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Quesiti

10 risultati di 1895

Schemi di delibere, modelli di contratti, regolamenti e fogli di calcolo utili tanto all’ufficio giuridico quanto a quello economico per gestire al meglio il personale che presta servizio all’interno degli enti locali.

Quesito del 16/01/2020

Aspettativa

Il collocamento in aspettativa del dipendente a tempo indeterminato che assume un incarico ai sensi dell'art. 110 comma 1 presso un altro Comune è un diritto soggettivo del dipendente o deve comunque deve sottostare alla volontà favorevole dell'Ente di appartenenza così come previsto in linea generale dal DPR 165/2001 art. 53

Quesito del 13/01/2020

Congedo di maternità - lavoro fino al nono mese

Si chiede se anche negli enti locali la dipendente può lavorare fino al nono mese ed utilizzare i cinque mesi di astensione obbligatoria dopo il parto?

Quesito del 13/01/2020

Precisazioni su quesito utilizzo salario accessorio

Questo Comune, in data 04.01.2020, aveva inoltrato a Codesto Spett.le servizio il quesito sotto riportato:
Quesito: personale utilizzato ai sensi dell’art. 14 del CCNL del 22/1/2004 ed art. 1 comma 124 L. 145/2018. Gestione salario accessorio (produttività).

Questa amm.ne è titolare del rapporto giuridico di una dipendente a tempo indeterminato cat. C/3 comandata a 36 ore presso un altro Comune.
Dalla data del 01.01.2020 la stessa presterà servizio per 1/3 del suo orario presso il Comune titolare mentre 1/3 del su orario dovrà essere svolto presso l’ente utilizzatore.
Questo Comune ha provveduto a quantificare il totale del fondo per le risorse decentrate per l’anno 2019 nel rispetto del limite di cui all’art. 23 c. 2 del D.Lgs. n. 75/2017. Questo importo è destinato a finanziare gli istituti di cui all’art. 68 del vigente CCNL che prevedono, a carico del fondo di questo Comune, le voci riferite alle progressioni orizzontali riconosciute alla dipendente e la sua quota di produttività, per come attribuita.
Il Comune utilizzatore rimborsa a questo ente tutte le voci di spesa liquidate alla dipendente a scavalco, compreso la quota della PEO ed intende, a sua volta, riconoscere anche una produttività legata alla presenza in servizio per 2/3 della dipendente presso il suddetto ente.
Come possiamo procedere per formalizzare correttamente la gestione del salario accessorio in favore della dipendente utilizzata dai due enti?
1) È possibile, ad oggi, prevedere in entrata la produttività come attribuita dal Comune utilizzatore in aggiunta al totale del fondo come costituito (come extra fondo)?
2) È invece competenza del Comune utilizzatore procedere autonomamente a quantificare e riconoscere la quota di produttività all’interno del proprio fondo? (teniamo presente che questo Ente, in qualità di titolare del rapporto giuridico, gestisce tutte le operazioni che riguardano i rapporti con la dipendente (INPS, INAIL, certificazioni varie ecc.).

Quesito del 13/01/2020

Licenziamento disciplinare con preavviso. Come calcolare il preavviso

A seguito di conclusione di procedimento disciplinare culminato in un licenziamento con preavviso, si chiede quale sia il termine di preavviso dalla quale far decorrere il licenziamento e la normativa di riferimento, tenendo conto che il destinatario del provvedimento suddetto è stato assunto nell'annualità 2008.

Quesito del 09/01/2020

Personale utilizzato ai sensi dell’art. 14 del CCNL del 22/1/2004 ed art. 1 comma 124 L. 145/2018. Gestione salario accessorio (produttività).

Questa amm.ne è titolare del rapporto giuridico di una dipendente a tempo indeterminato cat. C/3 comandata a 36 ore presso un altro Comune.
Dalla data del 01.01.2020 la stessa presterà servizio per 1/3 del suo orario presso il Comune titolare mentre 1/3 del su orario dovrà essere svolto presso l’ente utilizzatore.
Questo Comune ha provveduto a quantificare il totale del fondo per le risorse decentrate per l’anno 2019 nel rispetto del limite di cui all’art. 23 c. 2 del D.Lgs. n. 75/2017. Questo importo è destinato a finanziare gli istituti di cui all’art. 68 del vigente CCNL che prevedono, a carico del fondo di questo Comune, le voci riferite alle progressioni orizzontali riconosciute alla dipendente e la sua quota di produttività, per come attribuita.
Il Comune utilizzatore rimborsa a questo ente tutte le voci di spesa liquidate alla dipendente a scavalco, compreso la quota della PEO ed intende, a sua volta, riconoscere anche una produttività legata alla presenza in servizio per 2/3 della dipendente presso il suddetto ente.
Come possiamo procedere per formalizzare correttamente la gestione del salario accessorio in favore della dipendente utilizzata dai due enti?
1) È possibile, ad oggi, prevedere in entrata la produttività come attribuita dal Comune utilizzatore in aggiunta al totale del fondo come costituito (come extra fondo)?
2) È invece competenza del Comune utilizzatore procedere autonomamente a quantificare e riconoscere la quota di produttività all’interno del proprio fondo? (teniamo presente che questo Ente, in qualità di titolare del rapporto giuridico, gestisce tutte le operazioni che riguardano i rapporti con la dipendente (INPS, INAIL, certificazioni varie ecc.).

Quesito del 07/01/2020

Accesso atti per ottenere il nominativo dell'agente accertatore

Con la presente si richiede se sia necessariamente ostensibile il nome ed il cognome dell'agente accertatore, relativamente ad un verbale cds, in esito ad una specifica istanza di accesso agli atti, posto che il dato de quo non assume rilievo per un eventuale ricorso

Quesito del 11/12/2019

Retribuzione titolare di P.O. in caso di superamento del periodo di comporto o di assenza per convalescenza

Dovendo procedere alla liquidazione della retribuzione di risultato relativa all'annualità 2018 ad un Responsabile di Area, titolare di Posizione Organizzativa, (peraltro cessato dal servizio con decorrenza 01/11/2018), il quale aveva subito la decurtazione della retribuzione di posizione spettante a causa del superamento del periodo di comporto, si chiede se l'indennità di risultato debba essere calcolata sulla retribuzione di posizione "teorica", cioè quella spettante in base al decreto sindacale di nomina, o se su quella effettivamente percepita dal titolare di P.O., quindi diminuita del taglio operato per superamento del periodo di comporto.
Analogo quesito sorge con riferimento ad altro Responsabile titolare di P.O. che nel corso del 2018 (anno oggetto di valutazione) è stato assente dal servizio per alcuni mesi in convalescenza successiva ad intervento chirurgico. In tal caso il Responsabile ha ovviamente percepito la retribuzione di posizione in misura intera, senza decurtazione alcuna trattandosi di convalescenza, ma si chiede se anche l'indennità di risultato debba essere liquidata per intero nella misura percentuale proposta dall'O.I.V. e successivamente approvata con deliberazione di Giunta, o proporzionata ai mesi di presenza in servizio. In casi analoghi già presentatisi in passato l'indennità di risultato era sempre stata erogata nella misura intera anche in base al disposto dell'art. 10 c.3 del C.C.N.L. 31/03/1999 il quale fa espresso riferimento alla retribuzione di posizione attribuita, espressione che sta ad indicare il valore economico (teorico) della specifica posizione organizzativa come stabilito dall'ARAN con parere RAL_1917.

Quesito del 03/12/2019

Vincita concorso pubblico e compatibilità con partita Iva

Un professionista titolare di timbro e partita iva è risultato vincitore di una selezione di personale per la copertura di un posto a tempo determinato 36 ore per 1 istruttore tecnico presso l'ufficio sisma operata da questo ente.
Si chiede se il professionista in caso di accettazione:
1) è tenuto a restituire il timbro all'ordine
2) può tenere il timbro ma non può esercitare nel Comune di assunzione.
3) può tenere il timbro ma non può esercitare in nessun Comune.
4) deve chiudere la partita iva.

Quesito del 03/12/2019

Proroga dei contratti a tempo determinato

Modificazioni apportate in sede di conversione al decreto-legge 24 ottobre 2019, n. 123.
In merito ai contratti a tempo determinato: art. 1-ter. - (modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189) - 1. all'articolo 3, comma 1, sesto periodo, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, le parole: "con contratti a tempo determinato della durata massima di due anni, con profilo professionale di tipo tecnico-ingegneristico" sono sostituite dalle seguenti: "con forme contrattuali flessibili nel rispetto dell'articolo 36, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ovvero con contratti a tempo determinato nel rispetto dei limiti temporali previsti dalla normativa europea, con profilo professionale di tipo tecnico, nonché ulteriori 2 milioni di euro per gli anni 2020 e 2021 per personale con profilo amministrativo-contabile, avendo dei contratti in scadenza nel 2020 (tenuto conto della normativa italiana), si chiede qual è il limite previsto dalla normativa europea che potremo utilizzare per i prossimi rinnovi.

Quesito del 03/12/2019

Scavalco d'eccedenza e comunicazioni Unilav

In ipotesi di assunzione a scavalco d’eccedenza, deve essere effettuata la comunicazione Unilav di assunzione? La comunicazione la deve effettuare l'ente principale oppure l'ente che ne ha fatto richiesta di personale?