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Decreto Presidente della Repubblica n. 396 del 03/11/2000
Art. 27 - (Acquisto della cittadinanza)
Quesito del 10/12/2019
Richiesta cittadinanza da parte di cittadino rumeno nato in Italia ma iscritto all'anagrafe successivamente
Un cittadino rumeno diciottenne, nato in Italia nel 2001, è stato iscritto all'anagrafe nel 2005 in quanto mancante del permesso di soggiorno e del passaporto (anche i genitori, fino al 2003 non avevano il permesso di soggiorno, pertanto non erano iscritti in anagrafe e lo sono stati solo dal 2003).
Si chiede se è possibile comunque per lui ottenere la cittadinanza italiana ai sensi dell'art. 4, comma 2, Legge 91/92. In virtù dell'art. 33 del D.L. 63/2013 dovrebbero considerarsi non imputabili eventuali inadempimenti riconducibili ai genitori o agli Uffici della Pubblica Amministrazione, però non sono del tutto sicura che la mancanza del permesso di soggiorno possa semplicemente considerarsi un mancato adempimento perché probabilmente non ce l'avevano perché non ne avevano proprio titolo. Inoltre la circolare del 7 novembre 2007 parlava di poter portare documentazione per brevi periodi di interruzione di residenza o documenti di soggiorno, non so se 4 anni possano considerarsi brevi. Che fare? Dato che ci sono chiedo anche questa cosa, sempre l'art. 33 suddetto specificava che al minore deve essere dato avviso della possibilità di esercitare questo diritto. In generale l'avviso deve essere mandato dal Comune di nascita o di attuale residenza? A questo particolare minore, in virtù del fatto che gli mancava un periodo di residenza così lungo, non era stato mandato alcun avviso. È meglio mandarlo lo stesso (non ha ancora compiuto i 19 anni).
Quesito del 19/11/2019
Cittadina inglese spostata con italiano deceduto richiede cittadinanza italiana
Una cittadina inglese sposata nel 1969 (quindi prima del 1983) con un cittadino italiano che era residente a xxx ed è deceduto nel 1999 vuole chiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana non avendolo mai fatto prima.
Tale cittadina inglese non ha mai avuto la residenza in italia. Ha comunque diritto a tale riconoscimento? Non riesco ad interpretare l'art.10 c.2 della Legge 555/1912
2020
Stato civile - Acquisto della cittadinanza
Comunicazione ai cittadini stranieri
2020
Stato civile - Acquisto della cittadinanza
Comunicazione ai cittadini stranieri
Quesito del 19/09/2019
Cittadinanza - Località di nascita
A seguito acquisizione cittadinanza italiana di un cittadino moldavo chiediamo come dobbiamo comportarci in merito alla località di nascita in quanto: sul passaporto è indicata Republica Moldova sul certificato di nascita è indicata Villaggio di Filipeni Provincia di Leova sul decreto della cittadinanza è indicata Leova (Moldavia) in anagrafe fino ad oggi era registrata come da vecchio passaporto MDA Leova.
Quesito del 19/07/2019
Cittadinanza jure sanguinis
Sto visionando i documenti per il riconoscimento di cittadinanza jure sanguinis: l’avo italiano è nato nel 1879, bisnonno nato in Argentina nel 1905, nonna nata in Argentina nel 1933 sposata con cittadino argentino e deceduta nel 1988 sempre all’estero, madre nata nel 1965, sposata e vivente in argentina in Argentina e figli (Istanti) nati nel 1996 e 1993. La nonna è nata nel 1933 e quindi non trasmette la cittadinanza italiana (in quanto nata ante 1948), ma lei è cittadina. Ho questo dubbio, la nonna trasmette comunque la cittadinanza alla figlia e ai nipoti oppure no perché nata prima del 1948?
Quesito del 15/07/2019
Richiesta trascrizione sentenza di riconoscimento cittadinanza italiana jure sanguinis
È pervenuta al protocollo dell’ente da parte di un avvocato, incaricato con procura, la richiesta di trascrizione di sentenza riconoscimento giudiziale della cittadinanza italiana e si hanno le seguenti perplessità: 1) dal punto di vista formale, gli atti di stato civile sono arrivati tramite PEC, come pure la sentenza, tutti in un unico un file pdf. La sentenza riporterebbe una firma digitale, di cui non risulta possibile verificare la veridicità (vista la modalità di trasmissione), inoltre non si riesce a verificare il passaggio in giudicato. Per cui come dovrebbero pervenire per essere ritenuti validi gli atti e la sentenza al protocollo dell’Ente? 2) Dal punto di vista sostanziale chiedo se è il nostro comune competente alla trascrizione della sentenza? in quanto comune di nascita dell’avo italiano, ma non è né comune di iscrizione AIRE di nessun avo, né di residenza delle richiedenti. 3) Qualora dovesse essere il nostro Comune competente alla trascrizione, va trascritta solo la sentenza negli atti di cittadinanza oppure anche gli altri atti che sono allegati (sia relativi alle richiedenti che agli avi) i quali però risultano soltanto tradotti e non apostillati o legalizzati?