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Quesiti

10 risultati di 1743

Guide operative, note d’approfondimento e scadenze insieme a un archivio personalizzabile di modulistica per aiutare l’ufficiale di stato civile e d’anagrafe e i funzionari addetti all’URP ad affrontare la complessità delle loro funzioni alla prova dei cambiamenti generali della società.

Quesito del 22/03/2023

Trascrizione atto di morte - AIRE

E' stato trasmesso, da parte dei familiari, un atto di morte Aire con raccomandata A/R contenete copia originale dell'atto e modello plurilingue formula C. Il consolato di riferimento, che non aveva ancora avuto notizie del decesso, mi scrive che non si vedono ostacoli alla sua trascrizione "se l’atto (ricevuto in originale dagli interessati) reca tutti i campi debitamente compilati del modello plurilingue ex convenzione di Vienna ed è firmato dall’ ufficiale di stato civile francese".
La richiesta di trascrizione deve essere presentata in bollo? Essendo la richiesta arrivata per posta, devo comunque acquisirla? Una volta trascritto l'atto devo comunque comunicare la trascrizione al consolato anche se non mi hanno trasmesso nulla?

Quesito del 22/03/2023

Soggetto iscritto in anagrafe con permesso di soggiorno scaduto

Un cittadino straniero iscritto all’anagrafe del mio Comune con provenienza dall’estero dal 06.11.2017 è in possesso di un permesso di soggiorno (lavoro subordinato) scaduto il 30.09.2020 e ricevuta di rinnovo in data 03.09.2020. Visto il notevole tempo passato ho interpellato il cittadino il quale mi comunica che la questura ha rigettato il rinnovo del permesso di soggiorno per un precedente penale a suo carico e mi presenta l’istanza di autorizzazione alla permanenza sul territorio italiano ai sensi dell’art. 31, comma 3 del D. Lgs. 286/98 presentata al Tribunale per i Minori di Venezia in data 14.03.2022. Ora vista l’istanza di autorizzazione alla permanenza come mi dovrei comportare? Come c’è scritto nell’istanza ora si trova a poter permanere sul territorio dello stato solo in virtù del titolo esecutivo e dell’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza.

Quesito del 17/03/2023

Rilascio certificati extraUE

Spesso viene richiesto il rilascio di certificati di matrimonio da parte di cittadini originari del Marocco che hanno contratto matrimonio in Marocco, al fine di presentare pratiche all'INPS.
I cittadini presentano atto di matrimonio tradotto e legalizzato. Aggiornando i dati in anagrafe, possiamo rilasciare un certificato anagrafico di matrimonio?
Possiamo certificare un atto contratto all'estero di cittadini stranieri?

Quesito del 17/03/2023

Mutazione anagrafica in fase di conversione del permesso di soggiorno

Cosa fare di fronte alla richiesta di mutazione anagrafica di un cittadino marocchino già residente in altro Comune che esibisce un P.S. scaduto nel settembre 2022 e ad una richiesta di conversione di permesso di soggiorno per lavoro stagionale in permesso di soggiorno per lavoro subordinato presentata allo Sportello Unico per l'immigrazione telematicamente. Si precisa che sul modello riportante l'intestazione "Ministero dell'Interno - Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione" è riportata la seguente dicitura: La presente ricevuta non abilita all'instaurazione di un rapporto di lavoro. Non costituisce documento per il regolare soggiorno dello straniero sul territorio italiano.

Quesito del 17/03/2023

Sentenza adozione cittadini stranieri maggiorenni

Abbiamo ricevuto da un Tribunale italiano una sentenza di adozione per due fratelli cittadini stranieri maggiorenni da parte di due cittadini italiani.
La sentenza é unica per entrambi i cittadini stranieri e il padre adottivo é deceduto precedentemente alla pronuncia della sentenza definitiva da trascrivere.
Fermo restando che la cittadinanza degli adottati resta invariata, vorremmo un supporto sulla procedura da seguire:
- La sentenza produce tutti gli effetti per entrambi i cittadini, nonostante il decesso del genitore, e quindi va trascritta nei registri di stato civile?
- La decorrenza degli effetti é dalla data della sentenza o dalla data del passaggio in giudicato?
- La relativa annotazione di adozione, una volta trascritti gli atti di nascita degli interessati, andrebbe riportata anche negli estratti di nascita?
La sentenza dispone, altresì, che gli adottati antepongano il cognome paterno al proprio cognome ma la maternità (in quanto la paternità come evidenziato anche nella sentenza risulta ignota) sia in anagrafe che nei registri di stato civile, dopo la trascrizione dei relativi atti di nascita, resterebbe invariata.

Quesito del 15/03/2023

Pubblicazioni di matrimonio

Devo procedere alla pubblicazione di matrimonio di persona che, nell'anno 1994, in seguito a sentenza di condanna, ha avuto un'apertura di tutela (in maggiore età). Nella copia integrale dell'atto di nascita compare l'annotazione dell'apertura della tutela. Ora questa persona mi trasmette l'ordinanza di riabilitazione ottenuta nel 2007 (per buona condotta e per risarcimento del danno ai familiari della vittima) dove viene completamente riabilitato dalle conseguenze giuridiche delle condanne riportate. Trasmette anche un certificato generale del Casellario Giudiziale da cui si evince che dalle banche dati risulta NULLA. la persona nel frattempo ha riacquisito il diritto di voto, risulta intestatario di immobili e autoveicoli e lavora come agente finanziario, cosa che comporta l'iscrizione in un Albo e l'assenza di cause ostative.
Poiché la riabilitazione ripristina la situazione originale (prima della condanna) posso io procedere con le pubblicazioni di matrimonio e considerare la tutela automaticamente chiusa o dovrei avere un atto di nascita nel quale risulti anche la chiusura della tutela?

Quesito del 15/03/2023

Accertamento negativi

La polizia locale ha restituito accertamento negativo il 45mo giorno dalla dichiarazione, ovvero lo stesso giorno di scadenza del silenzio assenso.
Domani, posso procedere con il 10 bis oppure è troppo tardi?

Quesito del 13/03/2023

Mutazione anagrafica d'ufficio

Il comando di Polizia locale segnala all'ufficio anagrafe che un soggetto residente nel nostro Comune risulterebbe non più residente all'indirizzo risultante all'anagrafe bensì ad un altro indirizzo presso immobile di proprietà del soggetto in questione e sempre all'interno del territorio comunale. Dovendo procedere, prima di effettuare una eventuale mutazione anagrafica d'ufficio, ad invitare il soggetto a regolarizzare la propria posizione anagrafica e ad effettuare i dovuti accertamenti si chiede se sia corretto inviare raccomandate e/o notifiche e accertamenti presso l'indirizzo di residenza risultante all'anagrafe o vista la segnalazione della polizia locale le stesse devono essere effettuate presso l'indirizzo indicato dalla stessa Polizia. E nel caso il soggetto non ritiri le comunicazioni né all'indirizzo di residenza né all'indirizzo segnalato dalla Polizia locale come ci si deve comportare? Da informazioni assunte il soggetto non ritira posta e si rende irreperibile in entrambi gli indirizzi.

Quesito del 13/03/2023

Riconoscimento cittadinanza italiana jure sanguinis

E’ pervenuta al Sindaco di questo Comune in data 18.10.2022, un’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis da parte di una ragazza brasiliana nata il 1993, residente nel Comune, con origini italiane il cui avo è nato in Italia.
Infatti nella richiesta ha precisato che l’avo italiano, è nato in un Comune della provincia di Salerno il 19.11.1871, mentre il bisnonno è nato in Brasile il 1915, il nonno sempre in Brasile nel 1943, come anche la madre nata in Brasile nel 1975.
Con l’istanza ha allegato solo il proprio atto di nascita ed il certificato negativo di naturalizzazione dell’avo italiano.
Per la restante documentazione ha comunicato che tutti gli atti relativi ai suoi ascendenti erano depositati presso un Comune Calabrese dove la madre, negli anni precedenti (Anno 2020), ha presentato istanza ed ha ottenuto successivamente il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Lo scrivente pertanto ha richiesto al Comune Calabrese indicato dalla richiedente, le copie conformi di detti documenti e dopo varie richieste, detto Comune ha comunicato, che gli atti relativi alla pratica della cittadinanza della madre della nostra richiedente, da maggio 2022 sono stati acquisiti dalla Guardia di Finanza competente per territorio.
Il sottoscritto nel frangente tramite ANPR ha verificato che la madre della richiedente risulta iscritta nell’AIRE del Comune Calabrese dove aveva presentato l’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana, in quanto residente AIRE.
Vista l'impossibilità di acquisire i documenti degli ascendenti l’interessata in data 07.02.2023, ha fatto pervenire una nuova comunicazione, dove richiede di essere riconosciuta cittadina italiana iure sanguinis, perché figlia di madre, ad oggi cittadina italiana.
Lo scrivente a questo punto si chiede, se si può procedere a richiedere ai Consolati indicati dalla richiedente, il certificato di non rinuncia della sola richiedente e riconoscere, dopo il riscontro positivo dei suddetti Consolati, la cittadinanza jure sanguinis alla stessa, indicando nell’attestazione da produrre a conclusione del procedimento, che la stessa è cittadina italiana, perché figlia di madre cittadina italiana, senza far alcun riferimento all’avo italiano e procedere alla trascrizione del suo atto di nascita.
Se invece il fatto di essere a conoscenza che la documentazione relativa alla cittadinanza della madre è oggetto di indagine della Guardia di Finanza, non consente di procedere al riconoscimento e si devono richiedere chiarimenti all'autorità che ha provveduto al sequestro, sulla natura dell'indagine e quindi si deve sospendere la richiesta, dandone comunicazione all'interessata.

Quesito del 13/03/2023

Riconoscimento cittadinanza italiana

E’ pervenuta al Sindaco di questo Comune in data 16.09.2022,un’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis da parte di una ragazza brasiliana nata il 26.05.1986 in Brasile, residente nel Comune, con origini italiane.
Infatti nella richiesta ha precisato che l’avo italiano è nato in un Comune Italiano ed è emigrato in Brasile dove si è sposato e deceduto;
La nonna è nata in Brasile nel 1929,dove si è sposato con un cittadino brasiliano;
Il Padre è nato sempre in Brasile nel 1963.
Con l’istanza ha allegato solo il proprio atto di nascita.
Per la restante documentazione ha comunicato che tutti gli atti relativi ai suoi ascendenti erano depositati presso un Comune nella Provincia di Teramo dove il padre, negli anni precedenti, ha presentato istanza ed ha ottenuto successivamente il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis e dove ad oggi risulta iscritto nell’AIRE.
Lo scrivente pertanto ha richiesto a detto Comune, le copie conformi di detti documenti.
Il Comune in questione con nota del 06.02.2023 ha trasmesso l’atto di nascita trascritto del padre della richiedente e i certificati di cittadinanza italiana e iscrizione AIRE dello stesso. Nella medesima nota ha precisato che gli atti del bisnonno, della nonna e del padre sonno stati all’epoca depositati presso detto Comune in copia conforme e pertanto ai sensi di legge non si può rilasciare una copia di "copia conforme".
Inoltre l‘Ufficio di Stato Civile di questo Comune, avendo rilevato dall’atto di nascita della richiedente che nel 1986, quando è nata, è stata riconosciuta solo dalla madre cittadina brasiliana, è stato chiesto all’interessata di far pervenire la documentazione relativa al riconoscimento paterno.
La richiedente con nota del 29.12.2022 ha trasmesso un atto di riconoscimento, reso presso l’Ufficio di Stato Civile della 1° Sottocircoscrizione e Ufficio Notarile di Anapolis (Brasile) dal padre in data 15.09.2021, con la sottoscrizione per assenso anche della figlia maggiorenne. La stessa con il medesimo atto ha aggiunto al cognome della madre anche il cognome del padre.
Considerato che:
- ai sensi dell’art. 2, comma 2 legge n. 91/92, nel caso di riconoscimento di figlio maggiorenne, questi acquista la cittadinanza italiana solo se entro un anno dal provvedimento esprime la propria volontà in tal senso, attraverso una "elezione di cittadinanza";
- l'assenso del figlio, ai sensi dell'art. 250, secondo comma del codice civile, può essere contenuto nello stesso atto di riconoscimento o in un atto separato (formato dall'ufficiale dello stato civile, dall'autorità diplomatica o consolare, da un notaio);
- la dichiarazione di riconoscimento è stata effettuata all'estero mediante atto notarile;
- considerato altresì che, detta dichiarazione, è stata resa efficace in Italia mediante la traduzione giurata e l’apostille.
Tanto premesso e considerato, si chiede:
Se è corretto rigettare l'istanza presentata in data 16.09.2022 di riconoscimento della cittadinanza italiana, ai sensi della Circolare K.28.1 dell'8.04.1991 perché non sono stati prodotti ed acquisti tutti i documenti relativi agli ascendenti previsti dalla Circolare suddetta.

Se la stessa invece, essendo ad oggi, residente in questo Comune, può presentare istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana, quale figlia, riconosciuta nella maggiore età, da padre cittadino italiano e se in questo caso, il computo del periodo di un anno per rendere la dichiarazione di elezione della cittadinanza deve effettuarsi dalla data in cui é stato redatto l'atto all'estero e cioè il 15.09.2021, oppure dalla data in cui viene reso efficace in Italia il provvedimento straniero, ovvero dal 29.12.2022, data in cui l’atto di riconoscimento è pervenuto a questo Comune tradotto ed apostillato e quindi pienamente efficace per l’ordinamento italiano ed in questo caso qual é la procedura corretta che l'Ufficiale di Stato Civile deve seguire.
In subordine, nel caso di parere negativo, si chiede se la richiedente, figlia di cittadino italiano, che l'ha riconosciuta quando era maggiorenne, può presentare un'altra istanza essendo residente in questo Comune come cittadina straniera, anche se è intercorso un anno dal riconoscimento paterno (Art.2, comma 2, della Legge 91/1992) ed, in tal caso, quale deve essere la procedura da seguire.
Il Comune di Tramutola è un piccolo Comune dove chi si occupa dell’Ufficio di Stato Civile, svolge compiti che abbracciano tutta la sfera delle competenze dei servizi demografici e quindi casistiche come questa espressa sono rarissime, pertanto si chiede in dettaglio un chiarimento sulla corretta proceduta da seguire.