Acquisto della cittadinanza italiana. Giuramento - Trascrizione - Annotazione - Comunicazioni
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Quesito del 17/05/2024
Acquisto cittadinanza italiana figli minori conviventi con il genitore
Ad un nostro residente cittadino Tunisino gli è stato notificato in data 15/03/2024 il Decreto del Presidente della Repubblica di conferimento della cittadinanza italiana. Ha fatto il giuramento in data 19/04/2024 e il giorno dopo è diventato cittadino italiano. Sono giunti dalla Tunisia, per ricongiungimento familiare, la moglie e due figli minori che hanno fatto domanda di residenza nel suo nucleo in data 27/03/2024. Si chiede: ai sensi dell’art. 14 legge 5 febbraio 1992, n. 91 sarebbe corretto che acquistino anche loro la cittadinanza italiana con decorrenza dal 20/04/2024?
Quesito del 14/05/2024
Art.14 minore residente in comune diverso dal genitore che presta il giuramento
In seguito al decreto di concessione della cittadinanza, uno straniero presta giuramento ai fini dell’acquisizione. Successivamente, si perviene a conoscenza dell’esistenza di un figlio, minore, che risiede in un altro Comune. Alla luce di ciò, qual è la corretta procedura da seguire?
NOTA OPERATIVA n. 68 del 05/04/2024
Il giuramento per la cittadinanza
Il giuramento per la cittadinanza viene fatto a fine procedura, quando la domanda di cittadinanza italiana, per residenza o per matrimonio, si è conclusa positivamente e la prefettura ha notificato all’interessato il decreto di conferimento della cittadinanza italiana. Infatti, dopo aver ricevuto la notifica del decreto di concessione della cittadinanza italiana, il neo cittadino, previo appuntamento, si reca dinanzi all’Ufficiale dello Stato Civile e recita una formula d’impegno ad essere sempre fedele alle leggi della Repubblica.
Il tema del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
Il giuramento per la cittadinanza
Il giuramento per la cittadinanza viene fatto a fine procedura, quando la domanda di cittadinanza italiana, per residenza o per matrimonio, si è conclusa positivamente e la prefettura ha notificato all’interessato il decreto di conferimento della cittadinanza italiana. Infatti, dopo aver ricevuto la notifica del decreto di concessione della cittadinanza italiana, il neo cittadino, previo appuntamento, si reca dinanzi all’Ufficiale dello Stato Civile e recita una formula d’impegno ad essere sempre fedele alle leggi della Repubblica.
MEMOWEB n. 31 del 13/02/2024
Cittadinanza italiana: nuovo studio del Consiglio Nazionale del Notariato
Lo studio affronta le tematiche attinenti l'attribuzione e l'acquisto della cittadinanza italiana e le varie modalità attributive ed acquisitive previste dalla legge, analizzando anche i vari profili inerenti la perdita e il riacquisto
Quesito del 08/01/2024
Iscrizione AIRE
Il Consolato d'Italia a Edimburgo ha inviato una richiesta di iscrizione all'AIRE, chiedendo la trascrizione dell’atto di nascita e la trascrizione del Decreto di cittadinanza, acquisita per matrimonio e giuramento. Si chiede se sia sufficiente trascrivere l'atto di nascita e richiamando all'interno il decreto di cittadinanza o se quest’ultimo debba essere trascritto a parte.
Quesito del 08/01/2024
Trascrizione atto notorio per neo cittadino italiano
Un cittadino afgano, rifugiato politico, ha prestato, a seguito di decreto di concessione della cittadinanza italiana, giuramento nel nostro Comune e ottenuto la cittadinanza italiana. Al posto dell'atto di nascita ci ha presentato un atto notorio effettuato presso il Tribunale in cui due testimoni dichiarano la sua data di nascita, maternità e paternità. È trascrivibile? In caso negativo, cosa si dovrebbe chiedere al cittadino?
Quesito del 19/12/2023
Cittadinanza
Ad un bambino nato da madre italiana e padre croato va attribuita solo la cittadinanza italiana della madre oppure automaticamente si attribuisce la doppia cittadinanza italiana e croata essendo il padre appartenente all'Unione europea?
Quesito del 15/12/2023
Cittadinanza iure sanguinis
Per il cittadino brasiliano, iscritto in Anpr sono stati disposti ulteriori accertamenti al fine di verificare la presenza fisica e quindi la dimora abituale. Dall'accertamento è risultato che il cittadino è partito alla volta del Brasile per le festività natalizie e per motivi di salute con data di rientro non definita. Pertanto, alla luce di quanto esposto sopra, possiamo rigettare la pratica di riconoscimento cittadinanza iure sanguinis per mancanza dei requisiti sulla dimora abituale?