Quesiti
Quesito del 15/09/2022
Legittimità regolamento comunale IMU
Tenuto conto che l'art. 52 del D.Lgs.446/97 prevede che i comuni possono regolamentare le proprie entrate tributarie, si chiede se è legittimo un regolamento comunale in materia di IMU ove il Comune vada a prevedere per i fabbricati censiti in catasto con la cat. F/2 (cd. "unità collabenti") l'applicazione del valore stabilito per le aree edificabili moltiplicato per la superficie a metro quadro dell'area di sedime su cui insiste il fabbricato. Oppure tale norma potrebbe porsi in contrasto con la giurisprudenza di legittimità che, sulla base della legislazione vigente, ha derivato la non applicazione dell'imposta in ragione dell'assenza di rendita catastale?
Quesito del 26/11/2019
Immobile abusivo e relativo pagamento dell'Imu a carico del proprietario
Nel caso il proprietario di un terreno identificato nel P.R.G. agricolo inizi sul fondo un'attività edificatoria, (costruisce abusivamente un immobile ) , ai fini Imu l'area viene definita edificabile e tassata come area fabbricabile? Se si fino a quando, fino al ripristino dello stato dei luoghi?
Quesito del 31/10/2019
Richiesta rimborso ICI/IMU su aree fabbricabili anni 2010/2013
In data 22 giugno 2015 (ricevuta R/R di invio in data 16/06/15) questo Comune riceveva dalla società XXX una richiesta di rimborso ICI IMU relativamente ad aree fabbricabili anni dal 2010 al 2013.
Negli anni di che trattasi la suddetta società è stata oggetto di fusioni aziendali e conferimenti di rami d'azienda.
Ha presentato dichiarazioni ICI con valutazioni imponibili dalla stessa società determinate, a valore venale, in € 11.413.716,00 base di calcolo per i versamenti dovuti.
In data 31 dicembre 2014 la società procedeva ad una perizia di parte delle aree di proprietà dove si determinava, in base a valutazioni discrezionali di attualizzazione del valore di mercato delle aree, valori imponibili pari a € 7.600.000,00 (richiamati in sede di istanza di rimborso).
A seguito della perizia di parte e delle valutazioni in essa esplicitate, la società presentava istanza di rimborso ICI IMU per complessivi € 111.360,00 da liquidarsi tramite compensazione.
Si specifica che nulla è intervenuto ai fini del PRG/PGT negli anni in argomento, avendo avuto le aree di che trattasi la medesima destinazione in tutto l'arco temporale oggetto dell'istanza presentata. Ancora oggi è analoga la destinazione d’uso.
Questo Comune ha voluto adottare la strategia del diniego tacito al rimborso e, quindi, analogamente all’ufficio fiscale, in presenza di una istanza di rimborso, ha preferito non rispondere, con la possibilità per il contribuente di presentare ricorso, una volta decorsi 180 giorni dalla presentazione dell’istanza ed entro il termine ordinatorio di prescrizione.
Il silenzio-rifiuto è, in sostanza, una scelta dell’ufficio.
Il Comune né allora né tutt’oggi dispone di una perizia tecnica sul valore delle aree fabbricabili.
Il rischio di negare espressamente il rimborso, in altre parole, avrebbe rischiato di porre l’ufficio in posizione di soccombenza in giudizio, specialmente qualora le motivazioni a sostegno del diniego fossero state ritenute non sufficienti.
Recentemente, nel mese di ottobre 2019, la società ormai in prossimità di proporre ricorso in Commissione Tributaria contro il diniego tacito al rimborso, richiedeva aggiornamenti sul procedimento di rimborso, proponendo eventualmente l’ipotesi transattiva in via stragiudiziale, con l’applicazione di una riduzione del 30% della richiesta di rimborso a suo tempo presentata e la definizione della pratica.
Il Comune procederà nel mese di novembre a incaricare un tecnico per la perizia ai fini del valore delle aree oggetto di rimborso.
Questo Ufficio ritiene di non dover riconoscere il rimborso richiesto in quanto per le aree fabbricabili la valutazione imponibile è stata correttamente dichiarata, per anno di imposta, ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 504/92, non riconoscendo alla perizia successivamente elaborata una valenza retroattiva in termini di valutazione imponibile.
Inoltre, la motivazione assunta dalla società, che definisce mero "errore" ciò che è dichiarato, non è sufficiente motivo di concessione del rimborso richiesto.
Tuttavia, malgrado la posizione d’ufficio, è conosciuto il principio consolidato, in giurisprudenza tributaria, che tutte le dichiarazioni fiscali sono emendabili.
Si richiede un Vostro parere circa:
1) la legittimità della richiesta di rimborso presentata a questo Ufficio Tributi;
2) la possibilità che strategia adottata dall’ente possa essere interpretata negativamente in sede di ricorso in Commissione Tributaria;
3) la valutazione delle percentuali di rischio di soccombenza connesso all’eventuale giudizio (data la complessità della materia) e la valutazione della convenienza di un accordo transattivo extragiudiziale, con una riduzione del trenta percento del preteso rimborso.
Quesito del 18/04/2019
IMU in presenza di un decreto di occupazione d'urgenza previo decreto di esproprio
Il nostro territorio comunale sarà interessato dalla costruzione di una nuova tangenziale. Alcuni terreni (agricoli nonché aree edificabili) dovranno essere pertanto espropriati dietro pagamento di un apprezzabile indennizzo. Nel caso di specie, prima dell’emissione del provvedimento finale (decreto di esproprio) la Pubblica Amministrazione, al fine di realizzare quest’opera di pubblica utilità, ha provveduto all’immissione in possesso del bene espropriato attraverso uno specifico decreto.
Quesito del 27/03/2019
Contrasto tra trascrizioni in conservatoria
Ai fini dei tributi il catasto costituisce prova della proprietà. Interrogando la conservatoria per un immobile si evidenzia contrasto di trascrizioni, per la quale per uno stesso immobile si ha prima una trascrizione a favore di contribuente X per una quota del 15%, poi trascrizione a favore di contribuente Y per una quota del 100%. Quale trascrizione prevale?
Quesito del 11/03/2019
Retroattività e rettifica rendita catastale
A seguito dell’emissione di un avviso di accertamento IMU a carico della ditta xxx, proprietaria di n. 2 immobili classificati nella Cat. D/1, la stessa ha richiesto chiarimenti per i seguenti motivi: fino all’anno 2014 gli immobili hanno sempre avuto la medesima rendita ma, dall’anno 2015, a seguito di rettifiche da parte dell’Agenzia del Territorio e ricorsi da parte della Ditta, si è giunti, solo nell’anno 2017 a stabilire la rendita definitiva, accettata da entrambe le parti,La Ditta ha sempre continuato a pagare l’IMU con le rendite del 2014. Con la presente si desidera sapere se sia corretta la richiesta della Ditta xxx, o se sia corretto l’emissione dell’avviso di accertamento, calcolando anno per anno la rendita attribuita per quel periodo.
Quesito del 07/01/2019
Diritto di abitazione senza residenza
Un comune ha una utente con diritto di abitazione come coniuge superstite su un immobile dove vive con due figli. Nel 2015 la donna cambia residenza e nella casa rimangono i figli. Al Catasto l’immobile risulta cointestato tra i tre eredi al 33,33%. Il comune chiede se nel momento in cui la donna lascia la casa deve pagare la sua quota del 33,33% come altro immobile?