Quesiti
Guide operative, note d’approfondimento e scadenze insieme a un archivio personalizzabile di modulistica per aiutare l’ufficiale di stato civile e d’anagrafe e i funzionari addetti all’URP ad affrontare la complessità delle loro funzioni alla prova dei cambiamenti generali della società.
Quesito del 17/03/2020
Attestato di soggiorno permanente
Buongiorno. Vorrei sapere se e' possibile rilasciare ora un attestato di soggiorno permanente ad una signora residente qui a Cuvio da 5 anni continuativi, cittadina romena, ma ad oggi senza reddito. Nel 2015 al primo rilascio di attestazione di iscrizione anagrafica la signora lavorava e aveva prodotto sia ultime buste paga che il cud anno precedente. Oggi mi ha dichiarato di non lavorare piu' da 3 anni e che si e' iscritta da 2 anni all'ufficio di collocamento.Non percepisce indennita' di disoccupazione. Mi ha altresi' dichiarato di convivere con cittadino italiano ma che lo stesso NON e' residente con lei qui a Cuvio. Non dispone di accantonamenti su conti correnti. Ora richiede l'attestato di sogg. permanente perche' e' andata allo sportello ASL per rinnovo annuale iscrizione servizio sanitario nazionale e le hanno richiesto tale attestato.
Quesito del 17/03/2020
Trascrizione atto dall'estero
Ho un cittadino italiano qui residente che ha sposato in India un’indiana residente in altro Comune italiano
Vogliono far trascrivere l’atto in Italia, ma non ho capito perché il Consolato gli crea problemi per l’invio in Italia (mentre glieli ha tradotti tranquillamente)
Nel massimario comunque leggo che gli interessati possono anche consegnare l'atto direttamente in Comune bypassando in pratica il Consolato.
La mia domanda è questa: se loro presentano l’atto al mio Comune (dove è residente lo sposo italiano), io dovrò poi inviarlo per la trascrizione al comune italiano dove la sposa straniera risiede oppure no? Grazie
Quesito del 15/03/2020
Cremazione salma con sosta in attesa disponibiltià tempio crematorio
Si chiede come procedere con riferimento alla seguente fattispecie. I crematori della regione Lombardia sono in sofferenza e non accettano subito le salme dei defunti. Le sale del commiato delle agenzie funebri sono sature e il comune non ha a disposizione una sala mortuaria. SI chiede se sia possibile destinare alcuni loculi del cimitero al seppellimento temporaneo delle salme in attesa dell'invio alla cremazione già disposta dal comune di decesso. In particolare si chiede dove recuperare le prescrizioni igienico-sanitarie che devono essere rispettate per il confezionamento del feretro nell'attesa della cremazione stessa.
Quesito del 12/03/2020
Generalità cittadini indiani
Un cittadino indiano chiede l’iscrizione anagrafica presso il nostro Comune provenendo da un Comune italiano che l’ha cancellato per irreperibilità accertata nel 2013. Le sue generalità indicate sul passaporto riportano l’indicazione di nome e cognome entrambe nel campo del nome. Il Comune di precedente residenza l’aveva iscritto in anagrafe e rilasciato la carta d’identità indicando entrambe le diciture nel campo del cognome, giustificando che il gestionale non permetteva di registrarlo come indicato sul passaporto, ovvero indicando solo il nome. Ammettendo che il programma dell’anagrafe lo permetta, non credo sia corretto registrare il cittadino con le generalità così indicate; piuttosto ritengo debba presentare una dichiarazione consolare dove venga specificato qual è il cognome e quale il nome. E’ corretto?
Non so se su ANPR sia possibile compilare soltanto uno dei due campi.
Quesito del 12/03/2020
Contributo finanziario per pratiche di cittadinanza
Si domanda se, nel caso di istanza per il riconoscimento del possesso della cittadinanza italiana (iure sanguinis) da parte di cittadini stranieri di ceppo italiano, presentata direttamente in Italia, nel comune ove lo straniero ha eletto residenza, sia dovuto il pagamento di 300 euro. E se tale versamento sia da eseguirsi sul c/c 809020 ai sensi della legge 94/2009, art. 1 comma 12.
Quesito del 11/03/2020
Neocittadino e problematiche
Un cittadino dominicano è diventato italiano. Ha due cognomi perché nel suo paese uno derivava dal padre e uno dalla madre.
Mi porta il suo atto di nascita da trascrivere. Nell'atto di nascita però non è scritto chiaramente quali siano i cognomi che spettano al nato, c'è scritto solo il suo nome e i nomi e cognomi dei genitori. Va bene lo stesso? Posso io desumere il cognome da mettere a margine da quello che il cittadino attualmente ha in anagrafe?
Seconda cosa.
Il cittadino ha inoltre fatto richiesta, alla Prefettura, di cambio del cognome, vorrebbe togliere il primo dei suoi cognomi e restare con il secondo.Tutto ok, se non fosse che il prossimo mese nascerà il figlio di questo uomo, al quale lui e sua moglie vorrebbero dare entrambi il cognome.Quindi, se non ricordo male (magari ricordo malissimo), se non fosse ancora completato l'iter per il cambio cognome, al figlio spetterebbe un cognome composto da 3 elementi? (2 paterni + 1 materno)
E quando arriverà il decreto di cambio di cognome del padre, verrà modificata solo la prima parte del cognome del bambino?
Le cose semplici non succedono mai :)
Quesito del 04/03/2020
Iscrizione di cittadino Bulgaro con ricomparsa per irreperibilità
Devo Iscrivere in anagrafe un cittadino BULGARO che era stato residente in due comuni della Lombardia e dall’ultimo è stato cancellato per irreperibilità nel 2013. Il sig. aveva un Carta di soggiorno a tempo indeterminato rilasciata dal Comune di Lecco il 09/12/1998 (ultimo rinnovo: 29/06/2006) dove, però i dati anagrafici sono leggermente diversi ovvero qui ha un solo nome (mentre ora su tutti i documenti ne ha due) e, di conseguenza, anche il cod. fiscale non corrisponde a quello attuale. Il Sig.re ha anche una Carta Regionale dei Servizi rilasciata dalla Regione Lombardia dove è riportata la data di scadenza del 18/08/2014 ma su un documento della ns. ASL che mi ha portato in visione risulta indicato un nuovo inizio assistenza dal 01/01/2016 e una validità ILLIMITATA e dove la ASL gli conferma che lui risulta nell’ANAGRAFICA DEGLI ASSISTITI DELL’ATS BRIANZA. Il Signore risulta anche Titolare di PARTITA IVA (per lavoro autonomo) tutt’ora attiva (con inizio attività in data 01/09/1992) dove, però, anche qui ha un solo nome (ora ne ha due) ma qui il codice fiscale risulta corretto (con i due nomi). Come devo procedere? La verifica delle risorse va fatta o con la Carta di Soggiorno a tempo indeterminato e con una P.IVA attiva (seppur con una cancellazione per irreperibilità) posso procedere senza alcuna verifica?
Quesito del 03/03/2020
Separazione tra un coniuge straniero e uno italiano
Posto che siamo Comune di residenza attuale di uno degli sposi (matrimonio celebrato all'estero e trascritto in un comune italiano), si chiede conferma della possibilità di procedere alla separazione di detti coniugi davanti all'Ufficiale di Stato civile. Appurato questo, si chiede altresì conferma della validità di detto procedimento solo in Italia. E' esatto che sarà il coniuge straniero a doversi attivare per far valere tale separazione nel paese estero? (Marocco) e comunque, anche se non previsto dalla legislazione di tale paese, per lo scioglimento dovranno comunque ripresentarsi entrambi i coniugi passati almeno sei mesi dalla conferma dell'accordo? Siamo comunque tenuti ad inviare comunicazione della separazione al Consolato?
Quesito del 02/03/2020
Legalizzazione di atto di matrimonio Filippino
E'stato presentato al ns ufficio atto di matrimonio di cittadini filippini divenuti italiani, per trascrizione nei registri di stato civile. Tale atto riporta legalizzazione rilasciata dalla Ambasciata d'Italia a Manila. E' sufficiente o occorre un'ulteriore legalizzazione da effettuarsi qui in Italia presso Ambasciata/Consolato filippino?
Quesito del 27/02/2020
Spese per uso locali comunali durante periodo elettorale
L'art. 19, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515 - Uso di locali comunali - dice che, a decorrere dal giorno di indizione dei comizi, i Comuni, sulla base di proprie norme regolamentari e senza oneri a proprio carico, sono tenuti a mettere a disposizione dei partiti e dei movimenti presenti nella competizione elettorale, in misura eguale tra loro, i locali di proprietà già predisposti per conferenze e dibattiti. Si chiede se nel caso il comune normalmente metta a disposizione dei gruppi una sala civica o teatro se possa prevedere una tariffa agevolata (come si fa per associazioni senza fini di lucro) o anche esonero (come si fa per istituzioni scolastiche) per tali usi di propaganda elettorale durante il periodo elettorale fissato per i comizi, in sede di approvazione delle tariffe comunali per l'uso di tali locali.