Usa le linguette per muoverti velocemente tra gli uffici di Omnia!
Effettua una ricerca all'interno di quest'area scrivendo le parole chiave nella casella e facendo clic su "Cerca".
Con la ricerca avanzata è possibile filtrare con precisione i contenuti di questa sezione.
Attraverso le funzioni scadenzario e adempimenti, puoi salvare nel tuo quaderno le scadenze precaricate.
Con la navigazione integrata puoi copiare contenuti da Omnia e salvarli nel tuo adempimento.

Quesiti

10 risultati di 664

L’intreccio di varie tipologie di prodotti - informativi, normativi, organizzativi - arricchisce l’offerta della modulistica in banca dati per un ufficio tributi capace di argomentare le proprie scelte in materia impositiva.

Quesito del 18/10/2019

Richiesta copia di testamento

LO SCRIVENTE UFFICIO HA INVIATO UNA RACCOMANDATA PER RISCUOTERE DA PARTE DEL NIPOTE DI UNA ANZIANA DEFUNTA (VEDOVA E SENZA FIGLI) LA QUOTA DI PASTI A DOMICILIO FORNITI ALLA STESSA E NON PAGATI IN VITA NELLE ANNUALITA' 2016/2017. IL RELATIVO DECESSO AVVENUTO A META' DELL' ANNO 2017. NEL 2018 E' PERVENUTA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE DA PARTE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE COMPETENTE, PRESENTATA DAL NIPOTE . LO STESSO HA DICHIARATO CHE E' STATO NOMINATO LEGATO E NON EREDE NON DEVE PAGARE ALCUN DEBITO PER CONTO DELLA ZIA. A QUESTO PUNTO SI CHIEDE: 1) QUALE SIA LA PROCEDURA CORRETTA CHE QUESTO COMUNE DEVE INSTAURARE PER IL RECUPERO DI DETTO CREDITO;
2) SI CHIEDE INOLTRE SE LO SCRIVENTE COMUNE POSSA LEGITTIMAMENTE RIVOLGERSI ALLA CANCELLERIA DEL TRIBUNALE COMPETENTE PER TERRITORIO PRESENTANDO ISTANZA FINALIZZATA AD OTTENERE COPIA DEL TESTAMENTO IN QUESTIONE PER COMPRENDERE CHI SIANO GLI EREDI A CUI CHIEDERE IL PAGAMENTO DELLE SOMME DOVUTE AL COMUNE; 3) SE, IN VIA GENERALE, LA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE DI UN DE CUJUS NON DIMOSTRA NULLA DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO IN QUANTO "DICHIARAZIONE DI PARTE", VALIDA SOLO AI FINI FISCALI.

Quesito del 17/10/2019

Ricalcolo IMU in base alle variazioni introdotte dal PGT e al valore dell'area

Un contribuente ha acquistato nel 2006 un fabbricato industriale categoria catastale D1, in disuso al momento dell'acquisto e riconosciuto inagibile. Le imposte ICI/IMU sono state pagate fino al 2013.
Dal 2013 è entrato in vigore il nuovo PGT; il terreno su cui insiste il fabbricato industriale in oggetto è stato inserito in Ambito di Trasformazione così descritto: "ambito relativo all'insediamento produttivo dismesso...omissis....funzionale all'ipotesi di trasferimento della sede del municipio. L'insediamento previsto è a destinazione mista residenziale (max 70% e servizi (min. 30%). .... ". Considerata l'inadeguatezza della categoria catastale dell'immobile rispetto alla zonizzazione urbanistica e alla possibilità degli interventi prospettati dal PGT vigente, il contribuente chiede di poter calcolare l'imposta dovuta - con effetto retroattivo - sulla base del valore dell'area.

Quesito del 15/10/2019

Applicazione variazioni catastali ai fini IMU

A seguito notifica di un avviso di accertamento IMU (anno d'imposta 2015) il contribuente fa presente che le particelle di terreno di cui è proprietario, iscritte al NCT del Comune con attribuzione di reddito agrario, reddito dominicale e qualità seminativo ricadono, come comunicatogli dall'Ufficio Tecnico del Comune a seguito sua istanza, nella fascia di rispetto per "cave e depositi antropici" e sono individuati come "area non idonea" dallo strumento urbanistico vigente.
Considerato che:
- l'avviso di accertamento dell'Ente verte sul mancato pagamento dell'imposta sui terreni;
- che l'informazione resa al contribuente dall'Ufficio Tecnico non era nota all'ufficio tributi;
- che i terreni come sopra menzionato sono iscritti in catasto con attribuzione di reddito dominicale, reddito agrario e coltura "seminativo";
Si chiede se la risultanza catastale è rilevante ai fini impositivi e quindi il proprietario dovrà effettuare le opportune variazioni catastali per dichiarare lo stato di fatto dell'area ed ottenere l'esenzione IMU, oppure, se queste particelle debbano essere esentate dall'assoggettamento ad IMU a prescindere dalla variazione catastale e quindi l'avviso in questione debba essere annullato.
Qualora si necessiti della variazione catastale la stessa avrà effetto retroattivo?

Quesito del 14/10/2019

Accertamento IMU e TASI ai figli di contribuente deceduto

Quesito:

Il Comune notifica avviso accertamento imu e tasi anno 2014, ai figli di contribuente deceduto a marzo 2019. Tale imputazione ai figli viene fatta pur non avendo agli atti la  dichiarazione di successione, ma solo verificando i dati anagraficamente. I figli non abitano gli immobili. La tari viene volturata d'ufficio ad uno dei due e non viene contestata. L'altro figlio contesta invece  l'avviso imu e tasi ricevuto "non essendo proprietario, né erede, ne titolare di alcun diritto reale sugli immobili siti nel Comune", pertanto ne chiede l'annullamento. l'avviso è da annullare?

Quesito del 10/10/2019

Modello di accertamento TARI: irrogazione delle sanzioni

In fase di controllo tributario questo Ente ha riscontrato, con riferimento ad alcuni soggetti contribuenti, che le dichiarazioni Tassa Rifiuti presentate, risultano essere infedeli (minori superfici a suo tempo denunciate).
Alla luce di questa breve premessa , dovendo predisporre il contenuto dell’avviso di accertamento TARI, nella parte dell’atto relativa all’irrogazione delle sanzioni, ci si domanda se sia corretto:
1) applicare la sanzione per infedele denuncia (50%) – art. 1 comma 697 L. 143/2013 - con ammissione della definizione agevolata, e, contestualmente, applicare la sanzione per omesso versamento (30%) - art. 1 comma 695 L. 143/2013;

oppure

2) irrogare la sola sanzione per infedele denuncia (50%) – art. 1 comma 697 L. 143/2013 - con riduzione ad un terso della stessa in quanto è ammessa la definizione agevolata .

Da ultimo, in materia di determinazione delle sanzioni lo stesso discorso vale anche in presenza di omessa dichiarazione, salvo l’applicazione di una maggiore percentuale (100%) ai sensi dell’art. 1 comma 696 L. 143/2013?

Quesito del 09/10/2019

Individuazione abitazione principale

Due coniugi risultavano proprietari al 50% di un appartamento ed un box.
Al decesso della moglie è emerso che:
- Gli immobili sono stati costruiti su un’area edificabile ereditata al 50% cad. dalla moglie e dalla sorella di quest’ultima;
- Il 50% di area di proprietà della sorella è stato acquistato da moglie e marito in comproprietà;
- L’abitazione è stata costruita congiuntamente dai due coniugi non tenendo conto delle diverse percentuali di proprietà;
- In fase di successione il Tecnico incaricato di seguire la pratica ha dovuto procedere all’accatastamento nel rispetto delle quote di proprietà e quindi, pur trattandosi di un unico appartamento composto da un solo bagno ed una sola cucina, catastalmente si hanno n.2 unità A7 + n.1 C6 + N.1 C2.
Trattandosi fisicamente di un unico appartamento (anche se accatastato con due subalterni diversi) è possibile considerarlo unica unità immobiliare adibita ad abitazione principale oppure si avranno 2 unità distinte di cui solo una sarà adibita ad abitazione principale?

Quesito del 08/10/2019

Rimborso spese esecutive sostenute per recupero coattivo di quote affidate in carico e successivamente riconosciute indebite dall'Ente impositore

L'Agenzia delle Entrate - Riscossione, con istanza del ........, ha richiesto il rimborso delle spese esecutive sostenute per il recupero coattivo di quote affidate in carico e successivamente riconosciute indebite dall'Ente impositore. Considerato che viene richiesto il rimborso per sgravi emessi dagli anni ..........., si chiede parere in merito.

Quesito del 07/10/2019

Tributi locali residente non domiciliato

UN UTENTE RESIDENTE MA NON DOMICILIATO PRESSO UN FABBRICATO DICHIARATO DALLO STESSO PRIVO DI ALLACCI IDRICO -ENERGIA E TELEFONO DEVE PAGARE LA TARI? PER QUANTO RIGUARDA L'IMU INVECE AVENDO DICHIARATO LO STESSO FABBRICATO ABITAZIONE PRINCIPALE CON GODIMENTO DI ESENZIONE NON NE AVREBBE DIRITTO IN QUANTO NON VI DIMORA? LO STESSO DIMORA IN ALTRO COMUNE DIVERSO DOVE RISIEDE LA MOGLIE.

Quesito del 04/10/2019

Agevolazioni IMU / TASI sui comodati abitativi figli/genitori

Si prospetta questi due casi in tema di agevolazioni IMU/TASi sui comodati abitativi ai figli/genitori.
a) Un contribuente possiede l’ABITAZIONE PRINCIPALE, una seconda abitazione nel medesimo Comune ed uno o più terreni agricoli. Qualora la seconda abitazione sia data in comodato al figlio (o al genitore) spetta l’agevolazione pur in presenza dei predetti terreni?
b) Un contribuente possiede l’abitazione principale, una seconda abitazione nel medesimo Comune e diversi altri fabbricati di categorie varie C1, D1 etc. (cmq non ritenuti abitativi). Qualora la seconda abitazione sia data in comodato al figlio (o al genitore) spetta l’agevolazione pur in presenza di tutti gli altri fabbricati non abitativi?

I quesiti di cui sopra nascono dal fatto che diverse associazioni di categoria si avvalgono della Risoluzione ministeriale n. 1 DF del 17.2.2016, che considera in senso restrittivo la locuzione “ALTRI IMMOBILI” contenuta nel testo normativo, considerando l’agevolazione ammissibile anche in presenza dei predetti immobili non abitativi (terreni, aree edificabili, fabbricati ritenuti non abitazione).

Quesito del 02/10/2019

IMU: esenzione immobili strumentali ai compiti istituzionali

A fine dicembre 2013 il locale Conservatorio di musica acquista un immobile di Categoria C/1.
Nel luglio 2014 lo stesso presenta al Comune una pratica per la trasformazione del C/1 in auditorium al servizio dello stesso Conservatorio.
Nell’ottobre 2016 il contribuente comunica la data di inizio lavori, attualmente in corso, per la ristrutturazione dell’immobile.
Alla luce di quanto sopra esposto si chiede se dalla data di acquisto dell’immobile fino alla data di inizio lavori il conservatorio era tenuto a versare l’IMU sul fabbricato e successivamente sull’area edificabile tenuto conto che l’Ente citato è da annoverare tra i soggetti di cui all’art. 7, comma 1, lett. a del D.Lgs. 504/92 applicabile all’ICI ma esteso anche all’IMU.