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Quesiti

10 risultati di 664

L’intreccio di varie tipologie di prodotti - informativi, normativi, organizzativi - arricchisce l’offerta della modulistica in banca dati per un ufficio tributi capace di argomentare le proprie scelte in materia impositiva.

Quesito del 21/06/2023

Esenzione IMU

Si chiedono precisazioni relativamente alla valutazione della esenzione IMU per degli alloggi:
- Considerato che la Provincia chiede il rimborso IMU anche per le annualità non prescritte antecedenti l’anno 2020, in quegli anni (2018 e 2019) possono godere dell’esenzione soltanto quegli alloggi sociali che rispettano i requisiti previsti per l’abitazione principale oppure usufruiscono dell’esenzione anche quegli alloggi sociali sfitti e comunque tenuti a disposizione?
- Considerato che il MEF ha confermato l’obbligo di presentare la Dichiarazione IMU per poter accedere all’esenzione relativamente agli alloggi sociali ed evidenziato che nel caso specifico la Provincia non ha presentato alcuna dichiarazione, è possibile che la stessa possa sanare l’omissione con una denuncia tardiva oppure il legislatore (e la giurisprudenza di legittimità) ha previsto l’obbligo di denuncia a pena di decadenza dall’esenzione (come accade per esempio per i fabbricati merce)?

Quesito del 21/06/2023

Fabbricati di lusso

Un fabbricato A09 ha richiesto la Ruralità strumentale (agriturismo) con domanda prot. n. si0055632 del 29/06/2012 respinto il 23/07/2015. Inoltre su tale fabbricato non è stata pagata l’imposta sia IMU che TASI (2018-2019) per gli anni 2018-2019-2020-2021-2022. Alla luce dell’ordinanza della Corte di Cassazione n. 27198/2022, possiamo richiedere l’imposta non versata per gli anni dal 2018 al 2022?
Mentre, per un fabbricato A08 che ha richiesto la ruralità per uso strumentale il 2015, respinta nel 2017, dove è sempre stata pagata l’imposta con aliquota ordinaria, alla luce dell’ordinanza della Corte di Cassazione n. 27198/2022 è stato richiesto il rimborso per gli anni 2018-2019-2020-2021. E' dovuto?

Quesito del 20/06/2023

Valutazione esenzione alloggi

La Provincia ha presentato una richiesta di rimborso per l’IMU versata negli anni precedenti e di esenzione dal pagamento dell’ IMU per l’anno in corso e seguenti per immobili di loro proprietà, in quanto da considerarsi “alloggi sociali”. Come può l’Ufficio Tributi verificare se gli immobili in oggetto hanno i requisiti per essere considerati “alloggi sociali”?
E nel caso lo siano, devono essere esentati in quanti assimilati all’abitazione principale anche se non occupati?
Si consideri anche il fatto che fino ad oggi la Provincia non ha presentato alcuna denuncia ICI/IMU.
La definizione di alloggio sociale è rinvenibile nell’art. 1 del DM 22 aprile 2008 e successivamente l’art. 2 del citato DM ne fissa le caratteristiche ed i requisiti.
La Provincia è proprietaria di alcuni appartamenti, gli stessi sono stati dati in concessione d’uso al Comune, il quale ha affidato la gestione ad ACER.
Non si rileva pertanto un’utilizzazione diretta da parte del possessore.
Il canone di locazione è concordato tra il Comune e la Provincia, e l’introito viene versato da ACER alla Provincia per l’80% e il restante 20% confluisce in un fondo del Comune per la manutenzione e costi di gestione.

Quesito del 14/06/2023

Immobili classificati in categoria A/1 A/8 E A/9 strumentali rurali

Alla luce della sentenza della Corte di Cassazione n. 27198/2022 che dispone che i fabbricati rurali ad uso strumentale possono anche appartenere alle categorie delle abitazioni di lusso, si chiede:
1) Se la sentenza è da considerare retroattiva e quindi applicabile anche agli anni pregressi
2) se sono dovuti eventualmente rimborsi se richiestI.

Quesito del 14/06/2023

TARI e rifiuti speciali

Un'azienda (attività economica codice ATECO 42) con sede in questo Comune esercita, fra le altre:
- attività di escavazione di ghiaia, sabbia, inerti in genere e loro lavorazione;
- la vendita di materiali inerti
- la realizzazione di strutture prefabbricate in c.a.;
- il recupero, la frantumazione o lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e relativo stoccaggio.
La superficie occupata è pari a:
- mq. 1.081 di magazzini e depositi (al netto della superficie adibita ad officina nella quale si producono rifiuti "speciali", quali filtri e olii, smaltiti attraverso ditte autorizzate) assoggettata alla tariffa "attività artigianali di produzione di beni specifici"
- mq. 79 di uffici e servizi assoggettata alla tariffa medesima
- mq. 11.372 di area scoperta esterna destinata al deposito degli inerti (non tassata).
Alla luce delle novità introdotte dal D. Lgs. 116 del 3 Settembre 2020 e dalla nota ministeriale del 12/04/2021, per il corrente anno la società ha presentato istanza di detassazione anche per i magazzini e i depositi.
Si precisa che il vigente regolamento comunale Tari così recita: "Non sono soggette alla tassa le superfici delle imprese industriali destinate alla produzione, alla lavorazione ed alla trasformazione di prodotti, nonché i magazzini ad esse connessi destinati unicamente al deposito delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti intermedi, purché ubicati nel medesimo compendio; restano soggette al tributo le rimanenti superfici con destinazione diversa, quali uffici, magazzini di vendita di prodotti finiti, mense, bagni, ecc."
Si segnala, inoltre, che nell'anno 2011 l'azienda in questione ha sottoscritto atti di accertamento con adesione per le annualità 2009/2010.
La richiesta della contribuente merita accoglimento oppure, considerato l'assoggettamento alla tariffa "attività artigianali di produzione di ...." si debba implicitamente rigettare l'esenzione richiesta"
La tariffa attribuita alla società risulta corretta? E nel caso quali sono i criteri per l'attribuzione della tariffa "attività artigianali di produzione beni specifici" piuttosto che "attività industriali con capannoni di costruzione"?

Quesito del 13/06/2023

CUP per occupazioni effettuate dalla Chiesa

La diocesi ha disposto alla Parrocchia l'effettuazione di una manutenzione straordinaria di alcuni interventi a carattere edile della struttura della Chiesa Parrocchiale.
Tali interventi necessitano il posizionamento su suolo pubblico di una piattaforma per la movimentazione di materiale / operai per una durata di 4/5 mesi.
L’amministrazione chiede se vi sia qualche possibilità di esentare o ridurre il CUP dovuto per la predetta occupazione, precisando che il regolamento non prevede nulla in merito. Pare che anche le finalità del comma 833 non preveda l'esenzione.

Quesito del 09/06/2023

Agevolazioni tari 2023 finanziabili con avanzo di amministrazione libero

Il Comune può prevedere con deliberazione del Consiglio Comunale agevolazioni tari equamente distribuite in favore delle utenze domestiche e non domestiche per il 2023, al fine di contenere l'aumento tariffario dovuto all'aumento dei costi del servizio rifiuti, posto che il regolamento comunale non prevede un limite massimo di riduzioni/agevolazioni ma specifica che queste ultime devono essere finanziate da risorse extra tributo? Inoltre, è possibile utilizzare l'avanzo di amministrazione libero per il finanziamento di tali agevolazioni una volta verificate le priorità imposte dal TUEL?

Quesito del 07/06/2023

Occupazione piazza privata in locazione al Comune

La Parrocchia X è proprietaria di un’area antistante la chiesa parrocchiale. L’area stessa è sempre stata adibita spontaneamente a parcheggio dando per scontato che la proprietà fosse comunale.
Successivamente la Curia ha appurato che tale area è invece di proprietà della Parrocchia così come verificato catastalmente anche dall’ufficio tecnico comunale.
Per consentire la continuità nell’uso a pubblico parcheggio il Comune ha stipulato apposita convenzione con la Parrocchia, così come approvata dalla Giunta comunale, riconoscendo al proprietario un canone pari ad euro 4.000,00 annui per tre anni. Ad oggi, un pubblico esercizio locale chiede ora l’occupazione estiva (da giugno a settembre) di parte della citata area, per posteggio di tavolini da bar. Il Comune non provvede all’assoggettamento del C.U.P. per le occupazioni di aree private ad uso pubblico visto il parere di TELEFISCO pubblicato nell’anno 2021.
Alla luce di quanto sopra esposto, si chiede:
- se in virtù della convenzione citata l’area può essere equiparata a “area privata ad uso pubblico”;
- se, considerato che il Comune versa un canone annuo per l’uso pubblico, possa pretendere il C.U.P. per l’occupazione stessa, laddove negli altri casi ne riconosce l’esenzione;
- se, in alternativa del precedente punto, sia legittimo pretendere dall’occupante un rimborso, proporzionale al periodo di occupazione e all’area occupata, della quota del canone versato alla Parrocchia.

Quesito del 05/06/2023

Pagamento fattura a debitore

Un'impresa ha un debito tari di 1000 euro verso la pubblica amministrazione ma, nel contempo l'impresa ha emesso fattura per un lavoro svolto: è possibile compensare le partite? Su quali basi normative?

Quesito del 01/06/2023

IMU abitazione principale coniugi

Villa di due piani: al piano terra residente il marito e al piano primo residente la moglie con la figlia. A seguito della sentenza n. 209/2022, la moglie chiede il rimborso IMU dal 2018. Ha fornito i consumi delle utenze (dietro richiesta dell'Ufficio) che peraltro sono molto bassi tranne nei mesi di luglio ed agosto. Si precisa che negli anni passati, al piano primo, era svolta attività di B&B dichiarata chiusa. Alla luce di quanto sopra, ci sono ulteriori "prove" da richiedere per negare il rimborso?