Quesiti
Guide operative, note d’approfondimento e scadenze insieme a un archivio personalizzabile di modulistica per aiutare l’ufficiale di stato civile e d’anagrafe e i funzionari addetti all’URP ad affrontare la complessità delle loro funzioni alla prova dei cambiamenti generali della società.
Quesito del 13/01/2020
Cittadini bulgari con cognome, nome + patronimico
Si presentano allo sportello due cittadini BULGARI provenienti dall’estero. Nei loro documenti d’identità esteri (Carta Id. bulgara) che mi esibiscono, entrambi hanno il COGNOME e due NOMI dei quali uno è indicato come PATRONIMICO. L’Agenzia Entrate che gli ha attribuito il Codice Fiscale, in quello della donna ha indicato sia il primo nome che il patronimico indicati nel codice, mentre in quello dell’uomo ha riportato solo il primo nome. Ora, come dobbiamo comportarci per la registrazione in anagrafe? Faccio, inoltre, presente che le persone su indicate mi esibiscono anche un certificato di nascita tradotto dove i loro dati sono indicati come “Nome, patronimico e cognome” e, per ognuno, vengono riportati entrambi.
Quesito del 09/01/2020
Libretto internazionale i famiglia
Mi è stato richiesto il rilascio di un Libretto Internazionale di Famiglia. Dal mio piccolo Comune non ricordo di averne mai rilasciati. Il Matrimonio è stato celebrato quattro anni fa e in seguito sono nati due figli. Vi elenco le indicazioni che mi sono state date e vi pregherei di correggerle se errate o di integrarle con quanto è stato dimenticato. Purtroppo durante la compilazione sono sorte alcune perplessità.
1) Io, come Comune di Matrimonio ho fatto fare la richiesta su un apposito modulo e ho compilato la parte relativa a questo poi ho registrato il n° d’ordine del libretto sul Registro che mi sono creata al momento; Diciamo che i riferimenti indicati sul libretto non sono di grande aiuto, infatti, avevo il dubbio sul “dove” riportare l’annotazione relativa al regime patrimoniale o altre, casella 11? “altre enunciazioni dell’atto” (dove io l’ho riportata) o casella 19 “Indicazioni diverse” dove su un fac-simile di un Comune di grandi dimensioni, per cui sicuramente con personale più informato e preparato di me, che ho trovato, ho visto che sono state qui indicate?
2) Dopo aver riportato i dati del matrimonio ho consegnato ai coniugi il Libretto dicendo loro di provvedere a far annotare, nei Comuni di nascita dei figli, i loro dati e gli estremi dei loro Atti;
3) Ho trovato poi una risposta contrastante sulla possibilità di indicare in questo libretto anche gli estratti di nascita dei figli adottivi, su una risposta che ho trovato in una pagina della gazzetta Ufficiale-Serie Generale (all. 33-art.1) è scritto che si ritiene, al riguardo, che ciò sia concepibile, poiché la Convenzione parla di figli della “coppia” e mai dei “coniugi” mentre, invece, su una Raccolta di Anusca dove ho trovato la Convenzione, all’Articolo 17 punto d) è scritto “che i figli adottivi non saranno menzionati nel libretto di famiglia internazionale”. Qual è l’indicazione corretta?
4) In caso di cessazione del matrimonio o di divorzio, questi Libretti andranno annullati o debitamente integrati con le nuove annotazioni?
5) In ultimo, mi è stato riferito che il rilascio del Libretto va annotato a margine dell’Atto di Matrimonio (e poi, ovviamente, questa “nota” non andrà riportata negli estratti ma servirà esclusivamente come promemoria. Con quale dicitura e dove esattamente dobbiamo registrarlo?
Quesito del 11/12/2019
Annotazione sentenza di separazione
A fine settembre arriva da un Tribunale un ricorso separazione giudiziale per un matrimonio trascritto nei nostri registri. Noi, per l’annotazione utilizziamo la Formula 174. Dopo pochi giorni arriva la Sentenza che pronuncia la separazione personale (sentenza irrevocabile per decorrenza dei termini) che noi annotiamo con la Formula 175-bis. Come di consueto, trasmettiamo le due annotazioni alla Procura ed ai Comuni di competenza. Dove abbiamo sbagliato? Ci telefona uno dei Comuni che dice che si rifiuta di effettuare l’annotazione del ricorso in quanto essendo giudiziale, non doveva essere fatta (o, meglio, la riporterà ma noi dovremmo fare un'annotazione di errore materiale dicendo che NON doveva essere scritto “….cui si riferisce l’Atto controscritto”, bensì si doveva scrivere “….in base alla Sentenza N° XX del Tribunale di ….”. E’ davvero così? Io, con tutta sincerità NON conosco le differenze delle varie Sentenze o, almeno, non approfonditamente. Ammettiamo pure che “la legge non ammetta ignoranza” ma, dal momento che i Servizi da seguire sono troppi ed alla fine si ha un’infarinatura di tutto ma non MAI una preparazione adeguata e completa di tutto, a chi ci si deve rivolgere in questi casi per non incorrere in questi (involontari) errori?
Quesito del 10/12/2019
Richiesta di accesso agli atti relativi alla titolarità della concessione di loculi cimiteriali
Il Sig. X mi chiede di conoscere la situazione, tramite rilascio di una attestazione scritta, rispetto alla titolarità delle concessioni di 4 loculi. In uno di questi è tumulata la moglie deceduta lo scorso agosto. Lei, la defunta, ha potuto avere accesso alla sepoltura in quanto nipote di primo grado del concessionario originario e zia degli attuali eredi del concessionario. I loculi in questione sono loculi perpetui e gli eredi del concessionario sono due fratelli ( nipoti della signora deceduta). Chiedo: per rilasciare al sig. X documentazione che attesti chi sono gli attuali concessionari, nonché i dati delle concessioni in questione devo fare la comunicazione tramite raccomandata ai controinteressati ( i due nipoti )? I nipoti possono opporsi al rilascio? Preciso che il sig. X fa tale richiesta perché vuole rivendicare l'utilizzo per sè di uno dei loculi ( a fianco della moglie ).
Quesito del 10/12/2019
Richiesta cittadinanza da parte di cittadino rumeno nato in Italia ma iscritto all'anagrafe successivamente
Un cittadino rumeno diciottenne, nato in Italia nel 2001, è stato iscritto all'anagrafe nel 2005 in quanto mancante del permesso di soggiorno e del passaporto (anche i genitori, fino al 2003 non avevano il permesso di soggiorno, pertanto non erano iscritti in anagrafe e lo sono stati solo dal 2003).
Si chiede se è possibile comunque per lui ottenere la cittadinanza italiana ai sensi dell'art. 4, comma 2, Legge 91/92. In virtù dell'art. 33 del D.L. 63/2013 dovrebbero considerarsi non imputabili eventuali inadempimenti riconducibili ai genitori o agli Uffici della Pubblica Amministrazione, però non sono del tutto sicura che la mancanza del permesso di soggiorno possa semplicemente considerarsi un mancato adempimento perché probabilmente non ce l'avevano perché non ne avevano proprio titolo. Inoltre la circolare del 7 novembre 2007 parlava di poter portare documentazione per brevi periodi di interruzione di residenza o documenti di soggiorno, non so se 4 anni possano considerarsi brevi. Che fare? Dato che ci sono chiedo anche questa cosa, sempre l'art. 33 suddetto specificava che al minore deve essere dato avviso della possibilità di esercitare questo diritto. In generale l'avviso deve essere mandato dal Comune di nascita o di attuale residenza? A questo particolare minore, in virtù del fatto che gli mancava un periodo di residenza così lungo, non era stato mandato alcun avviso. È meglio mandarlo lo stesso (non ha ancora compiuto i 19 anni).
Quesito del 10/12/2019
Unificazione di nuclei familiari dichiarati inizialmente come separati sebbene coabitanti
Nucleo familiare nel 2016 sono andati ad abitare insieme, con dichiarazione che non avevano nessun rapporto sentimentale, di parentela abbiamo fatto 2 nuclei familiari.
In data odierna voglio fare un unico nucleo in quanto dichiarano che hanno un rapporto sentimentale. Come dobbiamo comportarci? Quante volte possono cambiare idea?
Quesito del 06/12/2019
Richiesta di acquisizione cittadinanza italiana straniero nato in Italia - pt. 3
In riferimento alla risposta precedente si ribadisce che la denuncia di nascita è stata fatta con il doppio cognome come da leggi filippine. All’atto della prima iscrizione anagrafica è stato registrato con cognome del padre, nome seguito dal cognome della madre (middle name). Successivamente, quando è stato iscritto nel nostro Comune, ci siamo basati sulla circolare sopra descritta e sul permesso di soggiorno, invece il passaporto recava cognome del padre, nome e cognome della madre (middle name). Pertanto, in anagrafe persiste l’incongruenza di generalità con lo stato civile. Si chiede: 1) se è corretta l’attuale registrazione in anagrafe (cognome del padre e nome), prima di procedere con la cittadinanza è opportuno rettificare in Prefettura le generalità sull’atto di nascita con conseguente cambio di cognome (togliendo il cognome della madre)? 2) se non è corretta l’attuale posizione in anagrafe (quindi in anagrafe avremmo dovuto registrarlo con cognome del padre, nome e cognome della madre ovvero middle name), sarebbero da rettificare sia il cognome che il nome in Prefettura (togliendo il secondo cognome e aggiungendolo al nome come middle name)?
Quesito del 05/12/2019
Richiesta di acquisizione cittadinanza italiana straniero nato in Italia - pt. 2
Quesito inoltrato il 26/11/2019 DEMOGRAFICI
STATO CIVILE Un cittadino straniero nato in Italia nel 2001 (nascita occasionale) chiede la cittadinanza italiana ai sensi della Legge n. 91 del 05.02.1992 art. 4 comma 2 “lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquisire la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data”. Si precisa che dalla copia integrale dell’atto di nascita i genitori risultano residenti in Italia, ma dagli accertamenti il padre ha richiesto la residenza in data 11.03.2004, la madre in data 24.07.2004 e l’interessato in data 24.05.2005. Inoltre, i genitori alla nascita del figlio non erano titolari del permesso di soggiorno, hanno ottenuto il primo permesso il 24.06.2003 il padre e il 23.09.2003 la madre e il figlio è stato inserito sul permesso dei genitori in data 09.09.2004 (padre) e 08.05.2007 (madre) fino alla data del 23.12.2005, data in cui ha ottenuto il permesso di soggiorno per motivi famigliari fino 16.07.2017. Attualmente è titolare di permesso di soggiorno dal 15.11.2018 al 25.10.2020. Pertanto, si deve negare la cittadinanza italiana o è possibile chiedere il certificato di vaccinazione (degli anni scoperti dalla nascita al 09.09.2004? Parere: Buongiorno,ai sensi dell'art. 4, c. 2, della L. n. 91/1992: Lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data. A fronte di questa formulazione apparentemente lapidaria, va considerato che l'art. 33, c. 1, del D.L. 69/2013 (convertito con la L. 98/2013) ha previsto che: 1. Ai fini di cui all'articolo 4, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, all'interessato non sono imputabili eventuali inadempimenti riconducibili ai genitori o agli uffici della Pubblica Amministrazione, ed egli puo' dimostrare il possesso dei requisiti con ogni ((...)) idonea documentazione. In tal senso, occorre richiamare anche quanto previsto dalle circolari K.60.1 del 5 gennaio 2007 e K.64.2/13 del 7 novembre 2007, in cui sono state illustrate le modalità di questa possibile "strada alternativa": l'iscrizione anagrafica tardiva del minore presso un Comune italiano potrà considerarsi non pregiudizievole ai fini dell'acquisto della cittadinanza italiana, ai sensi dell' art. 4 comma 2 della legge 91/92, ove vi sia una documentazione atta a dimostrare l'effettiva presenza dello stesso nel nostro Paese nel periodo antecedente la regolarizzazione anagrafica (attestati di vaccinazione, certificati medici o di viste mediche, iscrizione scolastica ecc.). L'iscrizione anagrafica dovrà comunque essere "ragionevolmente ricollegabile" al momento della nascita. Se l'interessato non è in grado di presentare la documentazione volta ad attestare in modo "alternativo" l'effettiva presenza in Italia nei periodi in cui non ha avuto la residenza e il soggiorno legale, l'Ufficiale di Stato Civile - a seguito di domanda, comprensiva del pagamento di quanto previsto - dovrebbe accertare il venir meno delle condizioni per l'acquisto della cittadinanza italiana. A quel punto l'esito negativo di tale accertamento potrebbe essere impugnato dal cittadino in tribunale. Saluti
In riferimento al parere sopracitato, preciso che l’interessato non ha avuto la residenza dal 2001 al 2005 e non ha avuto il permesso di soggiorno dal 2001 al 2004 e poi per brevi periodi dal 2007 al 2017 e dal.2018 al 2018 (questi ultimi periodi non vengono considerati in quanto ha avuto la residenza). Per i periodi “scoperti” sopraindicati mi ha presentato il certificato di vaccinazione. Pertanto il 2001 posso considerarlo “coperto” ma il 2002 2003 e 2004 “scoperti”? (residenza dal 2005 e permesso di soggiorno dal 2004). Inoltre, si evidenzia che il suddetto nominativo (nato in Italia – nascita occasionale), nell’atto di nascita risulta con le seguenti generalità: cognome: Rossi Verdi - nome: Luca come da leggi vigenti nelle filippine – paternità: Rossi – maternità: Verdi. Nel 2005 viene iscritto in anagrafe come segue: cognome: Rossi – nome: Tizio Verdi come risulta dal passaporto. Dal 2018 è stato iscritto nel nostro Comune come: cognome: Rossi – nome: Tizio in base al passaporto, permesso di soggiorno e in riferimento alla circolare della Prefettura UTG di Cuneo datata 01.02.2011 (circolare n. 41938/1.13.3 Area II in data 30.11.2010 inerente registrazione del nome dei cittadini della Repubblica delle Filippine) . Quindi sull’atto di nascita risulta: cognome: Rossi Verdi – nome: Tizio, invece, in anagrafe cognome: Rossi e nome: Tizio. Vista la differenza tra atto di nascita (Rossi Verdi/Tizio) e anagrafe (Rossi/Tizio), pertanto, se l’interessato producesse la documentazione necessaria all’acquisizione della cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 4 comma 2 Legge 91/1992 oppure ai sensi art. 9 comma 1 lettera f), sarebbe indispensabile rettificare il cognome in Tribunale?
Quesito del 04/12/2019
Residenza presso casa di riposo inagibile
Una signora chiede di spostare la propria residenza presso la casa di riposo del Comune, anche se questa, risultata inagibile a causa del terremoto, è stata momentaneamente spostata presso l'ospedale di un Comune vicino pur conservando la sede legale nel Comune a cui la signora ha fatto richiesta di immigrazione. Chiedo, pertanto, se è possibile trasferire la residenza della suddetta signora presso la sede legale della casa di riposo comunale, anche se questa è risultata inagibile.
Quesito del 04/12/2019
Iscrizione anagrafica cittadino extracomunitario minorenne
Una persona ci chiede di iscrivere il nipote in anagrafe con lei, cittadino marocchino in possesso di tutti i documenti necessari per iscrizione anagrafica (peraltro già presente sul territorio da 2 anni e frequentante la scuola pubblica italiana). Ci produce solo una richiesta del padre (straniero vivente in Francia) ma consegnata a mano (non consuete modalità di trasmissione) e della madre non si sa nulla. Adesso anche i servizi sociali ci scrivono perchè il minore è ricoverato in ospedale ed ha bisogno di interventi che richiedono la tessera sanitaria e lui non essendo iscritto in anagrafe italiana pare abbia dei problemi. Chiediamo come muoverci perchè come facciamo ad iscrivere un minore nello stato di famiglia di una persona solo con la dichiarazione del padre? E la madre? E per essere certi che quello sia comunque il genitore dovremmo farci mandare della documentazione aggiuntiva?Abbiamo delle tempistiche visto le pressioni ricevute?