Quesiti
Schemi di delibere, modelli di contratti, regolamenti e fogli di calcolo utili tanto all’ufficio giuridico quanto a quello economico per gestire al meglio il personale che presta servizio all’interno degli enti locali.
Quesito del 11/09/2019
Assegni nucleo familiare
Dipendente chiede gli assegni al nucleo familiare presentando stato di famiglia così composto: la richiedente, il convivente (convivenza non registrata quindi convivenza non di fatto), 3 figli. Nel calcolo dell'assegno è corretto non considerare il reddito e la persona del convivente? È corretto utilizzare la tabella 12 con 4 componenti (la dichiarante ed i 3 figli)? È corretto interpretare che lo stato di famiglia non corrisponde al nucleo familiare? Se si da quando è in vigore tale normativa che esclude il convivente?
Quesito del 11/09/2019
Permessi legge 104/1992 per assistenza familiare lavoratore
Un dipendente ha richiesto di poter usufruire dei permessi di cui all'art. 33 comma 3 della L. 104/1992 per assistere il proprio coniuge. Il familiare disabile per il quale è richiesta l'assistenza è un lavoratore, che a sua volta non ha avanzato analoga richiesta al suo datore di lavoro di poter usufruire dei permessi per se stesso. L'autorizzazione deve essere concessa oppure essendo il familiare disabile lavoratore è questi il solo legittimato ad usufruire dei permessi?
Quesito del 10/09/2019
Utilizzo graduatorie altri enti
È attualmente possibile procedere all'assunzione a tempo indeterminato attraverso l’utilizzo di graduatorie di altri enti?
Quesito del 09/09/2019
Incentivi funzioni tecniche - appalto Paternariato Pubblico Privato
Chiedo se il nostro Ufficio tecnico ha eseguito un appalto con paternariato pubblico/privato per la gestione illuminazione pubblica e dei lavori connessi, prima dell'emanazione di questa Deliberazione della Corte dei conti regione Lombardia (http://www.entionline.it/j17/PERS/2019_DelCCLomb311_Inc_tecn.pdf), può essere liquidato l'incentivo al RUP art. 113 d.lgs 50/2016?
Quesito del 06/09/2019
Ammissibilità domande non sottoscritte secondo le modalità del bando
Questo Ente ha bandito un concorso pubblico prevedendo tre distinte modalità di inoltro delle domande di partecipazione, ovvero: presentazione diretta all'ufficio protocollo, raccomandata, posta elettronica certificata. In relazione a quest'ultima modalità è stato richiesto l'utilizzo di una Pec intestata al candidato e anche la sottoscrizione nella forma digitale della relativa domanda (di seguito si riporta lo stralcio dell'avviso di selezione: <<- tramite posta elettronica certificata personale (a pena di esclusione) all’indirizzo di pec <
Quesito del 05/09/2019
Assegni nucleo familiare
Si chiede se l'ente può utilizzare per l'erogazione dell'assegno familiare la tabella 12 alla dipendente nubile che convive con una persona con la stessa residenza - nella compilazione della richiesta di assegno familiare nel quadro dei componenti il nucleo familiare la richiedente inserisce i suoi dati, i dati dei figli e non quelli del convivente (padre dei suoi figli) anche se residente con la stessa richiedente.
Quesito del 04/09/2019
Indennità di servizio esterno vigili
Se un vigile che presta servizio esterno in via continuativa effettua 5 ore di servizio esterno su 6 della sua giornata (e 1 ora resta in ufficio), l'indennità giornaliera va corrisposta interamente o va riproporzionata alle 5 ore? (Nota ARAN 16239 del 9 ottobre 2018 punto c)
Quesito del 03/09/2019
Presentazione domanda di concorso
In ordine alle modalità di presentazione per la partecipazione ad un concorso, per l'invio via pec, sono corretti i seguenti riferimenti?: • Trasmissione della domanda via posta elettronica certificata all’indirizzo dell’Unione: ---------------------esclusivamente attraverso un indirizzo di posta elettronica certificata, avendo cura di precisare nell’oggetto: “Domanda di partecipazione al concorso pubblico per esami per la copertura di n. 1 posto di Istruttore Amministrativo, categoria C”. In questo caso farà fede la data e l’ora di arrivo al gestore di posta elettronica certificata dell’Unione (ricevuta di avvenuta consegna), questa informazione sarà inviata automaticamente alla casella di PEC del mittente, dal gestore di PEC. Tutti i documenti allegati (compreso il modulo della domanda) e inviati tramite PEC devono essere sottoscritti con firma digitale utilizzando un certificato di firma digitale in corso di validità, rilasciato da un organismo incluso nell’elenco pubblico dei certificatori tenuto dal CNIPA (previsto dall’art. 29 comma 1 del D. Lgs. 82/2005) generato mediante un dispositivo per la creazione di una firma sicura, ai sensi di quanto previsto dall’art. 38, comma 2, del DPR 445/2000 e dall’art. 65 del D. Lgs. 82/2005 e s.m.i.. I documenti così firmati elettronicamente dovranno essere prodotti in formato pdf non modificabile. Nel caso in cui il candidato non disponga della firma digitale come sopra definita, la domanda di partecipazione e tutti gli allegati dovranno risultare sottoscritti (firma in calce), acquisiti elettronicamente in formato PDF non modificabile e trasmessi come allegati. Si precisa che verranno accettate solo le domande inviate all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’Ente – non saranno ritenute valide le istanze inviate ad altro indirizzo e-mail dell’Ente - nel rispetto delle modalità sopra precisate, pena l’esclusione. grazie
Quesito del 02/09/2019
Assoluzione in procedimento della Corte dei Conti e rimborso spese legali
Un dipendente a tempo indeterminato, sottoposto alcuni anni fa a procedimento della Corte dei Conti, è stato di recente assolto. La sentenza di assoluzione ancora non è stata notificata a questo ente. Il dipendente in parola ha richiesto il rimborso delle spese legali sostenute. Si chiede quali siano le procedure da seguire per verificare se il dipendente in questione ha diritto al rimborso delle spese legali.
Quesito del 31/08/2019
Dimissioni volontarie - Mancato preavviso
Il comma 4 dell'articolo 51 del CCNL Enti Locali prevede, con riferimento all'oggetto del presente quesito, quanto segue: "...per il rapporto di lavoro a tempo determinato il termine di preavviso è fissato in un giorno per ogni periodo di lavoro di 15 giorni contrattualmente stabilito e, comunque, non può superare i 30 giorni, nelle ipotesi di durata dello stesso superiore all’anno. In caso di dimissioni del dipendente, i termini sono ridotti alla metà, con arrotondamento all’unità superiore dell’eventuale frazione di unità derivante dal computo." Si chiede in merito cosa debba intendersi per riduzione alla metà dei termini in caso di dimissioni volontarie. 1) Si riducono alla metà i 15 giorni contrattualmente stabiliti? 2) Si riduce alla metà il termine fissato di un giorno per ogni 15 contrattualmente stabiliti? 3) Si riducono alla metà entrambi i termini che quindi diventerebbero 0,5 giorni ogni 7,5 giorni contrattualmente stabiliti, che sarebbero comunque equivalenti a 1 giorno ogni 15?