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Tributi

Aree fabbricabili

Quesiti

10 risultati di 28

Quesito del 04/09/2024

IMU aree fabbricabili

Quali sono i valori da applicare ad un'area fabbricabile, oggetto di contenzioso per una vecchia questione di esproprio, mai divenuto definitivo, dove insiste solo il vincolo di occupazione?
Su tali particelle, il proprietario non ha mai pagato l'IMU in quanto oggetto di causa dinanzi al Tribunale. Il CTU ha valutato tali particelle con un valore più alto rispetto a quello indicato nelle delibere di quantificazione e qualificazione delle aree fabbricabili ai fini IMU.
Inoltre, si chiede, sarebbe corretto applicare in sede di accertamento IMU, il valore definito dal CTU oppure i valori definiti in delibera?

Quesito del 07/08/2024

Pagamento di area edificabili

Qualora il contribuente paghi l’imposta su un’area edificabile, nel pieno rispetto degli importi minimi stabiliti dal Comune, e nel caso in cui in fase di vendita si dovesse ottenere un valore nettamente superiore, il Comune potrebbe inviare l’accertamento al proprietario precedente sulla base del valore di vendita?

Quesito del 16/05/2024

Ritenuta su acquisto immobili da privati

Si chiede un chiarimento in merito all’eventuale ritenuta da applicare per l’acquisizione da parte dell’Ente di alcuni fabbricati fatiscenti di proprietà di un privato, da demolire per la costruzione di un tratto di pista ciclabile.
I fabbricati sono nel centro urbano. L’Ente sta valutando se acquisire l’area con i fabbricati attraverso una cessione bonaria, o attraverso esproprio. I fabbricati sono entrati in possesso dell’attuale proprietario da oltre 5 anni per effetto di successione.
Nel caso di fabbricati ed aree rurali questo dovrebbe comportare l’esenzione dalla tassazione fissa del 20%. Mentre nel caso di aree edificabile, risulta che tale esenzione non sia prevista.
Non è chiaro il caso dei fabbricati. Va assimilato alle aree urbane, e quindi va applicata una ritenuta a titolo di imposta del 20%? Se si, tale ritenuta va applicata sia nel caso di esproprio che nel caso di acquisto senza attivazione della procedura dell’esproprio?

Quesito del 16/02/2024

IMU - lottizzazione

Due contribuenti A-B proprietari di terreni edificabili inseriti in una lottizzazione, a seguito di un loro accordo, hanno stabilito, il valore totale delle aree edificabili, 220.000,00 (tale importo viene ripartito per il versamento dell'imposta in base alle percentuali, da loro accordate del 70 A e 30% B) e il totale dei mq edificabili, 9000. Il contribuente B ha costruito su un'area fabbricabile di sua proprietà, 2000mq, rientrante nella lottizzazione, un'abitazione, in questo caso la rendita complessiva su cui entrambi devono, secondo le proprie % , versare l'imu deve essere calcolata su 7000mq? In questo modo anche l'altro contribuente A ottiene un' "agevolazione" dalla costruzione dell'immobile da parte di B dato che il valore totale delle aree edificabili si abbassa.

Quesito del 13/02/2024

IMU e annotazione di ruralità

Abbiamo emesso avviso di accertamento IMU per l'anno 2019, dove si richiede il mancato versamento dell'immobile accatastato in cat. A/10. In visura compare l'annotazione seguente: “dichiarata sussistenza dei requisiti di ruralità ex art. 2 comma 6 dm 26/07/2012, con richiesta prot. N. ...del 13/11/2018”. Si chiede se l'annotazione di ruralità valga per un immobile classificato come cat. A/10 e se vale la sola “dichiarata” ruralità o se sia necessaria la dicitura ruralità “accertata”.

Quesito del 13/02/2024

Disciplina e Valore Aree Edificabili

Il contribuente, proprietario, dal 2020, di alcuni terreni ritenuti edificabili, secondo D.G.C., ritiene di non dover versare l'IMU sull'area edificabile dal 2020 al 2022, in quanto solo nel 2023, per la prima volta, è stata pubblicata la Delibera relativa alle aree fabbricabili del MEF sul sito finanze.gov. Inoltre, ritiene che dal 2023 deve un importo inferiore rispetto a quanto stabilito dal Comune, solo perché la vendita di uno di questi terreni è avvenuta con un importo inferiore.
Il contribuente cosa è tenuto a fare per pretendere che l'ente modifichi il valore dell'area edificabile, e inoltre l'ente come deve comportarsi una volta che il soggetto ha dimostrato quanto soprariportato?

Quesito del 02/02/2024

IMU aree edificabili

L'accertamento IMU aree edificabili è affidato a ditta esterna, si presenta un contribuente avanzando richiesta di annullamento in autotutela per gli atti emessi, in quanto sulle aree edificabili ci sarebbe un vincolo perché espropriate. Il precedente responsabile aveva già in precedenza annullato un atto per l'anno 2013, poi non sono stati emessi più altri atti e sono emersi solo quest'anno gli accertamenti relativi agli anni 2017/2018/2019.
L'atto espropriativo è del 2005 e fissava l'occupazione dei terreni per mesi 6 ed in concreto sulle aree in questione il comune non ha effettuato opere per le quali aveva provveduto ad espropriare i terreni.
Sulla vicenda a livello urbanistico c'è una causa ventennale di cui ad agosto è stata emessa una sentenza che impone al comune il risarcimento dei danni.
Dunque, alla luce di quanto scritto, l'IMU doveva essere pagata dal contribuente?

Quesito del 16/01/2024

Obblighi del Comune: Aree Edificabili IMU

A seguito della variazione, da parte della Giunta comunale, del valore dell'area edificabile o a seguito del cambio di destinazione di un terreno agricolo in area edificabile, il Comune ha l'obbligo di informare il proprietario della variazione avvenuta.
Se tale informazione non vi è stata e il contribuente non ha mai versato l'IMU per l'area edificabile in suo possesso, o ha effettuato un parziale versamento a seguito della modifica del valore dell'area, l'ufficio tributi può emettere un'avviso di accertamento considerando anche le sanzioni o deve richiedere l'importo senza il calcolo di sanzioni ed interessi.

Quesito del 19/12/2023

IMU fabbricati rurali

I fabbricati rurali localizzati in zone svantaggiate (Circolare del 14/06/1993 n. 9) sono esenti ai fini IMU?

Quesito del 23/11/2023

Edificabilità in area pertinenziale

Da una verifica effettuata dall’ufficio tributi, è emerso che in talune situazioni, sia stata concessa dallo strumento urbanistico vigente della capacità edificatoria, su aree pertinenziali per le quali i contribuenti non hanno mai corrisposto i tributi IMU e TASI.
L’Ordinanza della Cassazione n. 12226 del 08/05/2023 al punto 1.7 stabilisce, tra l’altro, che “; l’asservimento pertinenziale – la cui prova incombe sul contribuente – ricorre, peraltro, ove il bene non sia semplicemente posto al servizio od ornamento di un altro, ma quando tale destinazione sia durevole (sul piano soggettivo ed oggettivo) e non sia possibile una destinazione diversa senza una radicale trasformazione del bene pertinenziale, divenendo altrimenti agevole l’elusione del precetto che impone la tassazione per la natura reale del cespite”.
Alla luce di quanto sopra siamo a chiedere quale documentazione i contribuenti devono produrre, a dimostrazione che l’edificabilità concessa presenta i requisiti per non essere considerata quale autonomo cespite soggetto a tassazione, ma relativa ad asservimento pertinenziale.
Si chiede altresì se l’eventuale recupero dell’imposta possa riguardare anche annualità antecedenti l’anno 2023.