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Tributi

Accertamento IMU

Quesiti

10 risultati di 147

Quesito del 27/06/2023

Rimborso IMU a seguito di sentenza della Corte Costituzionale n. 209/2022

Un cittadino non ha pagato Imu e Tasi degli scorsi anni (antecedenti alla sentenza in oggetto), pertanto il comune ha emesso regolare avviso di accertamento e il cittadino ha pagato quanto dovuto.
Il cittadino può richiedere il rimborso a seguito della sentenza oppure può richiederlo solo per le annualità pagate volontariamente dopo l'accertamento?

Quesito del 21/06/2023

IMU e TARI

Un contribuente esercita l'attività di affittacamere appoggiandosi ad una società on line (air b&b) mettendo a disposizione una parte della sua abitazione principale. Come comportarci ai fini tributari sia dal punto di vista dell'Imu che della Tari?

Quesito del 21/06/2023

Esenzione IMU

Si chiedono precisazioni relativamente alla valutazione della esenzione IMU per degli alloggi:
- Considerato che la Provincia chiede il rimborso IMU anche per le annualità non prescritte antecedenti l’anno 2020, in quegli anni (2018 e 2019) possono godere dell’esenzione soltanto quegli alloggi sociali che rispettano i requisiti previsti per l’abitazione principale oppure usufruiscono dell’esenzione anche quegli alloggi sociali sfitti e comunque tenuti a disposizione?
- Considerato che il MEF ha confermato l’obbligo di presentare la Dichiarazione IMU per poter accedere all’esenzione relativamente agli alloggi sociali ed evidenziato che nel caso specifico la Provincia non ha presentato alcuna dichiarazione, è possibile che la stessa possa sanare l’omissione con una denuncia tardiva oppure il legislatore (e la giurisprudenza di legittimità) ha previsto l’obbligo di denuncia a pena di decadenza dall’esenzione (come accade per esempio per i fabbricati merce)?

Quesito del 21/06/2023

Fabbricati di lusso

Un fabbricato A09 ha richiesto la Ruralità strumentale (agriturismo) con domanda prot. n. si0055632 del 29/06/2012 respinto il 23/07/2015. Inoltre su tale fabbricato non è stata pagata l’imposta sia IMU che TASI (2018-2019) per gli anni 2018-2019-2020-2021-2022. Alla luce dell’ordinanza della Corte di Cassazione n. 27198/2022, possiamo richiedere l’imposta non versata per gli anni dal 2018 al 2022?
Mentre, per un fabbricato A08 che ha richiesto la ruralità per uso strumentale il 2015, respinta nel 2017, dove è sempre stata pagata l’imposta con aliquota ordinaria, alla luce dell’ordinanza della Corte di Cassazione n. 27198/2022 è stato richiesto il rimborso per gli anni 2018-2019-2020-2021. E' dovuto?

Quesito del 05/04/2023

Mancata notifica avvisi accertemento IMU tramite servizio postale.

Il nostro ente ha notificato degli avvisi di accertamento IMU e TASI entro il termine di 85 giorni previsti dall'art. 67 del D.L. 18/2020 tramite servizio postale.
Successivamente a tale termine abbiamo ricevuto restituite da poste italiane una serie di raccomandate con indicata l'irreperibilità del contribuente, mentre abbiamo certezza e conoscenza che la persona è reperibile e residente all'indirizzo corretto indicato nel plico inviato. Possiamo ora procedere alla rinotifica tramite messo degli avvisi di accertamento essendo in grado di comprovare l'avvenuto deposito dei plichi in tempo utile presso poste italiane (certificazione S.M.A.), anche se sono decorsi 85 giorni previsti dal D. L. 18/2020?

Quesito del 23/03/2023

IMU: beni merce ex art. 2, comma 5bis dl n.102/2013

Una società di persone SAS contribuente IMU ha presentato dichiarazione IMU per anno 2013 dichiarando taluni immobili beni merce ed esenti IMU.
Preciso che gli immobili non sono stati costruiti da questa (e questa società oggetto di accertamento non ha effettuato alcun intervento edilizio sugli immobili in questione) ma costruiti da altra società estranea a questa, cedente al contribuente in esame dei predetti immobili nel 2008 con regolare atto di compravendita. La società in esame ha però nell’oggetto sociale la compravendita di immobili, verificato in visura camerale CCIAA.
Tale società ha poi mutato denominazione sociale con atto il 29/12/2017. Non ha presentato nessuna dichiarazione IMU successiva alla predetta per l’anno 2013, né la vecchia denominazione né la nuova. Non ha pagato imposta IMU.
La società avrebbe dovuto presentare la dichiarazione per beni merce per ogni periodo d'imposta?
Ci sono gli estremi per emettere un avviso di accertamento?

Quesito del 08/03/2023

IMU e TASI

E' stato emesso avviso di accertamento per omesso pagamento di area edificabile ad un contribuente che in catasto risulta intestato per la proprietà del 50% e livellario per l'altro 50% mentre, la parrocchia della frazione in cui insiste il terreno in catasto risulta intestata del diritto del concedente. E' corretto emettere l'avviso solo nei confronti del contribuente?

Quesito del 01/03/2023

Unità immobiliari inagibili appartenenti alla Chiesa e diritto di esenzione ai fini dell'IMU e della TASI.

Questo Comune ha emesso, nei confronti della Parrocchia, avvisi di accertamento per IMU e TASI anno 2014 in relazione a tre unità immobiliari, di cui: due iscritte in catasto nella cat. A3 ed una nella cat. C2.
Di seguito, è stata inoltrata al Comune richiesta di accertamento con adesione per le successive annualità, sino all’anno di imposta 2018.
La Parrocchia, dopo aver effettuato tutti i versamenti relativi alla suddetta adesione, ha inoltrato al Comune istanza di rimborso di quanto versato, facendo riferimento all’art. 16, lett. A, della Legge 222/1985 e all’Ordinanza n. 18831 del 10/9/2020 della Corte di Cassazione, e sostenendo che “ le unità immobiliari, oggetto di accertamento, sono assimilati ai fabbricati della Chiesa in cui viene svolta l’attività di culto, anche se situate in prossimità della stessa chiesa e che l’iscrizione in catasto nelle categorie A3 e C2 rappresenta un atto dovuto per legge”.
Si precisa che:
- i versamenti sono stati effettuati in misura del 50%, in considerazione della inagibilità dei fabbricati che precedentemente erano adibiti a casa canonica del parroco;
- Lo stato di inagibilità permane tuttora;
- Per molti anni il parroco ha trovato dimora, gratuitamente, in un fabbricato del Comune;
- gli immobili non sono contigui alla chiesa ma separati e distanti da essa.

Alla luce di quanto sopra esposto ed al fine di poter agire correttamente, si chiede:
- Se le ragioni esposte dalla Parrocchia sono motivo di accoglimento della istanza di rimborso e/o di tener conto della esenzione per gli anni di imposta successivi a quelli accertati;
- Se la inagibilità degli immobili preclude il diritto di esclusione dal campo di applicazione dell’IMU e della TASI;
- In caso di esenzione, se la stessa è valida solo per una delle due unità immobiliari identificate in A3 e relativa pertinenza (C2).

Quesito del 15/02/2023

IMU area fabbricabile giardino

Un contribuente negli anni precedenti al 2017 possiede un’abitazione principale censita al catasto in categoria A2,classe 8. Dal Docfa risulta la presenza di un cortile di ben mq 728.
Nel 2017 c’è stato un “frazionamento per trasferimento di diritti” che ha soppresso l’abitazione di cui sopra, costituendo:
• un’altra abitazione (principale) con cortile di mq 384;
• ente urbano (F01) di mq 344 destinato alla vendita.
Per il 2015 e 2016 è stato inviato un avviso di accertamento per un omesso versamento sull’area fabbricabile di mq 344 che, seppure accatastata con l’abitazione principale, a nostro avviso non può essere considerata pertinenziale all’abitazione principale (secondo il senso civilistico); la nostra tesi è stata confermata dal mero collegamento materiale rimovibile “ad libitum” con un semplice frazionamento, senza che sia intervenuta un’oggettiva e funzionale modificazione dello stato dei luoghi.
Il contribuente chiede l’annullamento in autotutela di tali avvisi perché ritiene che l’area fabbricabile sia stata costituita a partire dal 2017. E’ giusto concedere l’annullamento?
Nel 2021 l’area fabbricabile è stata fusa di nuovo con l’abitazione principale. In questo caso come ci dobbiamo comportare con le nuove regole della nuova IMU?

Quesito del 22/11/2022

Valore aree edificabili

In base alla vigente giurisprudenza ormai consolidata la determinazione dei valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili ai fini IMU pur non avendo natura imperativa, integra una fonte di presunzione idonea a costituire - anche con portata retroattiva – un indice di valutazione per l’Amministrazione con funzione analoga per gli studi di settore, poiché non si tratta di una inammissibile applicazione retroattiva della norma ma bensì della determinazione presuntiva di un valore economico di mercato riferibile ad un determinato arco temporale, ancorché antecedente alla emanazione dell’atto deliberativo (cfr. Cass. n. 13567 del 30.05.2017, Cass. n. 21154/2016, Cass. n. 15461/2010).
L’ente scrivente sta procedendo alla redazione di un elaborato tecnico estimativo delle aree edificabili ricomprese nel territorio comunale i cui nuovi valori attribuiti dovranno essere utilizzati dall’ufficio tributi nella fase di verifica e controllo dell’imposta IMU a decorrere dall’anno 2023.
Presumibilmente il lavoro avviato verrà a conclusione nei primi mesi dell’anno 2023 ed in ogni caso i valori di riferimento delle aree edificabili saranno approvati dalla Giunta Comunale, prima della scadenza del pagamento della rata di acconto dell’imposta IMU.
Si chiede se l’approvazione di tali valori debba avvenire entro un termine perentorio previsto dalla normativa e/o se la loro approvazione in corso d’anno, possa essere oggetto di contestazione o ricorso da parte dei contribuenti.