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Tributi

Aree fabbricabili

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10 risultati di 108

Quesito del 02/02/2024

IMU aree edificabili

L'accertamento IMU aree edificabili è affidato a ditta esterna, si presenta un contribuente avanzando richiesta di annullamento in autotutela per gli atti emessi, in quanto sulle aree edificabili ci sarebbe un vincolo perché espropriate. Il precedente responsabile aveva già in precedenza annullato un atto per l'anno 2013, poi non sono stati emessi più altri atti e sono emersi solo quest'anno gli accertamenti relativi agli anni 2017/2018/2019.
L'atto espropriativo è del 2005 e fissava l'occupazione dei terreni per mesi 6 ed in concreto sulle aree in questione il comune non ha effettuato opere per le quali aveva provveduto ad espropriare i terreni.
Sulla vicenda a livello urbanistico c'è una causa ventennale di cui ad agosto è stata emessa una sentenza che impone al comune il risarcimento dei danni.
Dunque, alla luce di quanto scritto, l'IMU doveva essere pagata dal contribuente?

Quesito del 16/01/2024

Obblighi del Comune: Aree Edificabili IMU

A seguito della variazione, da parte della Giunta comunale, del valore dell'area edificabile o a seguito del cambio di destinazione di un terreno agricolo in area edificabile, il Comune ha l'obbligo di informare il proprietario della variazione avvenuta.
Se tale informazione non vi è stata e il contribuente non ha mai versato l'IMU per l'area edificabile in suo possesso, o ha effettuato un parziale versamento a seguito della modifica del valore dell'area, l'ufficio tributi può emettere un'avviso di accertamento considerando anche le sanzioni o deve richiedere l'importo senza il calcolo di sanzioni ed interessi.

Quesito del 19/12/2023

IMU fabbricati rurali

I fabbricati rurali localizzati in zone svantaggiate (Circolare del 14/06/1993 n. 9) sono esenti ai fini IMU?

Quesito del 23/11/2023

Edificabilità in area pertinenziale

Da una verifica effettuata dall’ufficio tributi, è emerso che in talune situazioni, sia stata concessa dallo strumento urbanistico vigente della capacità edificatoria, su aree pertinenziali per le quali i contribuenti non hanno mai corrisposto i tributi IMU e TASI.
L’Ordinanza della Cassazione n. 12226 del 08/05/2023 al punto 1.7 stabilisce, tra l’altro, che “; l’asservimento pertinenziale – la cui prova incombe sul contribuente – ricorre, peraltro, ove il bene non sia semplicemente posto al servizio od ornamento di un altro, ma quando tale destinazione sia durevole (sul piano soggettivo ed oggettivo) e non sia possibile una destinazione diversa senza una radicale trasformazione del bene pertinenziale, divenendo altrimenti agevole l’elusione del precetto che impone la tassazione per la natura reale del cespite”.
Alla luce di quanto sopra siamo a chiedere quale documentazione i contribuenti devono produrre, a dimostrazione che l’edificabilità concessa presenta i requisiti per non essere considerata quale autonomo cespite soggetto a tassazione, ma relativa ad asservimento pertinenziale.
Si chiede altresì se l’eventuale recupero dell’imposta possa riguardare anche annualità antecedenti l’anno 2023.

Ministero dell'Economia e delle Finanze

Risoluzione n. 4/DF

Imposta municipale propria (IMU)

MEMOWEB n. 224 del 21/11/2023

Imposta municipale propria (IMU): chiarimenti ministeriali

Il MEF fornisce delucidazioni in merito all’applicabilità dell’imposta municipale propria (IMU) ai fabbricati collabenti (categoria catastale F/2), ai fabbricati rurali strumentali e alla conduzione associata di terreni

Quesito del 22/11/2022

Valore aree edificabili

In base alla vigente giurisprudenza ormai consolidata la determinazione dei valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili ai fini IMU pur non avendo natura imperativa, integra una fonte di presunzione idonea a costituire - anche con portata retroattiva – un indice di valutazione per l’Amministrazione con funzione analoga per gli studi di settore, poiché non si tratta di una inammissibile applicazione retroattiva della norma ma bensì della determinazione presuntiva di un valore economico di mercato riferibile ad un determinato arco temporale, ancorché antecedente alla emanazione dell’atto deliberativo (cfr. Cass. n. 13567 del 30.05.2017, Cass. n. 21154/2016, Cass. n. 15461/2010).
L’ente scrivente sta procedendo alla redazione di un elaborato tecnico estimativo delle aree edificabili ricomprese nel territorio comunale i cui nuovi valori attribuiti dovranno essere utilizzati dall’ufficio tributi nella fase di verifica e controllo dell’imposta IMU a decorrere dall’anno 2023.
Presumibilmente il lavoro avviato verrà a conclusione nei primi mesi dell’anno 2023 ed in ogni caso i valori di riferimento delle aree edificabili saranno approvati dalla Giunta Comunale, prima della scadenza del pagamento della rata di acconto dell’imposta IMU.
Si chiede se l’approvazione di tali valori debba avvenire entro un termine perentorio previsto dalla normativa e/o se la loro approvazione in corso d’anno, possa essere oggetto di contestazione o ricorso da parte dei contribuenti.

Quesito del 30/08/2023

Imu: aree fabbricabili

Il Comune (ufficio urbanistica o ufficio tributi) è obbligato a dare notizia al contribuente, attraverso l'invio di pec o raccomandata, del cambio di destinazione d'uso di un terreno di sua proprietà, da agricolo ad edificabile e, tale obbligo nasce anche in caso di modifica del valore imu dell'area stessa? In caso di mancato, o ridotto versamento dell'imu sull'area fabbricabile, per uno dei motivi sopra riportati, il Comune ha il diritto di chiedere anche interessi e sanzioni?

MEMOWEB n. 42 del 01/03/2023

IMU e IMPi fabbricati gruppo D: aggiornamento coefficienti anno 2023

Il decreto del MEF del 13 febbraio reca l’aggiornamento dei coefficienti, per l'anno 2023, per i fabbricati classificabili nel gruppo catastale D ai fini del calcolo dell'imposta municipale propria (IMU) e dell'imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi)

MEMOWEB n. 228 del 30/11/2022

IMU aree edificabili: basta la delibera di giunta

Cassazione: l'IMU sulle aree edificabili può essere fissata anche con delibera della giunta comunale