Quesiti
Quesito del 11/04/2024
Sospensione lavoro e sospensione stipendio
Nella sospensione dal servizio è prevista la retribuzione fino a 10 gg e dall'11°giorno viene corrisposta una indennità pari al 50% della retribuzione base mensile, nonché, ove spettanti, anche per gli assegni alimentari? Inoltre, è ancora applicato l'art. 3, comma 6 del CCNL 2008, oppure tale disciplina è regolamentata dal nuovo CCNL? Per quanto riguarda il periodo di sospensione è computabile nell'anzianità di servizio, o è sospesa? Infine, dovrà essere comunicato anche all'INPS il periodo di sospensione?
Quesito del 22/02/2024
Iscrizione albo professionale
Si chiede se un dipendente pubblico possa essere iscritto ad un albo professionale (es. architetti, commercialisti).
Quesito del 07/02/2024
Buoni pasto dipendenti pubblici: spettano se il turno antimeridiano è inferiore alle sei ore?
Il quesito che si vuole sottoporre ha ad oggetto la maturazione del diritto al buono pasto del dipendente pubblico. Più in particolare, vorremmo chiarire, alla luce degli artt. 34 e 35 del nuovo CCNL Enti Locali, se il diritto al buono pasto sostitutivo del servizio mensa, spetta ad un dipendente part-time per il turno lavorativo nelle fasce orarie: 08:00/13:00 e pomeridiano 15:30/18:30 o se nella fattispecie, dove il turno antimeridiano non superi le sei ore continuative, non si matura tale diritto.
Quesito del 08/01/2024
Flessibilità e turnazione
Questo ente ha previsto un’articolazione oraria per turni per gli agenti di polizia locale. Quindi si chiede se sia possibile riconoscere a tale personale una fascia di flessibilità per cui si possa anticipare o posticipare l’orario di entrata e di uscita per 15 minuti, sia nell’orario mattutino che in quello pomeridiano, per un massimo di 30 minuti al giorno.
Nel caso si possa riconoscere tale flessibilità si chiede se ciò abbia delle ripercussioni sulla indennità di turno, per cui ad esempio se i turni antimeridiani e pomeridiani degli agenti sono dalle 7.30 alle 13.30 e dalle 13.30 alle 19.30, ed un agente entra alle 7.45 ed esce alla 13.15, l’indennità di turno deve essere riproporzionata in base alle ore lavorate (5.30)? Se la mezz’ora viene recuperata il giorno successivo per cui lavora dalle 7.30 alle 14.00, l’indennità va ugualmente riproporzionata a 6 ore e 30 minuti?
Quesito del 21/12/2023
Fondo risorse decentrate enti in dissesto
Si chiede di sapere quali sono i limiti e i divieti nella costituzione del fondo risorse decentrate negli Enti in dissesto, con ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato già approvato:
1) se non possa essere costituita la parte variabile o la stessa non possa essere aumentata.
2) se vi sia questo divieto, si chiede di sapere se la residua somma della parte stabile possa andare a finanziare gli istituti della parte variabile.
3) se, dunque, in linea generale sia vietata la negoziazione degli istituti della reperibilità, condizioni di lavoro, ecc. e la performance.
Quesito del 14/12/2023
Mancata sottoscrizione contratto decentrato anno 2023
Questo Ente ha regolarmente costituito il Fondo delle risorse decentrate per l’anno 2023 inserendo, nella parte variabile ai sensi dell’art.79 c.5, gli incrementi di cui al c.1 lett.b) di competenza degli anni 21 e 22, inoltre sono stati inseriti sempre nella parte variabile non soggetta a limite i risparmi dello straordinario 2022.
Purtroppo non riusciamo a sottoscrivere il contratto decentrato parte economica del 2023 e quindi si chiede in assenza di contrattazione cosa possa essere riportato nel prossimo anno e cosa resti eventualmente acquisito al bilancio quale economie di spese.
Si chiede altresì quali importi possano confluire nell’avanzo di amministrazione vincolato.
Quesito del 14/12/2023
Parere del revisore su fondo risorse decentrate
Questo Ente ha costituito il Fondo con determinazione del responsabile personale, sulla quale non ha formalmente chiesto l'espressione del parere del revisore in quanto avrebbe voluto farlo successivamente insieme all'ipotesi di CCDI (dato che è un a facoltà prevista dalla legge). L'ipotesi di CCDI è stata regolarmente sottoscritta dalla parti, e poco dopo, prima che sia stato formalmente richiesto il parere al revisore sia per la costituzione che per l'ipotesi, è arrivato il parere favorevole del revisore solo per la costituzione del fondo. Dato che il parere è favorevole, e non implica nessuna modifica al fondo o necessità di notiziare le parti, si chiede se si possa andare avanti col procedimento (quindi non riconvocando le parti per una nuova sottoscrizione dell'ipotesi di CCDI).
Quesito del 12/12/2023
Richiesta chiarimenti CCNL: ferie non godute dipendenti cessati 2019/2022
Si chiede gentilmente di specificare per un dipendente B2 collocato a riposo, con diritto a pensione, a gennaio 2021, con giorni di ferie non godute relativi al 2020 pagati nel 2021, se il ricalcolo deve essere effettuato tenendo conto :
1) dell’incremento mensile Tabella D CCNL 2019-2021 dal 1/1/2020 (anno ferie) : € 21,80 (al netto dell’indennità di vacanza contrattuale pagata € 10,69), oppure
2) dell’incremento mensile Tabella D CCNL 2019-2021 dal 1/1/2021 (anno cessazione) : € 60,30 (al netto dell’indennità di vacanza contrattuale pagata 10,69).
Quesito del 11/12/2023
CCNL: ferie non godute dipendenti cessati 2019/2022
A seguito della sottoscrizione del CCNL 2019-2021, si chiede se si sia corretto procedere al ricalcolo e al pagamento delle differenze dell’indennità sostitutiva per ferie non godute già pagata ai dipendenti cessati dopo il 01/01/2019.
Se si, si chiede per un dipendente B2 collocato a riposo, con diritto a pensione, a gennaio 2021, con giorni di ferie non godute relativi al 2020 pagati nel 2021, se il ricalcolo deve essere effettuato tenendo conto:
1) dell’incremento mensile Tabella D CCNL 2019-2021 dal 1/1/2020 (anno ferie) : € 21,80 (al netto dell’indennità di vacanza contrattuale pagata € 10,69), oppure
2) dell’incremento mensile Tabella D CCNL 2019-2021 dal 1/1/2021 (anno cessazione) : € 60,30 (al netto dell’indennità di vacanza contrattuale pagata 10,69)
Quesito del 04/12/2023
Assunzioni art.16 Legge 56/87 e art. 35, comma 1, lett. b) D.Lgs. 165/2001
Per effetto del nuovo sistema di classificazione del personale degli Enti Locali (introdotto dal vigente CCNL Funzioni Locali 16.11.2022), questo Ufficio ritiene che per la copertura del profilo di Operatore Esperto (prima ascrivibile alla categoria B – B1) non sia più possibile procedere (ai sensi art. 16 – Legge 56/87) attraverso l’avviamento da parte degli uffici del lavoro ma occorra, invece, bandire un concorso pubblico o ricorrere allo scorrimento di graduatorie in corso di validità; ciò anche se per la copertura di tale profilo sia richiesto il titolo di studio della scuola dell’obbligo accompagnato, però, dal possesso di una qualificazione professionale.
La perplessità concerne il constatare che alcune pubbliche amministrazioni continuano a pubblicare bandi di concorso che hanno per oggetto la copertura di posti di Operatori Esperti (ex categoria B-B1 CCNL Funzioni Locali) richiedendo come requisito di accesso il solo assolvimento della scuola media (anche se oggi si dovrebbe parlare più correttamente di assolvimento di obbligo scolastico come disciplinato dalla legge n. 296/2006 che ha elevato a dieci anni tale obbligo portandolo all’età anagrafica da sei ai 16 anni);
diversamente, altre pubbliche amministrazioni richiedono (ed ottengono) l’avviamento a selezione ai centri per l’impiego anche per la figura di Operatore Esperto, pur senza esplicitare il requisito del possesso di una specifica qualificazione professionale ma il solo assolvimento della scuola dell’obbligo;
questo Ufficio ritiene che le assunzioni di operatori esperti (ivi compresi i dipendenti da assumere per i profili ascrivibili alla ex categoria B, posizione giuridica B1) vanno necessariamente assunti attraverso un concorso dell’Ente (o uno scorrimento di graduatoria degli idonei) e non tramite l’avviamento dei centri per l’impiego;
a sostegno di tale tesi giova il fatto che il CCNL 16.11.2022, nella declaratoria dei profili professionali degli Enti Locali, prevede per l’ Operatore Esperto il requisito dell’assolvimento dell’obbligo scolastico accompagnato da una specifica qualificazione professionale, la quale ultima si riterrebbe conseguita esclusivamente mediante la partecipazione e superamento di corsi di formazione professionale aventi durata triennale o di specializzazioni come quelle degli operatori socio-sanitari.
Dunque, le domande che vorremmo sottoporre sono:
1. per la copertura di un posto di operatore esperto, occorre sempre bandire un Concorso Pubblico? E, dunque, non è più possibile ricorrere all’avviamento a selezione dei Centri per l’Impiego?
2. La specifica qualificazione professionale che dovrà accompagnare l’assolvimento dell’obbligo scolastico è da intendersi conseguita esclusivamente con la partecipazione a corsi di formazione professionale di durata almeno triennale o a specializzazioni come, ad esempio, quelle degli operatori socio sanitari?
3. Conseguentemente, le assunzioni di cui all’art. 16 della Legge n. 56/1987, per le quali è previsto l’avviamento a selezione da parte dei centri per l’Impiego, sono attualmente possibili solo per la copertura dei profili professionali appartenenti all’Area degli Operatori (ex categoria A degli Enti Locali)?
4. Per l’assolvimento dell’obbligo scolastico non è sufficiente più il solo conseguimento della ex licenza di scuola media, ma occorre proseguire negli studi per almeno altri due anni (ovvero fino all’età anagrafica di anni 16, ciò per effetto della Legge n. 296/1996 – art. 1, comma 622)?