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Guide operative, note d’approfondimento e scadenze insieme a un archivio personalizzabile di modulistica per aiutare l’ufficiale di stato civile e d’anagrafe e i funzionari addetti all’URP ad affrontare la complessità delle loro funzioni alla prova dei cambiamenti generali della società.
Il quesito del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
L’accesso e la consultazione degli atti di stato civile non sempre è sufficiente per determinare i diritti della persona
Il tema del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
L’annullamento di un atto di stato civile disposto dal prefetto
Il quesito del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe
L’acquisizione d’ufficio di dati del Centro per l’impiego, per le attestazioni dei cittadini comunitari
Il tema del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe
Il silenzio assenso e il preavviso di rigetto in anagrafe
Quesito del 09/02/2023
Diritti di ricerca storici anagrafici
Nel 2020 è stata adottata una deliberazione di G.C. per istituire diritti di segreteria per le ricerche d’archivio, vista la mole di richiesta di certificati di stato civile di cittadini nati nel 1800 utili per l’iter di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis dei discendenti degli stessi. La deliberazione stabilisce un costo di ricerca di € 30,00 per le certificazione che interessano periodi antecedenti all’anno 2000, dato che la banca dati prima del 2000 è incompleta ed in ogni modo da verificare.
L’anno scorso un avvocato ha fatto richiesta di certificati di stato civile di un cittadino del 1800, richiesta che ha impegnato il personale nella ricerca d’archivio e nell’inserimento nel gestionale anagrafico dei dati trovati.
In questi giorni l’avvocato richiede gli stessi certificati eccependo che non possiamo applicare la tariffa in quanto si tratta solo di emettere certificazione di un cittadino già censito in banca dati. Ovviamente
Il rilascio di certificazione non richiede nessuna ricerca.
Mi risulta difficile capire come applicare le disposizioni della deliberazione ossia se richiedere la tariffa solo per le certificazioni che richiedono nei fatti la ricerca d’archivio (e quindi per le richieste successive inerenti a certificazioni già emesse non applicare nessun costo).
MEMOWEB n. 51 del 14/03/2023
Decreto Immigrazione in Gazzetta Ufficiale
Il decreto-legge 20/2023 reca disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare
Gazzetta Ufficiale n. 59 del 10 marzo 2023
Delibera del Consiglio dei Ministri 23 febbraio 2023
Proroga dello stato di emergenza in relazione all'esigenza di assicurare soccorso ed assistenza, sul territorio nazionale, alla popolazione ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto
Gazzetta Ufficiale n. 59 del 10 marzo 2023
Decreto - Legge 10 marzo 2023, n. 20
Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare
Quesito del 09/02/2023
Competenza per trascrizione della sentenza di divorzio estera
La sentenza di divorzio estera deve essere trascritta dal Comune in cui è registrato il matrimonio o dal Comune di attuale residenza dei soggetti?
Quesito del 08/02/2023
Modifica condizioni di divorzio
Si è rivolta a noi una coppia di ex coniugi , divorziati a seguito di sentenza del Tribunale di Roma emessa nell'anno 2006, al fine di modificare l'importo e la modalità di pagamento dell'assegno divorzile.
Il tribunale stabiliva il pagamento dell'importo "x" tramite trattenuta diretta del datore di lavoro sulla busta paga del marito. I coniugi con accordo di modifica della condizioni di divorzio innanzi a questo ufficio di stato civile hanno concordemente ridotto l'importo dell'assegno divorzile e stabilito il pagamento diretto dello stesso a carico del marito sul conto corrente intestato alla moglie. E' possibile modificare le condizioni di divorzio stabilite dal tribunale o solo quelle stabilite da altro ufficio di stato civile? In caso affermativo, si pone il problema di chi sia tenuto a comunicare, ed in quale modalità, la nuova modalità di pagamento al datore di lavoro del marito