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Quesito del 28/04/2023
Riduzioni IMU per comodato gratuito
Con delibera del Consiglio Comunale è stata stabilita un'aliquota ridotta per i fabbricati ad uso gratuito.
Al contribuente che ha i requisiti stabiliti dalla legge per ottenere la riduzione del 50% della base imponibile IMU (comodato gratuito nei confronti del figlio; residenza del comodante nel solito comune in cui vi è l'immobile dato in comodato; proprietà di un solo immobile nel territorio italiano), nel calcolo IMU, deve essere considerata sia l'aliquota agevolata sia la riduzione della base imponibile del 50%?
Quesito del 29/09/2022
Rimborso IMU su D/10
Questo Comune ha ricevuto una richiesta di rimborso IMU per d/10 versato da fratello comproprietario di imprenditore agricolo IAP art. 2135 cc. In questo Comune l’amministrazione ha voluto azzerare l’aliquota IMU dei d/10, come consentito dalla L. 160/2019.
Il contribuente che richiede rimborso dichiara però solamente di avere ceduto la quota di comproprietà in uso al fratello.
Cosa richiedere a giustificazione/completamento dell’istanza per poi procedere con il rimborso?
E' possibile rifiutare la richiesta non avendo il contribuente dichiarato con dichiarazione IMU la condizione di non assoggettabilità?
E' infine necessario che abbiano un contratto di affitto registrato tra le parti?
Quesito del 15/05/2023
Applicazione IMU nel caso di fabbricato con annotazione ruralità
La fattispecie riguarda l'accertamento da parte del comune di un fabbricato accatastato in categoria C/2 con annotazione dei requisiti di ruralità a seguito di relativa richiesta da parte del contribuente datata 07/02/2022. Il contribuente produce al Comune la documentazione relativa alla richiesta di annotazione dei requisiti di ruralità dell'accessorio, dalla quale si evince che la suddetta annotazione deriva da un contratto di affitto, decorrente dal 26/10/2017 fino al 10/11/2023, dell'accessorio in questione insieme ad alcune particelle di terreni agricoli ricadenti nel territorio comunale di proprietà del contribuente a un affittuario (che si presume sia coltivatore diretto o IAP, ma del quale non si specifica nel contratto i requisiti professionali, né si producono prove di essi) che si impegna, come testualmente indicato nel contratto a: "mantenere le iniziali condizioni di fertilità, con il limite del rispetto della destinazione della cosa e dell'ordine colturale ... Inoltre l'affittuario è autorizzato dalla proprietà ad eseguire migliorie colturali, previa relativa comunicazione, che più riterrà opportune e che apportino un aumento del beneficio agrario entro la durata stabilita dal presente accordo".
In presenza del suddetto contratto di affitto, il contribuente richiede il 07/02/2022 l’annotazione di ruralità dei fondi rustici oggetto del contratto di affitto e del capannone come strumentale dell’attività agricola dell’affittuario.
Si chiede se il Comune deve riconoscere la ruralità dell’accessorio solo perché è stata apposta l’annotazione della stessa in catasto (come si evince dalla visura catastale) a prescindere dal fatto che il proprietario (parte locatrice dei fondi rustici e dell’accessorio) non è agricoltore diretto, non è IAP e non è pensionato agricolo oppure no.
Infine, qualora si ritiene che il Comune deve riconoscere la ruralità dell’accessorio (quindi assoggettarlo a TASI e non a IMU come fabbricato a disposizione) essa dovrà decorrere dal 07/02/2022 (data della richiesta di annotazione della ruralità), dal 07/02/2017 (5 anni precedenti la richiesta di annotazione della ruralità) oppure dal 26/10/2017 (data decorrenza del contratto di affitto collegato alla richiesta di annotazione dei requisiti di ruralità dell’accessorio)?
Quesito del 17/05/2023
IMU: fabbricati rurali
Il contribuente, proprietario di vari immobili, tra cui:
- n.1 a4 (abitazione principale);
- n.1 a4; n.1 c6; n.1 c2 ; n. 1 d1 per i quali il catasto ha "dichiarata sussistenza dei requisiti di ruralità con domanda;
Si chiede, ai fini IMU, in che modo considerare i fabbricati sopracitati, ad esclusione dell'abitazione principale: strumentali e quindi applicare l'aliquota dell' 1 per mille (come anche per i d10 e a6) o rurali e quindi con aliquota ordinaria.
Quesito del 30/05/2023
Rimborso IMU
Coppia regolarmente coniugata.
Il marito è proprietario di una casa al 100% nel Comune confinante a questo, nel quale è residente e lavora.
La moglie è proprietaria al 100% di una casa in questo Comune nel quale ha la residenza. In questa abitazione la moglie si riserva una stanza e da in locazione a terzi, con regolare contratto di locazione, la restante porzione. La moglie lavora nel Comune limitrofo, dove lavora il marito.
Nel 2021, questo Comune ha accertato l'omesso pagamento IMU alla moglie per gli anni 2016,2017,2018 che regolarmente ha pagato. Ha provveduto inoltre al regolare pagamento dell'anno 2019 e 2020.
Nel 2021 ha trasferito la propria residenza nella stessa abitazione del marito nel Comune limitrofo (in quanto la normativa non le permetteva di avere la doppia abitazione principale).
Ora la moglie, venuta a conoscenza della sentenza della Corte Costituzionale n. 209/2022, ha chiesto il rimborso dell'IMU per gli anni: 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.
Si chiede pertanto se il Comune è tenuto a rimborsare l'intera somma o se vi sono circostanze per le quali il Comune possa non attenersi a tale sentenza.
LA SENTENZA E' DEFINITIVA O MAGARI ASPETTANDO DEL TEMPO ABBIAMO LA POSSIBILITA' CHE VENGA RIBALTATA??
MEMOWEB n. 54 del 17/03/2023
Esenzione IMU per gli alloggi sociali in locazione
La Corte di Giustizia tributaria di Napoli allarga il perimetro dell’esenzione IMU ex legge 147/2012 riservata agli alloggi sociali
Quesito del 09/02/2023
Fabbricato con annotazione ruralità
Un fabbricato con categoria catastale C2 con annotazione di ruralità al catasto può essere considerato pertinenza dell'abitazione principale e quindi per l'anno 2017 esente IMU e TASi?
Gazzetta Ufficiale n. 16 del 20 gennaio 2023
Comunicato
Riparto parziale dell'incremento di 9,2 milioni di euro, per l'anno 2022, del Fondo di cui all'articolo 177, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77
MEMOWEB n. 26 del 07/02/2023
Esenzione IMU per gli immobili-merce
CTR Lombardia 5036/2023: l'impresa costruttrice ha diritto all'esenzione dall'IMU sugli immobili di sua proprietà, destinati alla vendita e non locati (art. 2, comma 2, DL 102/2013)
Quesito del 01/12/2022
Esenzione IMU terreni dei familiari coadiuvanti
L’art. 1, comma 705 della legge n. 145/2018 stabilisce: ”I familiari coadiuvanti del coltivatore diretto, appartenenti al medesimo nucleo familiare, che risultano iscritti nella gestione assistenziale e previdenziale agricola quali coltivatori diretti, beneficiano della disciplina fiscale propria dei titolari dell'impresa agricola al cui esercizio i predetti familiari partecipano attivamente”.
In ordine ai requisiti richiesti dal comma sopra citato si chiede:
1. “Appartenenti al medesimo nucleo familiare” fa riferimento allo stato di famiglia anagrafico, i familiari coadiuvanti devono avere la stessa residenza anagrafica del coltivatore diretto e quindi convivere?;
2. Con il termine “familiari” si intende un familiare di qualunque grado?;
3. Come è possibile verificare se i predetti familiari partecipano attivamente all’esercizio dell’impresa agricola?;
4. Per verificare “l’iscrizione nella gestione assistenziale e previdenziale agricola quali coltivatori diretti”, basta fornire il modello CD4 ove risultano tutti i coadiuvanti?.