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Le traduzioni ufficiali
Una traduzione giurata è una traduzione autenticata, resa ufficiale dal traduttore specialista dinnanzi ad un funzionario giudiziario tramite la compilazione e la sottoscrizione di un verbale di giuramento da parte dello stesso traduttore ed ha valore legale. Viene richiesta solitamente per atti pubblici, per atti societari, scritture private e spesso anche per documenti accademici e scolastici.
Di seguito, è riportato un approfondimento in merito che permette di comprendere meglio la sottile linea di demarcazione tra le traduzioni ufficiali e la traduzione di un pubblico ufficiale.
Quesito del 04/03/2024
Trascrizione estratto atto nascita estero
La settimana scorsa ho ricevuto dal Consolato Generale d’Italia in Zurigo (Svizzera). due estratti plurilingue dell’atto di nascita Modello CIEC che riguardano due bambini, uno nato nel 2013 e l’altro nato nel 2016, da genitori non uniti in matrimonio.
• negli estratti sono riportati i dati di entrambi i genitori ed ai bambini è stato attribuito il solo cognome della madre;
• dall’estratto non si evince se la dichiarazione di nascita è stata fatta da entrambi i genitori, come prevede in questi casi, la normativa italiana;
• sorge il dubbio se procedere alla trascrizione degli estratti direttamente, partendo dal presupposto che essendo stati mandati dal Consolato italiano, tale verifica è già avvenuta prima di trasmettere gli atti;
• oppure, prima di provvedere alle trascrizioni, si devono chiedere dei chiarimenti alla nostra autorità consolare all’estero in merito alle normativa Svizzera in materia di dichiarazioni di nascita di figli nati fuori dal matrimonio?
Quesito del 26/02/2024
Dichiarazione consolare rumena
Qualora un cittadino rumeno non fosse riuscito ad ottenere dal suo consolato il certificato di nascita con Apostille oppure il modulo UE, ma, invece, dovesse avere ottenuto una dichiarazione consolare con la composizione dello stato di famiglia, tale dichiarazione sarebbe soggetta alla legalizzazione da parte della Prefettura? Oppure nel caso della Romania vi è qualche esenzione?
Quesito del 07/02/2024
Trascrizione atto matrimonio estero
Il Sig. X, è iscritto nell'AIRE di questo Comune dal 2001, quale residente negli Stati Uniti. In data 30.01.2024, ha fatto pervenire, solo a mezzo e mail, una richiesta, ai sensi dell'art. 12, comma 11, del D.P.R. 396/2000, di trascrizione del suo atto di matrimonio con la Sig.ra Z, contratto nel 2000 negli U.S.A..
A tal fine ha inviato con la richiesta, un certificato di registrazione del matrimonio, redatto in lingua originale e munito di traduzione in lingua italiana con relativa Apostille. Però, dopo un confronto con il Consolato italiano a New York è emerso che negli Stati Uniti non c'è una figura di un traduttore giurato, quindi la traduzione deve essere autenticata dal Consolato competente territorialmente (in presenza della documentazione originale), oppure effettuata da un traduttore giurato in Italia. Pertanto, l’interessato è stato invitato a seguire le indicazioni suddette e ad inviare in seguito la documentazione in originale, ma egli si è rifiutato e ha minacciato di adire le vie legali qualora non si procedesse con la trascrizione.
Cosa fare in questi casi?
Quesito del 30/01/2024
Documenti rilasciati in Romania
Dal sito dell'Ambasciata Rumena sembrerebbe che siano esenti da apostille e traduzione :
1) gli estratti rilasciati ex Convenzione di Vienna (quindi quelli sugli specifici moduli)
2) ) i normali certificati accompagnati però dai moduli UE rilasciati dall'Ufficiale dello Stato Civile rumeno o dall'autorità diplomatica ex regolamento UE 2016/1191
È giusta come interpretazione? È stato presentato allo scrivente un certificato multilingue (senza però la lingua italiana) non conforme al modello di Vienna, senza apostille e tradotto a parte da un traduttore "giurato" la cui qualità di traduttore però è autoproclamata per mezzo di un timbro personale del traduttore stesso. Pertanto, questo documento è regolare?
Quesito del 19/01/2024
Cancellazione A.I.R.E.
È stata fatta una richiesta al Consolato di Washington per la posizione di una persona iscritta all'A.I.R.E di questo Comune.
La risposta ricevuta è stata: ” la persona in oggetto è sconosciuta a questa sede”.
Quale procedura applicare per questo caso?
Quesito del 18/01/2024
Matrimonio
Due cittadini camerunensi residenti in questo comune intendono celebrare il loro matrimonio civile.
Lo sposo ha un regolare permesso di soggiorno di lungo periodo e quindi può recarsi presso il Consolato del Camerun in Italia per ritirare il nullaosta a contrarre matrimonio ex art.116 cc, nonostante abbia esibito un certificato di celibato rilasciato dalle autorità del suo Paese. Pertanto si chiede se il documento, può essere accettato con le dovute traduzioni e legalizzazioni.
Alla sposa, invece, è stato riconosciuto lo status di rifugiata come si evince dal permesso di soggiorno che riporta la dicitura “asilo”, dal verbale della Commissione territoriale e da documento di viaggio rilasciato dalla Questura di Cosenza (permesso di soggiorno e documento di viaggio nuovi dovrebbero essere consegnati a giorni perché l’appuntamento per il rinnovo si è svolto a metà dicembre ).
Ammettendo che i nuovi documenti riportino lo stesso status di rifugiato si chiede:
quali documenti, atti si debbano acquisire per la sposa, vista la circolare 1 del 12/01/2022, e se sia opportuno fare almeno un tentativo presso l’UNHCR al fine di ottenere il nullaosta a contrarre matrimonio per la sposa.
Come si evince dal verbale della Commissione territoriale la sposa risulta a tutt’oggi in costanza di matrimonio in Camerun anche se il rito e le modalità di tale matrimonio non ne consentirebbero il riconoscimento in Italia, quindi in assenza di un nullaosta della UNHCR, è possibile accettare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà essendo comunque a conoscenza del matrimonio precedente e soprattutto cosa deve contenere questa dichiarazione affinché possa contrarre matrimonio in Italia (non potrà scrivere di essere nubile nel Paese di origine)?
Inoltre, nel nullaosta ex art. 116 dello sposo dovrebbe essere riportato il nome della sposa, ma lei è rifugiata e quindi lui potrà comunicarne il nome alle autorità camerunensi? Infine, nel documento di viaggio non viene riportata la cittadinanza della sposa, pertanto, quale cittadinanza verrà riportata nelle pubblicazioni e nell’atto di matrimonio stesso? Se dovessimo omettere la cittadinanza della sposa questo porterebbe anche alla modifica del registro anagrafico?
Quesito del 17/01/2024
Pubblicazione di matrimonio sposi iscritti AIRE
Una cittadina nostra iscritta AIRE desidera contrarre matrimonio civile nel nostro Comune con cittadino pakistano non residente in Italia.
La pubblicazione di matrimonio deve essere fatta necessariamente al Consolato di iscrizione AIRE con successiva delega a noi di tale Consolato per la celebrazione del matrimonio o può essere fatta da noi quale Comune di iscrizione AIRE? Se fosse possibile questo ultimo caso andrebbe da noi trasmessa anche al Consolato?
Quesito del 20/11/2023
Trascrizione atto di morte di cittadino straniero
Un cittadino residente di nazionalità francese è deceduto all'estero. Ora la coniuge richiede la trascrizione dell'estratto dell'atto di morte multilingue redatto in Svizzera. Dalla verifica della documentazione è emerso che su ANPR il de cuius è stato registrato con il cognome + i tre nomi (X Y Z), allineando il dato con il codice fiscale già emesso al momento dell'iscrizione dall'Agenzia delle Entrate. L'atto di morte, invece, riporta il cognome + X Y W Z (senza virgola). Nel passaporto è indicato il cognome + X, Y, W, Z (con le virgole).
Lo scrivente ufficio vorrebbe sapere se prima di procedere con la trascrizione dell'atto di morte, occorre rettificare il nome e quale è la procedura da seguire in questi casi.
Quesito del 21/09/2023
Trascrizione sentenza di divorzio estera
Si ha un dubbio sulla conformità di una sentenza di divorzio estera (Marocco) che ci è stata presentata per la trascrizione da cittadina italiana residente nel nostro Comune con cittadino marocchino (matrimonio celebrato all'estero e trascritto nei nostri registri, divorzio all'estero).
Il dubbio è sul "passaggio in giudicato " della sentenza: non ci sono dichiarazioni aggiuntive e sulla sentenza leggo ""il divorzio per discordia viene dichiarato in modo irrevocabile e definitivo ai sensi degli art. 122 e 128 del codice della famiglia".........."il divorzio va dichiarato irrevocabile"....... "pronuncia un primo divorzio irrevocabile per discordia"
La sentenza soddisfa il requisito di passaggio in giudicato, o è necessario chiedere integrazioni a proposito?