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Tributi

Giurisprudenza Imu

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10 risultati di 393

Quesito del 16/02/2024

IMU - lottizzazione

Due contribuenti A-B proprietari di terreni edificabili inseriti in una lottizzazione, a seguito di un loro accordo, hanno stabilito, il valore totale delle aree edificabili, 220.000,00 (tale importo viene ripartito per il versamento dell'imposta in base alle percentuali, da loro accordate del 70 A e 30% B) e il totale dei mq edificabili, 9000. Il contribuente B ha costruito su un'area fabbricabile di sua proprietà, 2000mq, rientrante nella lottizzazione, un'abitazione, in questo caso la rendita complessiva su cui entrambi devono, secondo le proprie % , versare l'imu deve essere calcolata su 7000mq? In questo modo anche l'altro contribuente A ottiene un' "agevolazione" dalla costruzione dell'immobile da parte di B dato che il valore totale delle aree edificabili si abbassa.

Quesito del 14/02/2024

Oneri di riscossione accertamenti IMU

Relativamente all'iscrizione a ruolo degli accertamenti IMU presso l'Agenzia delle Entrate quali sono gli oneri di iscrizione che devono essere aggiunti secondo il comma 803, lettera a), L. 160/2019, il 3% o il 6%?

Corte di Cassazione

Ordinanza 1955/2024

Fabbricato nuovo senza agibilità: no alla riduzione dell'IMU

Quesito del 13/02/2024

Disciplina e Valore Aree Edificabili

Il contribuente, proprietario, dal 2020, di alcuni terreni ritenuti edificabili, secondo D.G.C., ritiene di non dover versare l'IMU sull'area edificabile dal 2020 al 2022, in quanto solo nel 2023, per la prima volta, è stata pubblicata la Delibera relativa alle aree fabbricabili del MEF sul sito finanze.gov. Inoltre, ritiene che dal 2023 deve un importo inferiore rispetto a quanto stabilito dal Comune, solo perché la vendita di uno di questi terreni è avvenuta con un importo inferiore.
Il contribuente cosa è tenuto a fare per pretendere che l'ente modifichi il valore dell'area edificabile, e inoltre l'ente come deve comportarsi una volta che il soggetto ha dimostrato quanto soprariportato?

MEMOWEB n. 32 del 14/02/2024

Fabbricato nuovo senza agibilità: no alla riduzione dell'IMU

Cassazione: un fabbricato nuovo che non ha l'agibilità non è inagibile e per questo non ha diritto alla riduzione dell'Imu

Quesito del 13/02/2024

IMU e annotazione di ruralità

Abbiamo emesso avviso di accertamento IMU per l'anno 2019, dove si richiede il mancato versamento dell'immobile accatastato in cat. A/10. In visura compare l'annotazione seguente: “dichiarata sussistenza dei requisiti di ruralità ex art. 2 comma 6 dm 26/07/2012, con richiesta prot. N. ...del 13/11/2018”. Si chiede se l'annotazione di ruralità valga per un immobile classificato come cat. A/10 e se vale la sola “dichiarata” ruralità o se sia necessaria la dicitura ruralità “accertata”.

Quesito del 07/02/2024

Immobile F4_IMU

Si chiede se il contribuente proprietario di un immobile accatastato come F4 dal 2013 deve, sulla particella in questione, l'IMU, dato che essa risulta nel piano regolatore del Comune come area edificabile.

Quesito del 06/02/2024

IMU e strumentale agricolo in contratto di affitto

E’ fiscalmente possibile (al di là che sia stata apposta la sussistenza del requisito di ruralità da parte del catasto, la quale annotazione eventualmente può essere contestata dal Comune) considerare strumentale agricolo un deposito di proprietà di un soggetto che non è né coltivatore diretto né IAP, il quale lo concede in locazione insieme ai propri terreni agricoli a un coltivatore diretto con contratto di affitto nel quale viene stabilito che:
- l’affittuario si impegna a mantenere le iniziali condizioni di fertilità, con il limite del rispetto della destinazione economica della cosa e dell’ordine colturale, oltre ad avere l’autorizzazione ad eseguire le migliorie colturali previa comunicazione al proprietario.
- i contributi previdenziali agricoli ed eventuali altri contributi relativi alla mano d’opera assunta per la conduzione d’azienda saranno a totale carico dell’affittuario
Se la risposta dovesse essere positiva, basta produrre il suddetto contratto di affitto da parte del proprietario oppure anche la documentazione dhe attesta i requisiti di coltivatore diretto/IAP da parte dell'affittuario?

Quesito del 06/02/2024

Diritto di abitazione del coniuge superstite

Si chiede:
a) seppur il diritto di abitazione del coniuge superstite costituisce un legato di specie per volontà di legge non soggetto a trascrizione, lo stesso, avendo natura reale, è opponibile ai terzi (quindi agli altri eredi e al Comune)? Per opporlo ai terzi, quindi anche al Comune, è necessaria la trascrizione? Se la risposta è positiva, qual è il titolo idoneo alla trascrizione nei registri immobiliari (il testamento se esiste, oppure se non esiste il testamento la dichiarazione di successione. Nella dichiarazione di successione bisogna quindi indicare esplicitamente che il coniuge superstite ha il diritto di abitazione o basta indicare gli eredi e la residenza degli stessi da cui si deduce la costituzione ex lege del diritto di abitazione in capo al coniuge superstite)?
b) se il coniuge rinuncia all’eredità a favore di terzi (figli o non figli), il diritto di abitazione si costituisce comunque automaticamente in capo allo stesso il quale, sia al momento del decesso che dopo seguita a vivere sulla casa del coniuge deceduto? Se nel suddetto caso il diritto di abitazione non si dovesse costituire automaticamente cosa deve fare il coniuge superstite che seguita a vivere nella casa coniugale per farlo valere: indicare esplicitamente nella dichiarazione di successione che rinuncia all’eredità riservandosi il diritto all’abitazione o mediante una manifestazione di volontà alla rinuncia all’eredità con riserva del diritto di abitazione da sottoscrivere innanzi a un notaio?
c) se il coniuge deceduto dovesse lasciare un testamento che esclude il coniuge superstite dall’eredità anche con riferimento alla casa in cui viveva con il coniuge superstite, quest’ultimo se seguita a viverci beneficia lo stesso del diritto di abitazione e gli altri eredi della nuda proprietà oppure no?

Quesito del 02/02/2024

IMU in caso di successione dell'abitazione al coniuge superstite e ad altri coeredi diversi dai figli

Nel caso in cui un'abitazione di proprietà di un coniuge deceduto continua ad essere abitata dall'altro coniuge superstite (che ha ivi la residenza) che la eredita in quota, parte con altri parenti del de cuius diversi dai figli:
- questi ultimi devono pagare l'IMU come seconda casa per la loro quota di possesso? Essi non vivono nella casa ereditata, ma risiedono in altra unità immobiliare;
- Il diritto di abitazione del coniuge superstite conferisce solo a lui il titolo all'esenzione dal pagamento dell'IMU?
- Inoltre, il diritto di abitazione del coniuge superstite è automatico oppure in questo caso deve essere indicato nella dichiarazione di successione (da presentare insieme agli altri coeredi) oppure deve essere costituito ufficialmente con altra modalità?
In più, si precisa che al momento del decesso, il coniuge superstite viveva con il coniuge deceduto nella casa coniugale e che tutt’ora vive lì, usufruendo dell’intera abitazione e non di parte di essa, anche se a seguito della dichiarazione di successione la casa è giuridicamente di proprietà, in parte del suddetto coniuge superstite e in parte di altri familiari diversi dai figli.