Quesiti
Guide operative, note d’approfondimento e scadenze insieme a un archivio personalizzabile di modulistica per aiutare l’ufficiale di stato civile e d’anagrafe e i funzionari addetti all’URP ad affrontare la complessità delle loro funzioni alla prova dei cambiamenti generali della società.
Quesito del 19/12/2023
Cittadinanza
Ad un bambino nato da madre italiana e padre croato va attribuita solo la cittadinanza italiana della madre oppure automaticamente si attribuisce la doppia cittadinanza italiana e croata essendo il padre appartenente all'Unione europea?
Quesito del 19/12/2023
Divorzio all'estero di un cittadino italiano
Un cittadino italiano residente nel Comune si è presentato allo sportello chiedendo di registrare il divorzio che ha fatto in Perù. Ha portato due atti: Il primo è divorzio fatto in Comune in Perù con traduzione in italiano e apposizione di etichetta di Apostille. Il secondo atto è sempre il medesimo divorzio celebrato davanti al notaio del Perù, con traduzione in italiano ed etichetta Apostille. Non c'è da nessuna parte timbro della nostra Ambasciata in Perù. Il matrimonio era stato celebrato in Perù. Per poterlo accettare, devo richiedere allo stesso di presentare formale richiesta di trascrizione atto e poi lo devo mandare in Tribunale per fare apporre la legalizzazione delle firme dei traduttori? Io accetterei l'atto di divorzio fatto davanti USC dello Stato estero. Serve altro?
Quesito del 19/12/2023
Proposta di annotazione su atto di nascita
Abbiamo ricevuto proposta di annotazione su atto di nascita di XXX identificato con numero atto di nascita, parte serie ed anno. Nel registro di Atto di Nascita a quel numero parte serie ed anno risulta iscritto XXY con generalità diverse. Preciso che quest'ultimo nominativo è l'unico soggetto presente nel Registro Atti di Nascita di quell'anno. E' possibile procedere all'annotazione? In caso negativo cosa bisognerebbe fare?
Quesito del 19/12/2023
Cancellazione anagrafica a seguito fine progetto accoglienza
Abbiamo appena ricevuto dal direttore del progetto SAI - Sistema di accoglienza ed integrazione attivo nel ns. Comune, che prevede alcuni alloggi assegnati allo stesso, una dichiarazione di fine progetto accoglienza relativo ad un nucleo famigliare (padre madre e figlio minore) che, in virtù di tale progetto, vivevano in un alloggio comunale presso il quale hanno ad oggi la residenza. Nella comunicazione ricevuta si attesta la fine del progetto e l'uscita del nucleo dall'abitazione, di cui hanno peraltro riconsegnato le chiavi. Il giorno prima, anche una componente di tale nucleo ha reso in Comune una dichiarazione nella quale comunica che, vista la chiusura del progetto SAI, dalla data corrente non vivranno più presso l'alloggio comunale, senza però indicare dove essi si trasferiranno (pare torneranno, perlomeno temporaneamente, nel paese di origine). I componenti del nucleo sono titolari al momento di permessi di soggiorni per protezione temporanea in scadenza al 31.12.2023. Dovendo quindi capire, ora, come procedere con la gestione della residenza del nucleo, chiedo se:
- Vista la comunicazione del direttore del progetto cui fa capo la convivenza anagrafica, questa casistica rientri in quelle previste dall’art. 3 c. 2 del D.L. 21 ottobre 2020 n. 130, e comporti quindi la cancellazione anagrafica immediata;
- Se si, chiedo se sia corretto il seguente iter: comunicazione di avvio del procedimento da trasmettere al Responsabile del progetto e agli interessati – per questi ultimi dispongo di un indirizzo mail, posso farglielo avere in questo modo?;
- Allo scadere dei 30 gg, provvedimento di cancellazione da comunicare sempre agli interessati di cui sopra, e con decorrenza dalla data del provvedimento.
Poiché nella comunicazione di avvio del procedimento si deve dare all’interessato la possibilità di presentare osservazioni o interventi, chiedo altresì in caso di opposizione alla cancellazione anagrafica, come mi devo comportare? Sappiamo per certo che dall’alloggio comunale sono già usciti.
Invece, nel caso in cui a vs. avviso, la casistica esposta non rientri nel novero delle situazioni normate dall’art. 3 c. 2 del D.L. 21 ottobre 2020 n. 130, chiedo quale sia la strada da intraprendere, tenendo appunto conto che i soggetti hanno un permesso di soggiorno in scadenza e che gli stessi non hanno saputo fornire una nuova destinazione certa.
Quesito del 19/12/2023
Annotazione cambio cognome cittadina italiana che ha acquisito anche la cittadinanza americana
Ci scrive un Consolato USA chiedendoci di annotare il cambio cognome di una cittadina Italiana a seguito della naturalizzazione americana. Il Consolato invia il certificato di acquisizione della cittadinanza Americana.
La concittadina ha l’atto di nascita trascritto nel nostro comune con i dati XXX e non risulta coniugata. La sig.ra è peraltro stata cancellata dall’AIRE in data 2006. Il Consolato invia la richiesta di cambio nome in XXY e il Cons1 per aggiornamento dati, con le nuove generalità, riporta stato civile coniugata. Possiamo procedere ad annotare il cambio di cognome con la sola attestazione di Cittadinanza Americana come richiesto dal Consolato? Il Consolato sostiene che il cambio nome è implicito nell’atto di naturalizzazione rilasciato dalla Corte, perché le due richieste naturalizzazione e cambio nome sono state fatte contemporaneamente.
Quesito del 19/12/2023
Trascrizione atto trasmesso da Consolato
Ho ricevuto dal Consolato una richiesta di trascrizione di un atto di nascita dove è allegata una traduzione fatta d'ufficio dal Consolato e con apposto il visto per traduzione conforme all'originale sempre dal medesimo. Non mi è mai capitato di ricevere una "traduzione d'ufficio stato civile", si può procedere alla trascrizione?
Quesito del 18/12/2023
Requisito cittadinanza italiana per il conferimento delle qualifica di agente di pubblica sicurezza
E' necessaria la cittadinanza italiana per ottenere il conferimento della qualifica di agente di pubblica sicurezza?
Il DPCM 174/1994 ha individuato i posti e le funzioni per i quali non può prescindersi dal requisito della cittadinanza, comprendendo, tra le funzioni, quelle che “comportano l’elaborazione, la decisione, l’esecuzione di provvedimenti autorizzativi e coercitivi” e “funzioni di controllo e legittimità”.
Come chiarito anche dal Ministero dell’Interno, considerato che il profilo professionale di agente di pubblica sicurezza implica l’esercizio di funzioni pubbliche, così come prescritto dall’articolo 5 della legge 65/1986 (legge quadro sull’ordinamento della polizia locale), risulta necessario il possesso della cittadinanza italiana.
Oppure i requisiti per la partecipazione ai concorsi sono gli stessi che per le altre posizioni; cittadinanza italiana. Tale requisito non è richiesto per i soggetti appartenenti alla Unione Europea e per i loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. Per i cittadini di paesi terzi, è necessario che siano titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria (art. 38, D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.). I cittadini degli Stati membri dell'Unione Europea o loro familiari o cittadini di Paesi terzi devono avere un’adeguata conoscenza della lingua italiana.
Quesito del 15/12/2023
Residenza cittadino extracomunitario - integrazione
Sarebbe possibile l'iscrizione anagrafica di una famiglia serba per ricongiungimento familiare con la figlia minorenne (nata il 29.03.2016), non residente in questo Comune e in nessun altro comune italiano, nonostante la stessa non disponga di risorse per sé, e per i suoi familiari? La figlia minorenne è cittadina comunitaria in quanto di nazionalità tedesca ma non è titolare di alcun attestato di soggiorno.
Quesito del 15/12/2023
Comunicazione preavviso di rigetto
il nostro ufficio ha eseguito l'iscrizione di un cittadino italiano con decorrenza dal 26/10/2023. Sebbene la polizia municipale, in luogo degli accertamenti, abbia trovato il dichiarante all'indirizzo di residenza indicato, lo scrivente ufficio ha valutato di inviare la comunicazione di preavviso di rigetto, di cui art. 10-bis della L. 241/1990, per mancanza di alcuni requisiti. Pertanto, è stata inviata una raccomandata a/r il giorno 23/11/2023. Ora le Poste italiane restituiscono la raccomandata al mittente con l'indicazione apposta dal portalettere "indirizzo inesatto", ma dalle opportune verifiche, emerge che l'indirizzo di spedizione indicato è corretto e completo (è stato effettuato un reclamo al gestore del servizio). Tra l'altro, occorre precisare che siamo arrivati alla conclusione dei tempi previsti per il procedimento anagrafico. Considerato quindi che la comunicazione non è andata a buon fine per le ragioni sopra esposte, in questo caso, come dovremmo agire ai fini del rigetto della dichiarazione? Riteniamo che non sussistono alcuni requisiti per la definizione della pratica.
Quesito del 15/12/2023
Cittadinanza iure sanguinis
Per il cittadino brasiliano, iscritto in Anpr sono stati disposti ulteriori accertamenti al fine di verificare la presenza fisica e quindi la dimora abituale. Dall'accertamento è risultato che il cittadino è partito alla volta del Brasile per le festività natalizie e per motivi di salute con data di rientro non definita. Pertanto, alla luce di quanto esposto sopra, possiamo rigettare la pratica di riconoscimento cittadinanza iure sanguinis per mancanza dei requisiti sulla dimora abituale?