Quesiti
Schemi di delibere, modelli di contratti, regolamenti e fogli di calcolo utili tanto all’ufficio giuridico quanto a quello economico per gestire al meglio il personale che presta servizio all’interno degli enti locali.
Quesito del 23/11/2023
Art.86, comma 2, D.Lgs.267/2000 – Versamento quote contributive degli amministratori autonomi alle rispettive casse
In merito all'art.86, comma 2, del D.Lgs.267/2000 – Ordinanza Cassazione 24615/23”, si chiede quanto segue.
Aderendo alla pronuncia della Corte di Cassazione – Ordinanza 24615/23, oltre al pagamento a regime delle quote contributive, nei limiti del minimale contributivo, si devono anche rimborsare entro i termini di prescrizione le quote già versate da parte degli amministratori lavoratori autonomi alle rispettive casse?
In caso affermativo, è legittimo il rimborso per le quote già versate fatto direttamente all’amministratore o il versamento deve essere fatto alla Cassa che provvede poi a rimborsare l’amministratore?
Si chiede infine conferma che il termine di prescrizione dei contributi previdenziali e assicurativi da versare sia pari a cinque anni ai sensi dell’art.3, comma 9, della Legge n.335/1995, fatta eccezione per il termine di prescrizione dei contributi previdenziali e assicurativi dovuti dagli iscritti alla Cassa Forense che è fissato in dieci anni dall’art.66 della Legge 247/2012.
Quesito del 23/11/2023
Incarico a dipendente pensionato
A un dipendente, già titolare di posizione organizzativa, che va in pensione per limiti di età, può essergli conferito un incarico, a titolo gratuito e contemporaneamente affidata temporaneamente la responsabilità di un'area organizzativa dell'Ente? Appurata la gratuità dell'incarico, eventuali rimborsi spese devono essere debitamente documentati o possono essere quantificati forfettariamente?
Quesito del 23/11/2023
Fondo per la contrattazione integrativa
Negli anni precedenti veniva inserita nel Fondo per la contrattazione integrativa una somma, ai sensi dell’art. 15 comma 5 CCNL 98-2001. Ora, per l’inserimento della stessa somma nel Fondo per la contrattazione integrativa per l’anno 2023, qual è il riferimento contrattuale, a seguito della sottoscrizione in data 16/11/2022 del CCNL 2019-2021?
Ringraziando anticipatamente, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
Il Responsabile del Servizio di Segreteria
Alberti Monica
Quesito del 23/11/2023
Incarico di posizione organizzativa a dipendente che non possiede titolo di laurea
Si chiede se ad un dipendente sprovvisto di titolo di laurea che ha beneficiato della progressione tra aree, da area istruttori ad area dei funzionari e dell'elevata qualificazione art. 13 commi 6, 7 e 8 CCNL 16.11.2022, possa essere conferito l'incarico di posizione organizzativa.
Quesito del 22/11/2023
RSU in un ente locale che consta di due dipendenti
Tenuto conto che l’art. 4 ACQ 7/8/1998, al comma 1, lett. a), stabilisce che il numero dei componenti le RSU non potrà essere inferiore a tre nelle amministrazioni che occupano fino a 200 dipendenti, risulta essere obbligatoria la figura del RSU in un Comune che occupa solo due dipendenti?
Quesito del 22/11/2023
Tredicesima incremento ore part time
Questo Comune ha provveduto ad incrementare l’orario di lavoro per alcuni dipendenti a tempo indeterminato part time, da 25 ore a 30 ore settimanali e, da 30 ore a 34 ore settimanali, con decorrenza 1/12/2023, è corretto calcolare la tredicesima da pagare a dicembre p.v. in base a quanto previsto dall’art. 55, comma 10 del CCNL 21/05/2018 come somma di:
1) rateo maturato a part time (25-30 ore a settimana), ottenuto moltiplicando la retribuzione rapportata al part time (69,44%-83,33%) riferita al mese di dicembre per i giorni di prestazione a part time (334) e diviso 365
2) rateo maturato a part time (30-34 ore a settimana), ottenuto moltiplicando la retribuzione rapportata al part time (83,33%-94,44%) riferita al mese di dicembre per i giorni di prestazione a part time (31) e diviso 365
Quesito del 21/11/2023
Ricostruzione fondo lavoro straordinario
Ai fini della ricostruzione del fondo lavoro straordinario L’art.14, comma 1 del CCNL dell’1.4.1999 stabilisce che “per la corresponsione dei compensi relativi alle prestazioni di lavoro straordinario gli enti possono utilizzare, dall'anno 1999, risorse finanziarie in misura non superiore a quelle destinate, nell'anno 1998, al fondo di cui all'art.31, comma 2, lett. a) del CCNL del 6.7.1995, per la parte che residua dopo l'applicazione dell'art.15, comma 1, lettera a) del presente CCNL. Le risorse eventualmente eccedenti rispetto a quelle derivanti dalla puntuale applicazione delle regole contenute nell'art.31, comma 2 lettera a) del CCNL del 6.7.1995 e successive modifiche ed integrazioni, sono destinate ad incrementare le disponibilità dell'art.15.”
Nell'Ente nell'anno 1998 non sono state risorse per lavoro straordinario . Si chiede se possano essere utilizzate le somme stanziate negli anni 1997
Quesito del 21/11/2023
Autorizzazione attività lavorativa esterna
Un dipendente a tempo pieno (operaio specializzato inquadrato nell’area degli operatori esperti) chiede l’autorizzazione a svolgere attività esterna; è intenzionato ad aprire partita IVA per rilevare l’attività agricola di un parente che rimane il proprietario del terreno e gli affitta il locale adibito a stalla.
L’amministrazione vorrebbe concedere l’autorizzazione al dipendente ma a quali condizioni è possibile farlo?
Il dipendente nella richiesta cita, un parere del Consiglio di Stato n. 2120/2023
Quesito del 20/11/2023
Incarico art. 53 D. Lgs. 165/2001
Per un dipendente, area dei Funzionari, assunto a giugno 2023, a seguito della ricezione da parte del Comune presso cui lavorava in precedenza, è stato autorizzato il conferimento di un incarico ai sensi dell’art.53 del D.Lgs.165/2001 per l’espletamento dell’ attività di “Verifica del corretto adempimento dei contratti stipulati con i diversi operatori per il conferimento dei rifiuti solidi urbani e del contratto relativo al Piano Industriale del servizio porta a porta” disponendo che:
- l’attività oggetto dell’incarico dovrà essere svolta dal dipendente fuori dall’orario di lavoro predeterminato dal nostro Comune, senza creare pregiudizio al corretto svolgimento dell’attività lavorativa assegnata da contratto;
- gli adempimenti giuridici conseguenti all’incarico sono a carico del Comune utilizzatore che, dovrà altresì rendicontare al nostro Comune ai sensi e per gli effetti dell’art. 53, comma 11, del Dlgs 165/2011;
- il relativo trattamento economico comprensivo di oneri contributivi, assicurativi ed IRAP, sarà corrisposto al dipendente direttamente dal Comune utilizzatore, non vi sono pertanto oneri aggiuntivi a nostro carico.
Oltre alle comunicazioni previste dall’art. 53, commi 12 e 13, del D.lgs 165/2001, ci sono per il nostro Comune ulteriori adempimenti a seguito del rilascio dell’autorizzazione suddetta ?
Quesito del 20/11/2023
Idonea documentazione ex art. 48 c. 16 CCNL/2022
Un dipendente di questo Ente ha presentato un certificato medico per alcuni giorni, iniziando a ridosso di un giorno festivo. Era quindi stata richiesta la visita fiscale. Una mattina poco prima dell’inizio dell’orario di lavoro ha mandato una mail comunicando di avvalersi dell’art. 48 c. 16 per allontanarsi da casa durante le fasce di reperibilità per giustificati motivi dovendo assistere il coniuge ricoverata presso una struttura sanitaria.
Poiché tuttavia per coincidenza, proprio quel giorno è uscita la visita fiscale, è stato comunicato all’Ente che il dipendente non era a casa, rinviando all’Ente la decisione sulle motivazioni, come viene sempre fatto in questi casi.
A seguito della comunicazione dell’INPS, poiché l’art. 46 c. 18 specifica che il dipendente può allontanarsi durante le fasce d reperibilità per giustificati motivi “che devono, a richiesta, essere documentati” è stata chiesta al dipendente idonea documentazione.
Il dipendente si è rifiutato di fornire qualsiasi documentazione limitandosi a presentare una dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio attestante che il giorno in questione si era recato presso una struttura sanitaria, indicata nella dichiarazione, per assistere il coniuge “ricoverato d’urgenza”.
Si chiede se una tale dichiarazione possa essere considerata come idonea documentazione o se invece non debba essere presentata documentazione diversa, come, a titolo esemplificativo, un certificato di ricovero o di dimissioni del coniuge, ovviamente cancellato nei punti in cui vi possono essere dati sensibili.