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Tecnico LL. PP.

Giurisprudenza - Edilizia

Tutti i prodotti della sezione

10 risultati di 659

NOTA OPERATIVA n. 80 del 27/04/2022

Pergotenda o veranda? Le discriminanti per riconoscere l'intervento giusto

Tar Lazio: una struttura con tamponature e piano attrezzato adibito a cucina non può essere definita pergotenda

NOTA OPERATIVA n. 72 del 13/04/2022

Mansarda abusiva: il frazionamento delle richieste di sanatoria è illegittimo

Tar Lazio: uno stesso soggetto legittimato non può utilizzare separate domande di sanatoria per aggirare il limite massimo di volumetria previsto dall'art. 39, comma 1 della legge 724/1994, dovendosi, in tal caso, necessariamente unificare le richieste quando si tratti della medesima costruzione da considerarsi in senso unitario

NOTA OPERATIVA n. 69 del 08/04/2022

La veranda abusiva non sanata rende illeciti gli interventi successivi

Consiglio di Stato: in presenza di manufatti abusivi non sanati né condonati, gli interventi ulteriori ripetono le caratteristiche d'illiceità dell'opera abusiva cui ineriscono strutturalmente

NOTA OPERATIVA n. 66 del 05/04/2022

L'enigma del soppalco: quando è ‘libero’ e quando serve il permesso di costruire

Il Consiglio di Stato, in una recente sentenza, definisce i casi in cui il manufatto aumenta la superficie dell'immobile e quelli in cui è considerato un intervento minore

NOTA OPERATIVA n. 57 del 23/03/2022

Richiesta del permesso di costruire: il comune deve verificare la legittimazione

Consiglio di Stato: il permesso di costruire può essere rilasciato non solo al proprietario dell’immobile, ma a chiunque abbia titolo per richiederlo, e tale ultima espressione va intesa nel senso più ampio di una legittima disponibilità dell’area, in base ad una relazione qualificata con il bene, sia essa di natura reale, o anche solo obbligatoria, purché, in questo caso, con il consenso del proprietario

NOTA OPERATIVA n. 54 del 18/03/2022

Abusi edilizi tra sanatoria edilizia e giurisprudenziale: serve sempre la doppia conformità

Cassazione: la sanatoria degli abusi edilizi idonea ad estinguere il reato di cui all'art. 44 del Testo Unico Edilizia può essere conseguita solo qualora ricorrano tutte le condizioni espressamente indicate dall'art. 36 dello stesso dpr 380/2001

NOTA OPERATIVA n. 47 del 09/03/2022

La struttura di 50 mq stabilmente infissa all'edificio non può essere una pergotenda

Tar Latina: non può considerarsi liberamente installabile una struttura metallica di circa 50 mq fissata al lastrico solare e destinata al servizio dell’abitazione collocata al primo piano dell’edificio, predisposta per il sostegno di pagliarelle o altro materiale ombreggiante

NOTA OPERATIVA n. 45 del 07/03/2022

Cambio destinazione d'uso di immobile senza opere: serve il permesso di costruire

Tar Calabria: il mutamento della destinazione d'uso tra categorie funzionali ontologicamente diverse (comportanti, cioè, un aggravio del carico urbanistico), anche se realizzato senza opere edilizie, necessita del permesso di costruire

NOTA OPERATIVA n. 33 del 17/02/2022

Lottizzazione abusiva: non si può sanare con i condoni delle singole unità abitative

Consiglio di Stato: non è possibile la sanatoria della lottizzazione abusiva tramite il condono delle singole unità immobiliari realizzate abusivamente, non potendo le singole porzioni di suolo ricomprese nell’area abusivamente lottizzata essere valutate in modo isolato e atomistico, ma in relazione allo stravolgimento della destinazione di zona che ne deriva nel suo complesso

Quesito del 16/02/2022

Distanze nel centro storico

E’ stato approvato dall’amministrazione comunale un progetto di accessibilità alla torre medioevale di proprietà pubblica che prevede l’esecuzione di una scala esterna in ferro per i primi sei metri per poi proseguire all’interno della torre stessa fino alla sommità. L’intervento, approvato dalla Soprintendenza, prevede la costruzione di una nuova scala in ferro adiacente alla torre medioevale posta sulla piazza del Comune a distanza di circa 3,5 metri da un edificio di proprietà privata. Essendo l’intervento posto nel centro storico, in zona “A”, si chiede quale distanza minima occorre rispettare tra la nuova scala e l’edificio privato.