Quesiti
Quesito del 30/12/2019
Pagamento dell'Imu per la casa assegnata in sede di separazione
Nel caso di immobile dove marito e moglie risiedevano insieme e avevano nel predetto immobile abitazione principale e residenza anagrafica, cosa succede a seguito di intervenuta sentenza di separazione tra coniugi? Il coniuge, a cui è stata assegnata l'abitazione in questione dal giudice, è tenuto al pagamento integrale dell'Imu per entrambi i coniugi?
Quesito del 10/12/2019
Riconoscimento della qualifica di Imprenditore agricolo professionale (IAP) e relativa agevolazione IMU
Un contribuente iscritto nella gestione INPS come IAP da diversi anni, ha presentato la dichiarazione ai fini dell'applicazione dei benefici della riduzione/agevolazione ai fini dell'IMU agricola. Dalle verifiche effettuate su SIATEL risulta che il contribuente ha un reddito di attività agricola inferiore al 50% come richiesto dalla Legge. Pertanto si chiede se lo stesso ha diritto all'agevolazione in oggetto e se il comune è tenuto ad entrare nel merito reddituale.
Quesito del 26/11/2019
Immobile abusivo e relativo pagamento dell'Imu a carico del proprietario
Nel caso il proprietario di un terreno identificato nel P.R.G. agricolo inizi sul fondo un'attività edificatoria, (costruisce abusivamente un immobile ) , ai fini Imu l'area viene definita edificabile e tassata come area fabbricabile? Se si fino a quando, fino al ripristino dello stato dei luoghi?
Quesito del 25/11/2019
Imu e fabbricati in corso di costruzione
Come devono essere trattati, ai fini IMU, due fabbricati censiti a catasto come "in corso di costruzione" e nelle altre informazioni: "Costituzione del 17/10/2013 - protocollo n. AT............. in atti dal 17/10/2013 Costituzione N............. Si precisa che i suddetti fabbricati sono poi stati censiti rispettivamente come D/7 e A/3 a far data dal 19/08/2014.
Quesito del 11/11/2019
IMU e TASI su aree edificabili coltivate ma non inserite nel fascicolo aziendale
Una porzione di area edificabile è condotta dai due comproprietari, ambedue coltivatori diretti. Il terreno è inserito in zona B2 (residenziale) nel vigente PGT. Orbene, tale terreno non risulta inserito nel fascicolo aziendale tenuto dalla Regione Lombardia ("SIARL") quindi come terreno coltivato, quindi risulta terreno NON coltivato e quindi assoggettabile teoricamente a IMU e TASI quale area edificabile.
Da un sopralluogo risulta coltivato di fatto a erba medica. Il fatto che non sia inserito in tale registro preclude l’agevolazione riconosciuta ai CD e IAP per la coltivazione diretta di terreni agricoli e aree edificabili oppure basta la coltivazione “de facto” per applicare tale agevolazioni (ovverossia l’esenzione IMU e TASI)?
Facciamo presente che il SIARL è un registro informatico tenuto della Regione Lombardia per il controllo delle agevolazioni comunitarie (es. contribuzioni PAC) e nazionali a favore delle imprese agricole. Queste debbono inserire in tale registro tutti i terreni agricoli da esse coltivati direttamente.
Quesito del 11/11/2019
Notifica avviso di accertamento IMU tramite raccomandata
Abbiamo provveduto a notificare avviso di accertamento Imu utilizzando la raccomandata con avviso di ricevimento. La busta è però ritornata indietro con il timbro: "Al mittente per compiuta giacenza" e con la data 04.11.2019.
Si chiede se compiuta giacenza equivale a notifica effettuata e da quale data si intende effettuata (nel nostro caso: 04.11 + 10 giorni?)
Quesito del 11/11/2019
Successione mortis causa e pagamento dell'IMU
Nel caso di decesso di un coniuge, senza che ci sia testamento, che lascia il marito e due figli maggiorenni la casa di proprietà (dove avevano tutti e quattro hanno la residenza e vivevano tutti insieme) spetta un terzo al coniuge superstite, un terzo ciascuno ai due figli per legge? Dal punto di vista imu il coniuge superstite e/o i due figli sono tenuti a pagare il tributo imu? Il diritto di abitazione ex 540 codice civile spetta in automatico al solo coniuge superstite oppure deve essere stipulato un atto notarile al riguardo?
Quesito del 11/11/2019
Efficacia modifica rendita catastale
Questo è il caso d'immobile accatastato con DocFa come A7, rettificato dal UTC come A8 ai sensi del D.M.02/08/69 ed in seguito a reclamo/ricorso è stato nuovamente variato ad A7 con sottoscrizione del 01/06/2017. Il ns. avviso di liquidazione IMU 2016 dev'esser annullato? La variazione sulla ns banca dati è stata fatta dal 01/06/17 ovvero dalla sottoscrizione della nuova rendita, quindi da quella data viene esentata come abitazione principale
Quesito del 02/11/2019
Pagamento IMU impianti fotovoltaici
Vorrei sapere se gli impianti fotovoltaici a terra sono soggetti al pagamento dell'IMU negli anni 2014 e seguenti.
Quesito del 31/10/2019
Richiesta rimborso ICI/IMU su aree fabbricabili anni 2010/2013
In data 22 giugno 2015 (ricevuta R/R di invio in data 16/06/15) questo Comune riceveva dalla società XXX una richiesta di rimborso ICI IMU relativamente ad aree fabbricabili anni dal 2010 al 2013.
Negli anni di che trattasi la suddetta società è stata oggetto di fusioni aziendali e conferimenti di rami d'azienda.
Ha presentato dichiarazioni ICI con valutazioni imponibili dalla stessa società determinate, a valore venale, in € 11.413.716,00 base di calcolo per i versamenti dovuti.
In data 31 dicembre 2014 la società procedeva ad una perizia di parte delle aree di proprietà dove si determinava, in base a valutazioni discrezionali di attualizzazione del valore di mercato delle aree, valori imponibili pari a € 7.600.000,00 (richiamati in sede di istanza di rimborso).
A seguito della perizia di parte e delle valutazioni in essa esplicitate, la società presentava istanza di rimborso ICI IMU per complessivi € 111.360,00 da liquidarsi tramite compensazione.
Si specifica che nulla è intervenuto ai fini del PRG/PGT negli anni in argomento, avendo avuto le aree di che trattasi la medesima destinazione in tutto l'arco temporale oggetto dell'istanza presentata. Ancora oggi è analoga la destinazione d’uso.
Questo Comune ha voluto adottare la strategia del diniego tacito al rimborso e, quindi, analogamente all’ufficio fiscale, in presenza di una istanza di rimborso, ha preferito non rispondere, con la possibilità per il contribuente di presentare ricorso, una volta decorsi 180 giorni dalla presentazione dell’istanza ed entro il termine ordinatorio di prescrizione.
Il silenzio-rifiuto è, in sostanza, una scelta dell’ufficio.
Il Comune né allora né tutt’oggi dispone di una perizia tecnica sul valore delle aree fabbricabili.
Il rischio di negare espressamente il rimborso, in altre parole, avrebbe rischiato di porre l’ufficio in posizione di soccombenza in giudizio, specialmente qualora le motivazioni a sostegno del diniego fossero state ritenute non sufficienti.
Recentemente, nel mese di ottobre 2019, la società ormai in prossimità di proporre ricorso in Commissione Tributaria contro il diniego tacito al rimborso, richiedeva aggiornamenti sul procedimento di rimborso, proponendo eventualmente l’ipotesi transattiva in via stragiudiziale, con l’applicazione di una riduzione del 30% della richiesta di rimborso a suo tempo presentata e la definizione della pratica.
Il Comune procederà nel mese di novembre a incaricare un tecnico per la perizia ai fini del valore delle aree oggetto di rimborso.
Questo Ufficio ritiene di non dover riconoscere il rimborso richiesto in quanto per le aree fabbricabili la valutazione imponibile è stata correttamente dichiarata, per anno di imposta, ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 504/92, non riconoscendo alla perizia successivamente elaborata una valenza retroattiva in termini di valutazione imponibile.
Inoltre, la motivazione assunta dalla società, che definisce mero "errore" ciò che è dichiarato, non è sufficiente motivo di concessione del rimborso richiesto.
Tuttavia, malgrado la posizione d’ufficio, è conosciuto il principio consolidato, in giurisprudenza tributaria, che tutte le dichiarazioni fiscali sono emendabili.
Si richiede un Vostro parere circa:
1) la legittimità della richiesta di rimborso presentata a questo Ufficio Tributi;
2) la possibilità che strategia adottata dall’ente possa essere interpretata negativamente in sede di ricorso in Commissione Tributaria;
3) la valutazione delle percentuali di rischio di soccombenza connesso all’eventuale giudizio (data la complessità della materia) e la valutazione della convenienza di un accordo transattivo extragiudiziale, con una riduzione del trenta percento del preteso rimborso.