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Guide operative, note d’approfondimento e scadenze insieme a un archivio personalizzabile di modulistica per aiutare l’ufficiale di stato civile e d’anagrafe e i funzionari addetti all’URP ad affrontare la complessità delle loro funzioni alla prova dei cambiamenti generali della società.
Quesito del 30/01/2023
Iscrizione anagrafica di cittadino straniero con permesso di soggiorno per cure mediche
Una coppia di cittadini marocchini entrambi con permesso di soggiorno per cure mediche rilasciato ad ottobre 2022 e scadente a febbraio 2023 hanno richiesto l'iscrizione anagrafica.
Essendo gli stessi permessi in scadenza a giorni è possibile la conversione degli stessi per lavoro o altro
dal momento che il marito sta cercando lavoro?
E' possibile il rilascio della carta elettronica o solo quella cartacea?
Quesito del 27/01/2023
Dichiarazione di residenza per immobile sottoposto a ordinanza di demolizione per abuso edilizio
All'Ufficio Anagrafe è stata presentata una dichiarazione di residenza in un immobile per il quale il Comune ha emesso, alcuni giorni prima, un'ordinanza di demolizione per abuso edilizio.
Il dichiarante è il proprietario dell'immobile e l'ordinanza è in vigore in quanto concede 90 giorni di tempo per eseguire la demolizione.
Come si deve procedere? Dati i presupposti la dichiarazione può essere confermata? ovvero in caso contrario quali atti vanno adottati?
In altri termini è legittimo trasferire la residenza presso un immobile abusivo sul quale l'Ente medesimo ha emanato un'ordinanza di demolizione?
Quesito del 26/01/2023
Annotazione sentenza divorzio estera
L'ente ha ricevuto dal Consolato di Monaco di Baviera la richiesta di trascrivere la sentenza di divorzio di un cittadino AIRE.
Il cittadino è nato a Gairo, il matrimonio è stato celebrato in Germania e trascritto a Gairo. Il cittadino è attualmente iscritto all'Aire di un altro Comune italiano.
In quale dei due comuni deve trascrivere la sentenza di divorzio? (Il Consolato ha inviato la richiesta a entrambi i Comuni).
Quesito del 25/01/2023
Privacy e rettifiche
Perverrà a questo Comune, dal comune di nascita di un cittadino, una rettifica a cui dovrò provvedere "nel rispetto della sua privacy" senza che le generalità dopo la variazione e quelle prima della variazione risultino collegate (ad es: se si fa una visura sul codice fiscale).
Attualmente non si conosce ancora nello specifico la tipologia di rettifica in quanto non ancora arrivata ma, se esistono veramente casi in cui si deve generare una posizione di codice fiscale del tutto scollegata dalla precedente, non si conoscono le modalità operative per effettuarlo (non sappiamo se in ANPR si possa gestire una cosa di questo tipo o se in qualche modo sia "visibile" il cambio).
Le uniche procedure tanto estreme sono la rettifica del sesso oppure un cambio di generalità ad esempio dovuto a protezione dei testimoni di un processo; non sappiamo se in questi determinati casi sia necessario mantenere questa "separazione" e, in caso, come sia possibile attuarla.
Quesito del 25/01/2023
Cittadinanza
A seguito di intervenuto acquisto di cittadinanza italiana per un cittadino svedese, si chiede se è possibile trascrivibile il suo atto di nascita rilasciato dall'Agenzia delle Entrate Svedesi (estratto dati anagrafici dal Registro della popolazione), in regola con la legalizzazione , certificato contenente tutti i dati del cittadino (Luogo e data di nascita, generalità dei genitori). Abbiamo scritto all'Ambasciata italiana in Svezia per maggiori delucidazioni, ma non risponde e abbiamo bisogno della trascrizione dell'atto di nascita per procedere poi al rilascio della carta di identità al cittadino.
Quesito del 25/01/2023
Riconoscimento cittadinanza italiana iure sanguinis
Mi sono pervenute due richieste di cittadinanza italiana iure sanguinis da parte di cittadine brasiliane.
Nella richiesta hanno riportato l’albero genealogico ed indicato il paese di origine dell’avo italiano nati entrambi intorno al 1890, e non hanno presentato alcun documento dei loro discendenti indicando nella richiesta i rispettivi Comuni italiani dove i loro genitori hanno già ottenuto, anni addietro, il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Lo scrivente ha chiesto a quei Comuni di avere copia della documentazione completa delle rispettive famiglie ma tale documentazione non è reperibile, nel primo caso perché è stata acquisita dalla Prefettura competente non so per quale ragione e nel secondo caso perché sono passati tanti anni, infatti il padre di una delle richiedenti è stato riconosciuto italiano nel 1978 e non si trovano più gli atti.
Entrambi i Comuni però comunicato di aver trascritto gli atti di nascita dei genitori ed in un caso la madre della richiedente è anche iscritta in AIRE essendo residente in Francia, mentre nell’altro caso invece il padre non risulta iscritto in AIRE perché non ha aggiornato più il suo recapito all’estero ed è stato cancellato.
Mi chiedo se per entrambe le ragazze la prativa può essere espletata lo stesso non riuscendo ad avere gli atti degli avi, oppure se è il caso di far presentare una nuova richiesta alle stesse direttamente con l’indicazione del solo genitore che è già italiano e quindi poi procedere con l’acquisizione degli atti dei genitori e verificare presso i Consolati italiani competenti per territorio di precedente residenza la non rinuncia solo per le figlie e riportando nel provvedimento finale di riconoscimento della cittadinanza italiana, non l’avo nato in Italia intorno al 1890, ma direttamente i genitori. Si chiede in questo caso quale delle procedure esposte è corretta o se cosa bisogna fare altro.
Quesito del 25/01/2023
Cognome del coniuge cittadino straniero a seguito del matrimonio.
Il presente quesito riguarda il cognome del coniuge cittadino straniero.
Mi sono pervenuti due atti di matrimonio di cittadini italiani iure sanguinis, iscritti in AIRE, dove i Consolati Italiani all’estero, hanno seguito due indirizzi diversi sul cognome della sposa assunto a seguito del matrimonio.
Il Consolato Generale d’ Italia in San Paolo (Brasile) nella richiesta di trascrizione mi ha indicato il cognome assunto dalla sposa, cittadina brasiliana, a seguito del matrimonio, già nella richiesta di trascrizione e l’ha indicata come coniuge del cittadino italiano con il cognome assunto a seguito del matrimonio.
Il Consolato Generale d’ Italia in Rio de Janeiro (Brasile), nella stessa situazione, invece ha indicato la sposa sempre con il cognome da nubile, nonostante la stessa, abbia nell’atto di matrimonio, scelto di prendere parte del cognome del coniuge.
Ovviamente in entrambi gli atti a seguito del matrimonio la sposa, cittadina brasiliana risulta che ha deciso di modificare il suo cognome, prendendo una parte del cognome del coniuge.
Di fronte a questa situazione di dualismo comportamentale, il sottoscritto vorrebbe assumere un comportamento univoco.
Dalle conoscenze in materia e da quello che riporta il Massimario dello Stato Civile del Ministero dell’Interno Edizione 2012, la donna cittadina italiana che si sposa all’estero con un cittadino straniero e per la legge del luogo, sceglie con il matrimonio, di assumere parte del cognome del coniuge, essendo in primis anche cittadina italiana mi sembra che deve mantenere il cognome da nubile. A tal fine all’interno dell’atto di matrimonio, ritengo debba essere precisato che, la stessa essendo cittadina italiana, per la legge italiana continua ad essere identificata con il cognome da nubile.
Diversamente nel caso di una cittadina straniera, la quale, avendo espresso di prendere con il matrimonio parte del cognome del coniuge, può essere riconosciuta in Italia tale scelta e quindi in tutti gli atti che la riguardano, quali la certificazione di matrimonio o l’annotazione di matrimonio a margine dell’atto di nascita del coniuge, dovranno indicare il nuovo cognome assunto con il matrimonio. Nello stesso atto di matrimonio o con una successiva annotazione a margine dell’atto. ritengo debba precisarsi tale scelta fatta dalla cittadina straniera.
Si chiede se tale interpretazione è corretta, oppure tutto quanto sopra esposto va rivisto e cosa deve fare l’ufficiale dello Stato Civile in tali casi per rispettare le norme vigenti in Italia?
Quesito del 25/01/2023
Riconoscimento figlio nato fuori dal matrimonio
Il presente quesito riguarda la nascita all'estero, di un figlio fuori dal matrimonio.
E' pervenuto , per la trascrizione, un atto di nascita di un bambino nato nel 2015, figlio minorenne di un cittadino italiano iure sanguinis e di una cittadina brasiliana, che è stato registrato in Brasile solo dal padre. La madre pur non presente al momento della formazione dell’atto è stata riportata come genitrice.
Tale dichiarazione di nascita è difforme dalla normativa prevista dall’art. 250 del codice civile italiano, che prevede in caso di nascita di un figlio fuori dal matrimonio, che la dichiarazione di nascita vada fatta da entrambi i genitori, nei modi e nelle forme previste dall’art. 254 dello stesso codice.
In questo caso per sanare tale situazione io credo che sia necessario acquisire un atto pubblico della madre, che riconosce come figlio nato fuori dal matrimonio, il suddetto minore e nello stesso atto il padre, che primo ha riconosciuto il minore, deve prestare il suo assenso.
Il mio dubbio al riguardo è il seguente: devo chiedere la documentazione mancante al richiedente la trascrizione e cioè al padre e quindi farmi trasmettere un atto pubblico di riconoscimento materno con assenso paterno, oppure devo procedere con la trascrizione eliminando dall’atto i dati della madre e chiedere con l’assicurazione dell’avvenuta trascrizione, la documentazione relativa al riconoscimento da parte della madre.
MEMOWEB n. 47 del 08/03/2023
Anagrafe: nuovo modello del verbale d'ispezione anagrafica
Il Ministero dell'Interno ha definito, d'intesa con lSTAT, un aggiornamento del modello di Verbale di ispezione anagrafica destinato a rendere più agevole l'attività di vigilanza anagrafica di cui sono titolari Prefetture