Usa le linguette per muoverti velocemente tra gli uffici di Omnia!
Effettua una ricerca all'interno di quest'area scrivendo le parole chiave nella casella e facendo clic su "Cerca".
Con la ricerca avanzata è possibile filtrare con precisione i contenuti di questa sezione.
Attraverso le funzioni scadenzario e adempimenti, puoi salvare nel tuo quaderno le scadenze precaricate.
Con la navigazione integrata puoi copiare contenuti da Omnia e salvarli nel tuo adempimento.

Tributi

Approvazione aliquote

Tutti i prodotti della sezione

10 risultati di 363

Quesito del 01/07/2020

IMU 2020: pensionati AIRE

Visto che dal 2020, con la Legge di bilancio 2020, Art. 1 commi 738/787 - Legge 27 dicembre 2019, n. 160, non è più prevista la possibilità di assimilare un immobile ad abitazione principale per gli AIRE (contribuente pensionato all'estero; proprietario o usufruttuario; una sola unità immobiliare; non locata né data in comodato d’uso).
Visto che, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, chiarisce la possibilità di riproporre comunque l'agevolazione, nel rispetto dei principi di ragionevolezza e non discriminazione, prevedendo una aliquota pari a 0 (zero).
Visto che l’impianto normativo oggi è abrogato (art. 13 del Dl 201/2011) in virtù di una “procedura d’infrazione” comunitaria nei confronti dell’Italia in quanto discriminerebbe contribuenti di altri Stati membri dell’Unione Europea e quindi in contrasto con l’articolo 18 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).
E’ possibile riproporre, come la Legge 23.05.2014 n° 80 prevedeva, approvando in Consiglio Comunale articolo di regolamento, che ripropone il dettato abrogato?:
Art. XY. Abitazione posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE).
Si considera abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d'uso.
Quale potrebbe essere alternativa?

MEMOWEB n. 123 del 30/06/2020

IMU società agricole: retroattività delle agevolazioni per IAP e CD e annullamento degli accertamenti già emessi

QUESITO: [..] Qualche giorno fa, la predetta società, ha presentato istanza per l'immediata applicazione ai suddetti avvisi, dell'art.16 ter DL 34/2019 il quale dispone come norma interpretativa (retroattiva) anche alle società agricole le agevolazioni previste per IAP e CD [...]

Quesito del 26/06/2020

IMU: fabbricati strumentali rurali

Una fondazione – soc. per azioni - possiede un FABBRICATO D10 che non utilizza direttamente. Per tale fabbricato sussistono i requisiti di ruralità come contenuti nell’articolo 9 comma 3 bis del DL 557/93 in quanto lo stesso viene impiegato dal conduttore per lo svolgimento dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del C.C.

MEMOWEB n. 122 del 29/06/2020

Aliquota IMU per i fabbricati rurali e trasferimenti statali compensativi

QUESITO: Il nostro Comune, fin dalla nascita della TASI, non ha mai applicato la relativa aliquota per i fabbricati rurali. Dal 2020 la TASI viene abolita e la Legge 160/2019 da facoltà ai comuni di applicare l’aliquota IMU dello 0,1 per i fabbricati rurali. [...] Finora lo Stato ha effettuato un trasferimento compensativo IMU coltivatori diretti e esenzione fabbricati rurali (art. 1 c. 707, 708, 711 Legge 147/2013). Vi è il timore, da parte dell’Ufficio Ragioneria, che tale attribuzione risulti abrogata dal momento che la normativa ora prevede la possibilità che i Comuni possano applicare l’aliquota dello 0,1% ai fabbricati rurali. A Vs. parere è fondato tale timore o tutto rimane come prima e, nonostante l’azzeramento dell’aliquota il Comune potrà continuare a ricevere il trasferimento dallo Stato?

Quesito del 26/06/2020

IMU società agricole: retroattività delle agevolazioni per IAP e CD e annullamento degli accertamenti già emessi

Il ns ente ha provveduto nel 2018 all'emissione di avvisi di liquidazione IMU per le annualità 2015 e 2016 nei confronti di una società agricola (SRL) in quanto proprietaria di terreni agricoli dalla medesima condotti e di altri fabbricati. Dopo la scadenza dei termini di pagamento, in assenza di riscossione, gli avvisi sono stati inviati per il recupero coattivo senza nulla riscuotere anche in tale fase. Qualche giorno fa, la predetta società, ha presentato istanza per l'immediata applicazione ai suddetti avvisi, dell'art.16 ter DL 34/2019 il quale dispone come norma interpretativa (retroattiva) anche alle società agricole le agevolazioni previste per IAP e CD. In tale istanza minacciava la citazione in giudizio dell'ente per indebito arricchimento per non aver ancora annullato gli atti perpetrando nella pretesa tributaria. A tal proposito si chiede un parere su quale comportamento deve tenere l'ente al riguardo nell'evasione dell'istanza.

Quesito del 25/06/2020

Aliquota IMU per i fabbricati rurali e trasferimenti statali compensativi

Il nostro Comune, fin dalla nascita della TASI, non ha mai applicato la relativa aliquota per i fabbricati rurali.
Dal 2020 la TASI viene abolita e la Legge 160/2019 da facoltà ai comuni di applicare l’aliquota IMU dello 0,1 per i fabbricati rurali.
Nonostante questo l’Amministrazione intende mantenere l’azzeramento dell’aliquota.
Finora lo Stato ha effettuato un trasferimento compensativo IMU coltivatori diretti e esenzione fabbricati rurali (art. 1 c. 707, 708, 711 Legge 147/2013).
Vi è il timore, da parte dell’Ufficio Ragioneria, che tale attribuzione risulti abrogata dal momento che la normativa ora prevede la possibilità che i Comuni possano applicare l’aliquota dello 0,1% ai fabbricati rurali.
A Vs. parere è fondato tale timore o tutto rimane come prima e, nonostante l’azzeramento dell’aliquota il Comune potrà continuare a ricevere il trasferimento dallo Stato?