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Quesito del 29/11/2023
Pagamento somme agli eredi del dipendente deceduto
Il coniuge di un dipendente comunale deceduto ad agosto 2020, che non aveva figli ma, solo un fratello, ha chiesto il pagamento di tutte le somme iure successionis maturate a suo favore, escludendo pertanto il fratello, allegando:
- copia della dichiarazione di successione presentata a marzo 2023, dalla quale risultano come eredi la richiedente ed il fratello
- atto notarile di divisione bonaria di novembre 2023, registrato a novembre 2023, in cui le parti sono la vedova ed il fratello, nel quale è stato scritto:
a) che i 2 eredi sono proprietari per quote di alcuni immobili
b) che il fratello ha accettato a dicembre 2020 l’eredità con beneficio di inventario
c) che a luglio 2023 il tribunale autorizzava la divisione che si stava facendo,
d) “che i signori ….. avendo deciso di porre fine all’attuale stato di comunione convengono la presente divisione bonaria e precisamente, prima quota: la sig.ra (vedova) si assegna, con il consenso dell’altro condividente (fratello), tutti i crediti e debiti relativi all’eredità del defunto dipendente comunale, nonché la piena proprietà di un immobile ecc.”
- dichiarazione sostitutiva di atto notorio di novembre 2023 riportante:
1) i 2 eredi
2) Che con atto notarile di novembre 2023 si è assegnata, con il consenso dell’altro condividente, tutti i crediti e debiti relativi all’eredità del defunto dipendente comunale, nonché la piena proprietà di un immobile
3) Che il de cuius non ha lasciato testamento
4) Che non è stata pronunciata sentenza di separazione o divorzio tra de cuius e coniuge superstite.
Sulla base della suddetta documentazione e, in particolare, dell’assegnazione di tutti i crediti e debiti relativi all’eredità del defunto nell’atto notarile di divisione bonaria ( lettera d)), questo Comune può pagare tutte le iure successionis maturate a favore del solo coniuge del dipendente deceduto, senza effettuare, pertanto, la ripartizione risultante dalla dichiarazione di successione presentata a marzo 2023 (2/3 a favore del coniuge e 1/3 a favore del fratello) ?
In caso di decesso di un dipendente le spettanze che competono agli eredi si distinguono in somme iure successionis (mensilità residue, ferie non fruite, straordinario, ratei di tredicesima) e somme iure proprio.
Le somme iure successionis spettano agli eredi legittimi o testamentari individuati secondo le disposizioni del codice civile sulle successioni (articoli 565 e ss. cod. civ.). A tal fine il datore di lavoro dovrà accertarsi dei reali beneficiari acquisendo la seguente documentazione:
• certificato di morte;
• atto notorio o dichiarazione sostitutiva indicante gli aventi causa, se trattasi di successione legittima o testamentaria, quali siano gli eredi legittimi o testamentari con le relative quote spettanti, che i predetti sono gli unici eredi (ovvero che non risultano altre persone cui la legge riserva una quota ereditaria o altri diritti);
• codice fiscale e i dati anagrafici di ciascun beneficiario;
• certificato di stato di famiglia del lavoratore defunto;
• certificato di presentazione all’ufficio del registro competente dell’avvenuta presentazione della dichiarazione di successione, o qualora in relazione alle vigenti norme fiscali gli interessati fossero esonerati dall’obbligo di presentare la predetta dichiarazione, l’attestazione per iscritto di tale circostanza.
• per figlio minorenne, il decreto del Giudice tutelare che dispone in merito all'accettazione dell'eredità e che autorizza il legale rappresentante del minore a ritirare la quota stessa.
Le somme spettanti “iure proprio” sono quelle previste dall’art. 2122 del C.C., comma 1 (indennità sostitutiva del preavviso e Tfr), la cui corresponsione è indipendente dall’accettazione dell’eredità, in quanto assegnate per legge ai superstiti e non appartengono all’asse ereditario.
La ripartizione somme iure proprio ai sensi del citato articolo del codice civile va operata in base ad un accordo tra le parti ed in assenza dell’accordo, la quota spettante a ciascuno deve essere determinata dal giudice, il quale vi procede determinando innanzitutto quale sia lo stato di bisogno di ciascuno.
Se tra i destinatari dell'indennità sono presenti figli minorenni è necessario l'intervento del Giudice tutelare, su istanza del genitore o del tutore, che deciderà circa l'accettazione dell'indennità e la relativa ripartizione.
In mancanza dei soggetti previsti dall'art. 2122 del C.C., l'indennità è attribuita secondo le norme della successione legittima oppure secondo il testamento predisposto dal lavoratore.
Quesito del 07/09/2023
Indennità sostitutiva di preavviso in dipendente deceduto
In caso di decesso di un dipendente a tempo indeterminato ed in servizio da oltre 10 anni quali sono le spettanze da corrispondere agli eredi?
Gli eredi sono la madre pensionata ed un fratello che svolge un lavoro dipendente.
L'ente ha provveduto a calcolare l'ultima mensilità in corso incluso la quota di XIII, le ferie e le ore eccedenti risultanti dalle timbrature, ma per quanto riguarda l'indennità sostitutiva di preavviso oltre alla convivenza dei familiari con il de cuius occorre accertare anche se erano a carico di quest'ultimo oppure spetta in ogni caso?
Il calcolo va effettuato su base mensile diviso 26 o 30?
Quesito del 09/02/2023
Trasmissione eredi debito dipendenti
Nel caso di somme indebitamente percepite dal dipendente pubblico, laddove questi muoia prima della restituzione, il debito è estinto o si trasmette agli eredi?
Quesito del 23/01/2023
Produttività del dipendente deceduto
La produttività di un dipendente deceduto va inserita comunque nel bilancio capitolo Fondo risorse decentrate ? E nel corso degli anni come si movimenta, va mantenuto o eliminato?
Quesito del 28/04/2021
Pagamento somme agli eredi del dipendente deceduto
Un dipendente comunale è deceduto a settembre 2020, aveva coniuge e 4 figli, di cui uno minorenne invalido con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età (L.118/71 L.289/90).
Siamo in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio di uno dei figli di fine settembre 2020 riportante:
1) Gli eredi
2) Che per il figlio minorenne la tutrice è la madre
3) Che non ci sono cause di indegnità a succedere
4) Che Il de cuius non ha lasciato testamento
5) Che non è stata pronunciata sentenza di separazione o divorzio tra de cuius e coniuge superstite
6) Non ci sono altre persone che possano vantare quote di legittima o riserva o altre ragioni sull’eredità a qualunque titolo.
A ottobre 2020 è stata rilasciata una certificazione contente gli imponibili fiscali dell’indennità sostitutiva del preavviso “somme iure proprio” e delle altre somme (ratei stipendio, 13^, ferie non godute, e salario accessorio) “somme iure successionis” spettanti agli eredi, da utilizzare per la denuncia di successione.
Per il pagamento a tutti gli eredi delle somme certificate, verbalmente avevamo richiesto l’autorizzazione del giudice tutelare per l’indennità sostitutiva del preavviso e, copia della dichiarazione di successione per le “somme iure successionis”.
In questi giorni ci è pervenuta una lettera del coniuge superstite, in cui ci viene richiesto il pagamento delle quote spettanti agli eredi maggiorenni e, di attendere l’autorizzazione del giudice tutelare per il pagamento della quota che spetta al figlio minorenne.
E’ possibile pagare un acconto dell’indennità sostitutiva del preavviso agli eredi maggiorenni in base alle quote ereditarie (1/3 al coniuge e 2/3 diviso 4 a ciascuno dei 3 figli)? Se si, in che percentuale della suddetta indennità?
Quesito del 18/11/2019
Decesso segretario comunale e diritti degli eredi
Nel caso di decesso di un segretario comunale in servizio, che era assente per malattia da alcuni mesi, spetta, previa presentazione di apposita domanda, agli eredi (coniuge e due figli maggiorenni) il pagamento delle ferie maturate e non usufruite? L'indennità di mancato preavviso? Il trattamento di fine servizio? È sufficiente che venga prodotta apposita istanza a cura di uno solo o di tutti e tre gli eredi? A chi va presentata l'istanza? Al Comune presso il quale il segretario era in servizio o all'agenzia dei segretari competente per territorio? Il coniuge superstite può chiedere al Comune se vi sono i presupposti per richiedere la pensione di reversibilità, tenendo conto entro la fine del mese di novembre c.a. il de cujus avrebbe maturato il requisito alla pensione.
18 novembre 2019
Decesso segretario comunale e diritti degli eredi
Nel caso di decesso di un segretario comunale in servizio, che era assente per malattia da alcuni mesi, spetta, previa presentazione di apposita domanda, agli eredi (coniuge e due figli maggiorenni) il pagamento delle ferie maturate e non usufruite? L'indennità di mancato preavviso? Il trattamento di fine servizio? È sufficiente che venga prodotta apposita istanza a cura di uno solo o di tutti e tre gli eredi? A chi va presentata l'istanza? Al Comune presso il quale il segretario era in servizio o all'agenzia dei segretari competente per territorio? Il coniuge superstite può chiedere al Comune se vi sono i presupposti per richiedere la pensione di reversibilità, tenendo conto entro la fine del mese di novembre c.a. il de cujus avrebbe maturato il requisito alla pensione.