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Acquisto della cittadinanza italiana

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10 risultati di 263

Quesito del 13/03/2023

Riconoscimento cittadinanza italiana

E’ pervenuta al Sindaco di questo Comune in data 16.09.2022,un’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis da parte di una ragazza brasiliana nata il 26.05.1986 in Brasile, residente nel Comune, con origini italiane.
Infatti nella richiesta ha precisato che l’avo italiano è nato in un Comune Italiano ed è emigrato in Brasile dove si è sposato e deceduto;
La nonna è nata in Brasile nel 1929,dove si è sposato con un cittadino brasiliano;
Il Padre è nato sempre in Brasile nel 1963.
Con l’istanza ha allegato solo il proprio atto di nascita.
Per la restante documentazione ha comunicato che tutti gli atti relativi ai suoi ascendenti erano depositati presso un Comune nella Provincia di Teramo dove il padre, negli anni precedenti, ha presentato istanza ed ha ottenuto successivamente il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis e dove ad oggi risulta iscritto nell’AIRE.
Lo scrivente pertanto ha richiesto a detto Comune, le copie conformi di detti documenti.
Il Comune in questione con nota del 06.02.2023 ha trasmesso l’atto di nascita trascritto del padre della richiedente e i certificati di cittadinanza italiana e iscrizione AIRE dello stesso. Nella medesima nota ha precisato che gli atti del bisnonno, della nonna e del padre sonno stati all’epoca depositati presso detto Comune in copia conforme e pertanto ai sensi di legge non si può rilasciare una copia di "copia conforme".
Inoltre l‘Ufficio di Stato Civile di questo Comune, avendo rilevato dall’atto di nascita della richiedente che nel 1986, quando è nata, è stata riconosciuta solo dalla madre cittadina brasiliana, è stato chiesto all’interessata di far pervenire la documentazione relativa al riconoscimento paterno.
La richiedente con nota del 29.12.2022 ha trasmesso un atto di riconoscimento, reso presso l’Ufficio di Stato Civile della 1° Sottocircoscrizione e Ufficio Notarile di Anapolis (Brasile) dal padre in data 15.09.2021, con la sottoscrizione per assenso anche della figlia maggiorenne. La stessa con il medesimo atto ha aggiunto al cognome della madre anche il cognome del padre.
Considerato che:
- ai sensi dell’art. 2, comma 2 legge n. 91/92, nel caso di riconoscimento di figlio maggiorenne, questi acquista la cittadinanza italiana solo se entro un anno dal provvedimento esprime la propria volontà in tal senso, attraverso una "elezione di cittadinanza";
- l'assenso del figlio, ai sensi dell'art. 250, secondo comma del codice civile, può essere contenuto nello stesso atto di riconoscimento o in un atto separato (formato dall'ufficiale dello stato civile, dall'autorità diplomatica o consolare, da un notaio);
- la dichiarazione di riconoscimento è stata effettuata all'estero mediante atto notarile;
- considerato altresì che, detta dichiarazione, è stata resa efficace in Italia mediante la traduzione giurata e l’apostille.
Tanto premesso e considerato, si chiede:
Se è corretto rigettare l'istanza presentata in data 16.09.2022 di riconoscimento della cittadinanza italiana, ai sensi della Circolare K.28.1 dell'8.04.1991 perché non sono stati prodotti ed acquisti tutti i documenti relativi agli ascendenti previsti dalla Circolare suddetta.

Se la stessa invece, essendo ad oggi, residente in questo Comune, può presentare istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana, quale figlia, riconosciuta nella maggiore età, da padre cittadino italiano e se in questo caso, il computo del periodo di un anno per rendere la dichiarazione di elezione della cittadinanza deve effettuarsi dalla data in cui é stato redatto l'atto all'estero e cioè il 15.09.2021, oppure dalla data in cui viene reso efficace in Italia il provvedimento straniero, ovvero dal 29.12.2022, data in cui l’atto di riconoscimento è pervenuto a questo Comune tradotto ed apostillato e quindi pienamente efficace per l’ordinamento italiano ed in questo caso qual é la procedura corretta che l'Ufficiale di Stato Civile deve seguire.
In subordine, nel caso di parere negativo, si chiede se la richiedente, figlia di cittadino italiano, che l'ha riconosciuta quando era maggiorenne, può presentare un'altra istanza essendo residente in questo Comune come cittadina straniera, anche se è intercorso un anno dal riconoscimento paterno (Art.2, comma 2, della Legge 91/1992) ed, in tal caso, quale deve essere la procedura da seguire.
Il Comune di Tramutola è un piccolo Comune dove chi si occupa dell’Ufficio di Stato Civile, svolge compiti che abbracciano tutta la sfera delle competenze dei servizi demografici e quindi casistiche come questa espressa sono rarissime, pertanto si chiede in dettaglio un chiarimento sulla corretta proceduta da seguire.

Quesito del 13/03/2023

Riconoscimento cittadinanza italiana jure sanguinis

E’ pervenuta al Sindaco di questo Comune in data 18.10.2022, un’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis da parte di una ragazza brasiliana nata il 1993, residente nel Comune, con origini italiane il cui avo è nato in Italia.
Infatti nella richiesta ha precisato che l’avo italiano, è nato in un Comune della provincia di Salerno il 19.11.1871, mentre il bisnonno è nato in Brasile il 1915, il nonno sempre in Brasile nel 1943, come anche la madre nata in Brasile nel 1975.
Con l’istanza ha allegato solo il proprio atto di nascita ed il certificato negativo di naturalizzazione dell’avo italiano.
Per la restante documentazione ha comunicato che tutti gli atti relativi ai suoi ascendenti erano depositati presso un Comune Calabrese dove la madre, negli anni precedenti (Anno 2020), ha presentato istanza ed ha ottenuto successivamente il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Lo scrivente pertanto ha richiesto al Comune Calabrese indicato dalla richiedente, le copie conformi di detti documenti e dopo varie richieste, detto Comune ha comunicato, che gli atti relativi alla pratica della cittadinanza della madre della nostra richiedente, da maggio 2022 sono stati acquisiti dalla Guardia di Finanza competente per territorio.
Il sottoscritto nel frangente tramite ANPR ha verificato che la madre della richiedente risulta iscritta nell’AIRE del Comune Calabrese dove aveva presentato l’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana, in quanto residente AIRE.
Vista l'impossibilità di acquisire i documenti degli ascendenti l’interessata in data 07.02.2023, ha fatto pervenire una nuova comunicazione, dove richiede di essere riconosciuta cittadina italiana iure sanguinis, perché figlia di madre, ad oggi cittadina italiana.
Lo scrivente a questo punto si chiede, se si può procedere a richiedere ai Consolati indicati dalla richiedente, il certificato di non rinuncia della sola richiedente e riconoscere, dopo il riscontro positivo dei suddetti Consolati, la cittadinanza jure sanguinis alla stessa, indicando nell’attestazione da produrre a conclusione del procedimento, che la stessa è cittadina italiana, perché figlia di madre cittadina italiana, senza far alcun riferimento all’avo italiano e procedere alla trascrizione del suo atto di nascita.
Se invece il fatto di essere a conoscenza che la documentazione relativa alla cittadinanza della madre è oggetto di indagine della Guardia di Finanza, non consente di procedere al riconoscimento e si devono richiedere chiarimenti all'autorità che ha provveduto al sequestro, sulla natura dell'indagine e quindi si deve sospendere la richiesta, dandone comunicazione all'interessata.

Quesito del 01/03/2023

Iscrizione anagrafica figli di cittadino italiano jure sanguinis

Ad un cittadino argentino, regolarmente residente nel nostro Comune, viene riconosciuta la cittadinanza jure sanguinis. Con lui la acquistano i due figli minorenni, che in un primo tempo non hanno fatto richiesta di residenza, pur essendo probabilmente di fatto dimoranti qui. Ora vorrebbero iscriversi ed ottenere anche loro la CIE. Sono cittadini italiani che arrivano dall'estero, esatto? Quali documenti devono presentare per l'iscrizione?

Quesito del 22/02/2023

Attestazioni sindacali e consolari variazioni cittadinanza

Si chiedono chiarimenti sulle attestazioni consolari e sindacali per perdita ed acquisto di cittadinanza. Quando è necessario emettere attestazione sindacale su comunicazione del consolato per acquisto o perdita della cittadinanza italiana anziché trascrivere direttamente le attestazioni consolari stesse?

Quesito del 07/02/2023

Cittadinanza jure sanguinis

Uno studio legale ha inviato richiesta di trascrizione atti di cittadini brasiliani divenuti italiani per cittadinanza jure sanguinis a seguito di Ordinanza del Tribunale di Roma. L'Ordinanza è sprovvista del certificato di passaggio in giudicato. Lo studio allega tra la documentazione anche il Decreto del Tribunale Ordinario di Genova presso il quale ha fatto ricorso a seguito del rifiuto dell'Ufficiale di Stato Civile del comune di Genova a trascrivere l'Ordinanza e i relativi atti, di altri cittadini di loro competenza, proprio perché mancava il passaggio in giudicato. Il giudice di Genova ha accolto il ricorso e imposto all'Usc la trascrizione. Alla luce di questo si chiede se possiamo trascrivere anche noi procedere alla trascrizione degli atti di nostra competenza o comunque apporre rifiuto perché in difetto del certificato di passaggio in giudicato.

Quesito del 25/01/2023

Cittadinanza

A seguito di intervenuto acquisto di cittadinanza italiana per un cittadino svedese, si chiede se è possibile trascrivibile il suo atto di nascita rilasciato dall'Agenzia delle Entrate Svedesi (estratto dati anagrafici dal Registro della popolazione), in regola con la legalizzazione , certificato contenente tutti i dati del cittadino (Luogo e data di nascita, generalità dei genitori). Abbiamo scritto all'Ambasciata italiana in Svezia per maggiori delucidazioni, ma non risponde e abbiamo bisogno della trascrizione dell'atto di nascita per procedere poi al rilascio della carta di identità al cittadino.

Quesito del 25/01/2023

Riconoscimento cittadinanza italiana iure sanguinis

Mi sono pervenute due richieste di cittadinanza italiana iure sanguinis da parte di cittadine brasiliane.
Nella richiesta hanno riportato l’albero genealogico ed indicato il paese di origine dell’avo italiano nati entrambi intorno al 1890, e non hanno presentato alcun documento dei loro discendenti indicando nella richiesta i rispettivi Comuni italiani dove i loro genitori hanno già ottenuto, anni addietro, il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Lo scrivente ha chiesto a quei Comuni di avere copia della documentazione completa delle rispettive famiglie ma tale documentazione non è reperibile, nel primo caso perché è stata acquisita dalla Prefettura competente non so per quale ragione e nel secondo caso perché sono passati tanti anni, infatti il padre di una delle richiedenti è stato riconosciuto italiano nel 1978 e non si trovano più gli atti.
Entrambi i Comuni però comunicato di aver trascritto gli atti di nascita dei genitori ed in un caso la madre della richiedente è anche iscritta in AIRE essendo residente in Francia, mentre nell’altro caso invece il padre non risulta iscritto in AIRE perché non ha aggiornato più il suo recapito all’estero ed è stato cancellato.
Mi chiedo se per entrambe le ragazze la prativa può essere espletata lo stesso non riuscendo ad avere gli atti degli avi, oppure se è il caso di far presentare una nuova richiesta alle stesse direttamente con l’indicazione del solo genitore che è già italiano e quindi poi procedere con l’acquisizione degli atti dei genitori e verificare presso i Consolati italiani competenti per territorio di precedente residenza la non rinuncia solo per le figlie e riportando nel provvedimento finale di riconoscimento della cittadinanza italiana, non l’avo nato in Italia intorno al 1890, ma direttamente i genitori. Si chiede in questo caso quale delle procedure esposte è corretta o se cosa bisogna fare altro.

Quesito del 15/12/2022

Atto di nascita dall'estero

Una neo cittadina italiana ci presenta, ai fini della trascrizione, l'atto di nascita utilizzato per la richiesta della cittadinanza italiana. L'atto di nascita è un copia dell'originale (originale emesso dallo stato russo alla nascita) della sig.ra interessata. La copia del certificato russo è tradotta dal russo all'estone; e' firmata dal traduttore estone e la firma, del traduttore stesso, sembrerebbe legalizzata ( abbiamo il dubbio perché di questa legalizzazione non c'è traduzione successiva in lingua italiana) . Il documento in lingua estone è poi tradotto in lingua italiana; la firma della traduttrice e' legalizzata dall'Ambasciata Italiana in Tallin. Il tutto legato e borchiato con cordoncino e timbro adesivo del traduttore. Secondo il nostro parere manca l'apposizione dell'Apostille sull'atto d'origine. Poichè la Sig.ra dichiara di essere impossibilitata a rifare il documento. Chiedo se secondo il vs. parere l'atto , così come presentato, può essere accettato per la trascrizione nei registri di nascita.

Quesito del 25/11/2022

Trascrizione atto di nascita neo cittadino

Cittadina Rumena iscritta in anagrafe con il cognome del marito, diventa cittadina italiana e sul decreto viene indicato il cognome del marito. L'atto di nascita e di matrimonio hanno il suo cognome da nubile.
Nell'intestazione degli atti di nascita e di matrimonio si vorrebbe indicare il cognome del marito e nel corpo dell'atto trascrivere il cognome da nubile.

Quesito del 16/11/2022

Cittadinanza italiana jure sanguinis

Una cittadina brasiliana nata nel 1993, ha stabilito la residenza in questo Comune ed ha presentato istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis.
Il suo albero genealogico è il seguente:
Il TRISNONNO è nato in un Comune italiano nel 1871, ed è emigrato in Brasile;
IL BISNONNO è nato in Brasile nel 1915;
Il NONNO è nato in Brasile nel 1943;
LA MADRE è nata in Brasile nel 1975 ed ha ottenuto il riconoscimento della cittadinanza italiana in un Comune Italiano;
La RICHIEDENTE è nata in Brasile nel 1993 ed ha stabilito la residenza in questo Comune.
La richiesta di chiarimento riguarda la seguente questione:
La richiedente ha presentato istanza di riconoscimento in questo Comune, presentando l'albero genealogico della famiglia, il certificato negativo di naturalizzazione del trisnonno ed il suo atto di nascita.
Per gli altri documenti ha dichiarato che sono già in possesso di un altra pubblica amministrazione, che nella fattispecie corrisponde al Comune Italiano che ha istruito la pratica di riconoscimento della cittadinanza italiana della madre.
Pertanto alla luce di quanto sopra esposto, si vuole sapere come devo procedere:
la pratica si può istruire richiedendo copia degli atti di tutti gli avi presentati al Comune Italiano dove è stata istruita la pratica di cittadinanza della madre,
oppure basta richiedere solo la copia dell'atto di nascita trascritto della madre, con il certificato di cittadinanza italiana, senza far riferimento ai suoi avi precedenti visto che la madre è già cittadina italiana.