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Il processo di digitalizzazione alla prova pratica della funzionalità; come, cosa, quando, e chi sono le domande a cui rispondono i contenuti di quest’area pensata per accompagnare i Comuni verso la transizione digitale
7 novembre 2019
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No al Foia se i documenti contengono le firme autografe dei titolari di concessioni comunali
MEMOWEB n. 208 del 07/11/2019
SPID: online le linee guida per le identità digitali per uso professionale
Il nuovo sistema consentirà alle pubbliche amministrazioni e ai privati di verificare l'appartenenza di una persona fisica ad un'organizzazione e/o la sua qualità di professionista
Quesito del 28/10/2019
Stanziamento delle risorse per i servizi di pulizia nelle scuole
L’Amministrazione mi riferisce che l’istituto comprensivo del nostro comune gli ha comunicato che per problemi con il loro personale Ata non sono più in grado di svolgere le pulizie all’interno della scuola pertanto chiedono che se ne faccia carico il Comune ampliando il servizio alla ditta che già lo svolge per la sede municipale. Il problema nascerebbe dal fatto che fino ad ora le pulizie venivano svolte dal personale Ata interno, ma pare che siano stati presentati dei certificati medici per i quali non possono più svolgere tali mansioni… non è chiaro, ma, in ogni caso, l’istituto non è più in grado di far svolgere le pulizie all’interno dei plessi scolastici e, dicono, hanno il divieto di assumere.
A seguito di una ricerca su internet ho verificato che è entrata in vigore una nuova normativa per la quale le scuole dal 01/01/2020 non possono più affidare i servizi di pulizia all’esterno, ma sono obbligate a farlo con il proprio personale. Per questa ragione le Regioni predispongo degli elenchi di personale (scelti tra il personale delle cooperative che prima avevano gli affidamenti presso le scuole) dai quali gli istituti possono attingere e assumere il personale necessario. Pertanto sembrerebbe invece che gli istituti scolastici abbiano proprio la possibilità di assumere, e non il divieto.
In ogni caso, a parere dello scrivente, l’Ente non può assolutamente affidare un servizio, e pagare di tasca proprio un servizio che non sia a vantaggio dell’Ente. Sarebbe come se l’Ente si facesse carico delle spese di pulizia di una qualsiasi impresa privata del territorio. Ritengo la Corte dei Conti avrebbe molto da contestare al Responsabile che impegnasse spese e pagasse una ditta per un servizio svolto per conto di terzi.
Diverso potrebbe essere il caso di un eventuale contributo che l’Amministrazione, nella sua facoltà discrezionale, decidesse di concedere alla scuola. Già oggi l’Amministrazione, nei limiti delle proprie disponibilità di bilancio, concede dei contributi alla scuola per i Pof, per spese di amministrazione, di cancelleria e altro, sempre a fronte di una analitica rendicontazione della spesa. Pertanto, se l’Ente decidesse di aumentare tale contributo per nuove esigenze dell’Istituto, ritengo che la spesa sarebbe legittima, mentre ritengo che non sia legittimo fare un affidamento di un servizio in sostituzione di un terzo estraneo all’Amministrazione; ritengo anche che un tale affidamento potrebbe essere causa di danno erariale per il Responsabile che firmasse tale affidamento con il parere di regolarità tecnica su una eventuale delibera o con la sottoscrizione della determina di affidamento, e anche per il Responsabile finanziario che avallasse tale affidamento con il parere di regolarità contabile sulla delibera e con il visto di copertura finanziaria sulla determina.
Si chiede quindi un parere in merito alla legittimità di un eventuale affidamento ad una ditta per lo svolgimento di un servizio per conto di terzi, essendo, a mio parere, ininfluente che si tratti di un privato o di un altro ente pubblico.
Questo servizio è di competenza della scuola e non può nemmeno essere ricondotto all’interno delle funzioni miste, la cui gestione comunque, da settembre di quest’anno, l’istituto scolastico ha ritenuto di non confermare.
A parere del sottoscritto la scuola, se ha di questi problemi, deve trovare le risorse all’interno del proprio bilancio e o rivolgersi al ministero dal quale dipende. Al massimo l’Ente può cercare di sostenerla nei limiti delle proprie capacità di bilancio, integrando il contributo annuale che viene concesso ed erogato all’istituto scolastico.
Quesito del 29/10/2019
Ammissibilità preventivi protocollati dopo la scadenza del termine
In caso di affidamento diretto di importi pari o superiori a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro per i lavori e nel caso della richiesta di tre preventivi a tre ditte, il fatto che l'ufficio protocollo protocolli i tre preventivi il giorno successivo rispetto al giorno entro cui devono pervenire le offerte, è motivo di invalidazione della gara o fa fede la data di arrivo delle pec nei termini per la presentazione delle offerte?
6 novembre 2019
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Danno erariale, la definizione agevolata non esclude l'obbligo di restituzione delle somme all'ente
MEMOWEB n. 207 del 06/11/2019
WiFi4EU: wifi gratuito in 142 comuni italiani. L'elenco dei vincitori
L'Italia ha ottenuto il limite massimo di voucher disponibili per ciascuna delle 30 nazioni che partecipano all'iniziativa ossia il terzo bando di Wifi4EU