plenaria chiarisce la ratio della disciplina sull’efficacia temporale dei titoli edilizi e, in particolare, del permesso di costruire
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GLOSSARIO EDILE
- Interventi edili e regime giuridico relativo
- Titoli abilitanti necessari
Fonte: Decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 222
1. Il decreto [...] provvede alla precisa individuazione delle attività oggetto di procedimento, anche telematico, di comunicazione o segnalazione certificata di inizio di attività (di seguito «Scia») o di silenzio assenso, nonché quelle per le quali è necessario il titolo espresso e introduce le conseguenti disposizioni normative di coordinamento.
2. Con riferimento alla materia edilizia, al fine di garantire omogeneità di regime giuridico in tutto il territorio nazionale, con decreto del Ministro delle infrastrutture [...] da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, previa intesa con la Conferenza unificata [...] è adottato un glossario unico, che contiene l'elenco delle principali opere edilizie, con l'individuazione della categoria di intervento a cui le stesse appartengono e del conseguente regime giuridico a cui sono sottoposte, ai sensi tabella “A” di cui all'articolo 2 del presente decreto.
3. Le amministrazioni procedenti forniscono gratuitamente la necessaria attività di consulenza funzionale all'istruttoria agli interessati in relazione alle attività elencate nella tabella “A”, fatto salvo il pagamento dei soli diritti di segreteria previsti dalla legge.
Avvertenza!
Il dirigente dello sportello unico dell’edilizia, con la nuova normativa, in attesa del glossario nazionale, (che dovrebbe essere pubblicato prima della metà di febbraio 2017), deve fornire consulenza ai cittadini sui principali interventi ed opere edili, del regime giuridico relativo, con le indicazioni specifiche per individuare se gli interventi stessi sono liberi o assoggettati a titolo abilitante, comprensive del percorso di semplificazione.
Attenzione!
Ogni regione ha una propria legge regionale che disciplina la normativa di dettaglio secondo le esigenze del territorio.
Alcuni interventi liberi, o soggetti a CILA/SCIA, in una regione, in un’altra possono essere disciplinati in modo diverso.
Il glossario che segue, di profilo nazionale,non ha la pretesa di essere esaustivo, anzi può essere migliorato, integrato e modificato, secondo la normativa comunale e la disciplina regionale, ma rappresenta comunque un punto di partenza importante, con l’indicazione di oltre 300 ipotesi edilizie sviluppabili come tracce specifiche dallo sportello unico, in relazione ai contenuti dei modelli unificati dei titoli abilitativi.
Attenzione!
L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari sbagli, inesattezze o interpretazioni diverse.
Stante la complessità della materia, diversa in ogni regione, pur garantendo l’affidabilità delle indicazioni, non si risponde tuttavia di danni derivanti da involontari errori di stampa o dall’uso dei dati o indirizzi operativi, che possono non coincidere con altre interpretazioni, orientamenti o letture diverse della complessa normativa edilizia.
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Abusi edilizi
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Quesito del 11/09/2024
Contributo di costruzione
Nel 2010 è stato richiesto un permesso di costruire per ristrutturare un immobile con due unità (commerciale e residenziale) e dei rustici. I lavori prevedevano il cambio d'uso dell'unità commerciale, l'accorpamento con parte dell'unità residenziale al piano terra, la creazione di una nuova unità residenziale al primo piano e la demolizione e ricostruzione dei rustici. Poiché l'unità al primo piano non è stata direttamente interessata, il contributo di costruzione è stato calcolato solo per il piano terra e i rustici.
Successivamente, una modifica al permesso ha previsto la suddivisione dell'unità al primo piano in due e la trasformazione del sottotetto in zona abitabile. Il contributo di costruzione è stato calcolato solo per il sottotetto, escludendo l'unità al primo piano.
È stata recentemente presentata una SCIA per completare l'unità al secondo piano (sottotetto) e per manutenzione straordinaria dell’unità al primo piano. Considerando che l'unità al primo piano era parte di un progetto di ristrutturazione globale, è corretto applicare il contributo di costruzione anche per quest'unità?
MEMOWEB n. 160 del 23/08/2024
Opere parzialmente eseguite in virtù di un titolo edilizio decaduto: le regole
L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato si è pronunciata sulla disciplina giuridica applicabile alle opere parzialmente eseguite in virtù di un titolo edilizio decaduto
Quesito del 24/06/2024
Proroga inizio lavori
In data 10.06.2021 è stato rilasciato il permesso di costruire per la realizzazione di un parcheggio aziendale di circa 10.000 mq. Vi era a monte un piano attuativo.
Considerato il momento di difficoltà sia economico che di reperimento dei materiali, il titolare del permesso di costruire ha richiesto in data 10.06.2022 la proroga per l’inizio lavori, la quale è stata concessa con nuova scadenza al 10.06.2023.
Successivamente il titolare in data 29.05.2023 ha richiesto una nuova proroga, la quale è stata concessa con nuova scadenza al 10.06.2024.
Sarebbe possibile concedere una nuova proroga sulla base della L. 11/2024? I trenta mesi citati da che data decorrono?
Inoltre la ditta ha presentato la richiesta in data 12.06.2024, oltre i termini di proroga concessi, è possibile accettarla?
NOTA OPERATIVA n. 99 del 23/05/2024
Cambio di destinazione d'uso degli immobili da destinare a residenze universitarie
Nuove norme riguardanti il cambio di destinazione d’uso edilizio per la realizzazione di residenze o alloggi per gli studenti