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Quesito del 21/11/2024
Eliminazione barriere architettoniche servizio igienico
Negli edifici residenziali privati, il requisito della visitabilità può ritenersi soddisfatto se un servizio igienico ha una larghezza di soli 150 cm, con i sanitari allineati lungo un’unica parete e uno spazio frontale maggiore di 80 cm per la manovra?
Quesito del 08/11/2024
Lavori di manutenzione straordinaria ambulatori pubblici ATS IVA
Quale IVA si applica sui lavori di manutenzione straordinaria degli ambulatori pubblici ATS: 22% o 10%?
Quesito del 14/11/2024
IVA su interventi edilizi
Si chiede se l'IVA al 10% possa essere applicata anche agli interventi di manutenzione straordinaria, o se tale aliquota sia riservata esclusivamente a lavori su edifici con vincolo architettonico, come indicato nell'interpello del 07/11/2024.
NOTA OPERATIVA n. 201 del 21/10/2024
Ristrutturazione edilizia leggera e pesante: differenze e titoli abilitativi necessari
Tar Napoli: la ristrutturazione pesante richiede il permesso di costruire, poiché può comportare un impatto urbanistico rilevante
Quesito del 16/10/2024
Manutenzione straordinaria casa di riposo - Danni da grandinata
Il 25/07/2023, a causa di una grandinata, la copertura della casa di riposo ha subito danni significativi, richiedendo un intervento di manutenzione straordinaria. Secondo la convenzione tra il Comune e la cooperativa gestore, le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria sono a carico del concessionario. Tuttavia, il concessionario sostiene che, non essendo prevista una polizza specifica per eventi eccezionali e non richiesta dal Comune, l'intervento dovrebbe essere a carico dell'ente proprietario.
Può questa situazione giustificare il trasferimento dell'onere della manutenzione straordinaria al Comune?
Quesito del 16/10/2024
Distanza scala esterna
Vorrebbero realizzare una scala esterna all’interno del centro storico per accedere a un’unità immobiliare al primo piano, che sarà oggetto di futura ristrutturazione. Questa scala sarà costruita in un cortile privato, a circa 3 metri dal confine con altre proprietà.
Le norme tecniche stabiliscono una distanza minima di 5,00 metri dal confine di proprietà (Dc) per gli interventi di nuova costruzione e/o ampliamenti. Inoltre, tali norme indicano che ai fini del rispetto della distanza si devono considerare anche balconi, terrazzi, poggioli, scale esterne e pensiline, escludendo gli aggetti di natura meramente ornamentale, di rifinitura o accessori.
La costruzione di una scala esterna in ferro rappresenta una nuova costruzione e deve rispettare la distanza minima di 5 metri dai confini o quella di 1,5 metri prevista dal Codice Civile?
NOTA OPERATIVA n. 198 del 16/10/2024
Pergotenda e veranda: differenze e titoli abilitativi richiesti
Consiglio di Stato: la pergotenda, realizzabile in edilizia libera, è un’opera precaria la cui funzione è offrire protezione dal sole o dagli agenti atmosferici con la tenda quale elemento principale, mentre la veranda è una struttura stabile, che crea nuovo volume e spazio abitabile, modificando l'aspetto esterno dell'edificio e incidendo sull'urbanistica del luogo, per cui serve il permesso di costruire
Quesito del 14/10/2024
Tettoia fotovoltaica in zona produttiva
Una tettoia fotovoltaica situata in una zona produttiva, destinata a coprire alcuni parcheggi, deve essere considerata una costruzione? È soggetta a vincoli di distanza dai confini e dai fabbricati?
NOTA OPERATIVA n. 191 del 07/10/2024
Trasformazione di porticato e tettoia: quando serve il permesso di costruire
Tar Campania: se gli interventi edilizi comportano un aumento di volumetria non trascurabile, come ad esempio avviene con la trasformazione di un porticato in ambiente abitabile, tramite la chiusura di infissi, si configurano come nuova costruzione e non basta la SCIA ma serve il permesso di costruire per realizzarli
Quesito del 03/10/2024
Omessa comunicazione inizio lavori - Permesso di Costruire
È stata depositata presso questo Ente un'istanza di Permesso di Costruire in variante rispetto a un precedente permesso, le cui opere sono state avviate nei termini di legge. Dalla verifica della documentazione agli atti è emerso che, pur avendo il proprietario provveduto al pagamento del contributo di costruzione, alla trasmissione della notifica preliminare di inizio lavori all'ATS e al deposito sismico, non è stata però effettuata la comunicazione di inizio lavori al Comune.
Alla luce di ciò, si richiede se la mancata comunicazione di inizio lavori entro un anno dal rilascio del titolo abilitativo comporti automaticamente la decadenza dello stesso, oppure se, qualora sia dimostrabile che i lavori sono effettivamente iniziati nei termini previsti, tale omissione sia da considerarsi semplicemente un'inadempienza di una condizione del titolo abilitativo, soggetta quindi all'applicazione di una sanzione.