Quesiti
Quesito del 11/11/2019
Efficacia modifica rendita catastale
Questo è il caso d'immobile accatastato con DocFa come A7, rettificato dal UTC come A8 ai sensi del D.M.02/08/69 ed in seguito a reclamo/ricorso è stato nuovamente variato ad A7 con sottoscrizione del 01/06/2017. Il ns. avviso di liquidazione IMU 2016 dev'esser annullato? La variazione sulla ns banca dati è stata fatta dal 01/06/17 ovvero dalla sottoscrizione della nuova rendita, quindi da quella data viene esentata come abitazione principale
Quesito del 04/11/2019
Riduzione IMU e contratti di locazione canone concordato
Nel nostro Comune non è stato stipulato alcun accordo tra associazioni di proprietari e sindacati inquilini, un contribuente invoca l'applicazione della riduzione imu ai sensi della legge 208/2015. Ne ha diritto?
Quesito del 31/10/2019
Richiesta rimborso ICI/IMU su aree fabbricabili anni 2010/2013
In data 22 giugno 2015 (ricevuta R/R di invio in data 16/06/15) questo Comune riceveva dalla società XXX una richiesta di rimborso ICI IMU relativamente ad aree fabbricabili anni dal 2010 al 2013.
Negli anni di che trattasi la suddetta società è stata oggetto di fusioni aziendali e conferimenti di rami d'azienda.
Ha presentato dichiarazioni ICI con valutazioni imponibili dalla stessa società determinate, a valore venale, in € 11.413.716,00 base di calcolo per i versamenti dovuti.
In data 31 dicembre 2014 la società procedeva ad una perizia di parte delle aree di proprietà dove si determinava, in base a valutazioni discrezionali di attualizzazione del valore di mercato delle aree, valori imponibili pari a € 7.600.000,00 (richiamati in sede di istanza di rimborso).
A seguito della perizia di parte e delle valutazioni in essa esplicitate, la società presentava istanza di rimborso ICI IMU per complessivi € 111.360,00 da liquidarsi tramite compensazione.
Si specifica che nulla è intervenuto ai fini del PRG/PGT negli anni in argomento, avendo avuto le aree di che trattasi la medesima destinazione in tutto l'arco temporale oggetto dell'istanza presentata. Ancora oggi è analoga la destinazione d’uso.
Questo Comune ha voluto adottare la strategia del diniego tacito al rimborso e, quindi, analogamente all’ufficio fiscale, in presenza di una istanza di rimborso, ha preferito non rispondere, con la possibilità per il contribuente di presentare ricorso, una volta decorsi 180 giorni dalla presentazione dell’istanza ed entro il termine ordinatorio di prescrizione.
Il silenzio-rifiuto è, in sostanza, una scelta dell’ufficio.
Il Comune né allora né tutt’oggi dispone di una perizia tecnica sul valore delle aree fabbricabili.
Il rischio di negare espressamente il rimborso, in altre parole, avrebbe rischiato di porre l’ufficio in posizione di soccombenza in giudizio, specialmente qualora le motivazioni a sostegno del diniego fossero state ritenute non sufficienti.
Recentemente, nel mese di ottobre 2019, la società ormai in prossimità di proporre ricorso in Commissione Tributaria contro il diniego tacito al rimborso, richiedeva aggiornamenti sul procedimento di rimborso, proponendo eventualmente l’ipotesi transattiva in via stragiudiziale, con l’applicazione di una riduzione del 30% della richiesta di rimborso a suo tempo presentata e la definizione della pratica.
Il Comune procederà nel mese di novembre a incaricare un tecnico per la perizia ai fini del valore delle aree oggetto di rimborso.
Questo Ufficio ritiene di non dover riconoscere il rimborso richiesto in quanto per le aree fabbricabili la valutazione imponibile è stata correttamente dichiarata, per anno di imposta, ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 504/92, non riconoscendo alla perizia successivamente elaborata una valenza retroattiva in termini di valutazione imponibile.
Inoltre, la motivazione assunta dalla società, che definisce mero "errore" ciò che è dichiarato, non è sufficiente motivo di concessione del rimborso richiesto.
Tuttavia, malgrado la posizione d’ufficio, è conosciuto il principio consolidato, in giurisprudenza tributaria, che tutte le dichiarazioni fiscali sono emendabili.
Si richiede un Vostro parere circa:
1) la legittimità della richiesta di rimborso presentata a questo Ufficio Tributi;
2) la possibilità che strategia adottata dall’ente possa essere interpretata negativamente in sede di ricorso in Commissione Tributaria;
3) la valutazione delle percentuali di rischio di soccombenza connesso all’eventuale giudizio (data la complessità della materia) e la valutazione della convenienza di un accordo transattivo extragiudiziale, con una riduzione del trenta percento del preteso rimborso.
Quesito del 17/10/2019
Ricalcolo IMU in base alle variazioni introdotte dal PGT e al valore dell'area
Un contribuente ha acquistato nel 2006 un fabbricato industriale categoria catastale D1, in disuso al momento dell'acquisto e riconosciuto inagibile. Le imposte ICI/IMU sono state pagate fino al 2013.
Dal 2013 è entrato in vigore il nuovo PGT; il terreno su cui insiste il fabbricato industriale in oggetto è stato inserito in Ambito di Trasformazione così descritto: "ambito relativo all'insediamento produttivo dismesso...omissis....funzionale all'ipotesi di trasferimento della sede del municipio. L'insediamento previsto è a destinazione mista residenziale (max 70% e servizi (min. 30%). .... ". Considerata l'inadeguatezza della categoria catastale dell'immobile rispetto alla zonizzazione urbanistica e alla possibilità degli interventi prospettati dal PGT vigente, il contribuente chiede di poter calcolare l'imposta dovuta - con effetto retroattivo - sulla base del valore dell'area.
Quesito del 15/10/2019
Applicazione variazioni catastali ai fini IMU
A seguito notifica di un avviso di accertamento IMU (anno d'imposta 2015) il contribuente fa presente che le particelle di terreno di cui è proprietario, iscritte al NCT del Comune con attribuzione di reddito agrario, reddito dominicale e qualità seminativo ricadono, come comunicatogli dall'Ufficio Tecnico del Comune a seguito sua istanza, nella fascia di rispetto per "cave e depositi antropici" e sono individuati come "area non idonea" dallo strumento urbanistico vigente.
Considerato che:
- l'avviso di accertamento dell'Ente verte sul mancato pagamento dell'imposta sui terreni;
- che l'informazione resa al contribuente dall'Ufficio Tecnico non era nota all'ufficio tributi;
- che i terreni come sopra menzionato sono iscritti in catasto con attribuzione di reddito dominicale, reddito agrario e coltura "seminativo";
Si chiede se la risultanza catastale è rilevante ai fini impositivi e quindi il proprietario dovrà effettuare le opportune variazioni catastali per dichiarare lo stato di fatto dell'area ed ottenere l'esenzione IMU, oppure, se queste particelle debbano essere esentate dall'assoggettamento ad IMU a prescindere dalla variazione catastale e quindi l'avviso in questione debba essere annullato.
Qualora si necessiti della variazione catastale la stessa avrà effetto retroattivo?
Quesito del 09/10/2019
Individuazione abitazione principale
Due coniugi risultavano proprietari al 50% di un appartamento ed un box.
Al decesso della moglie è emerso che:
- Gli immobili sono stati costruiti su un’area edificabile ereditata al 50% cad. dalla moglie e dalla sorella di quest’ultima;
- Il 50% di area di proprietà della sorella è stato acquistato da moglie e marito in comproprietà;
- L’abitazione è stata costruita congiuntamente dai due coniugi non tenendo conto delle diverse percentuali di proprietà;
- In fase di successione il Tecnico incaricato di seguire la pratica ha dovuto procedere all’accatastamento nel rispetto delle quote di proprietà e quindi, pur trattandosi di un unico appartamento composto da un solo bagno ed una sola cucina, catastalmente si hanno n.2 unità A7 + n.1 C6 + N.1 C2.
Trattandosi fisicamente di un unico appartamento (anche se accatastato con due subalterni diversi) è possibile considerarlo unica unità immobiliare adibita ad abitazione principale oppure si avranno 2 unità distinte di cui solo una sarà adibita ad abitazione principale?
Quesito del 07/10/2019
Tributi locali residente non domiciliato
UN UTENTE RESIDENTE MA NON DOMICILIATO PRESSO UN FABBRICATO DICHIARATO DALLO STESSO PRIVO DI ALLACCI IDRICO -ENERGIA E TELEFONO DEVE PAGARE LA TARI? PER QUANTO RIGUARDA L'IMU INVECE AVENDO DICHIARATO LO STESSO FABBRICATO ABITAZIONE PRINCIPALE CON GODIMENTO DI ESENZIONE NON NE AVREBBE DIRITTO IN QUANTO NON VI DIMORA? LO STESSO DIMORA IN ALTRO COMUNE DIVERSO DOVE RISIEDE LA MOGLIE.
Quesito del 04/10/2019
Agevolazioni IMU / TASI sui comodati abitativi figli/genitori
Si prospetta questi due casi in tema di agevolazioni IMU/TASi sui comodati abitativi ai figli/genitori.
a) Un contribuente possiede l’ABITAZIONE PRINCIPALE, una seconda abitazione nel medesimo Comune ed uno o più terreni agricoli. Qualora la seconda abitazione sia data in comodato al figlio (o al genitore) spetta l’agevolazione pur in presenza dei predetti terreni?
b) Un contribuente possiede l’abitazione principale, una seconda abitazione nel medesimo Comune e diversi altri fabbricati di categorie varie C1, D1 etc. (cmq non ritenuti abitativi). Qualora la seconda abitazione sia data in comodato al figlio (o al genitore) spetta l’agevolazione pur in presenza di tutti gli altri fabbricati non abitativi?
I quesiti di cui sopra nascono dal fatto che diverse associazioni di categoria si avvalgono della Risoluzione ministeriale n. 1 DF del 17.2.2016, che considera in senso restrittivo la locuzione “ALTRI IMMOBILI” contenuta nel testo normativo, considerando l’agevolazione ammissibile anche in presenza dei predetti immobili non abitativi (terreni, aree edificabili, fabbricati ritenuti non abitazione).
Quesito del 02/10/2019
IMU: esenzione immobili strumentali ai compiti istituzionali
A fine dicembre 2013 il locale Conservatorio di musica acquista un immobile di Categoria C/1.
Nel luglio 2014 lo stesso presenta al Comune una pratica per la trasformazione del C/1 in auditorium al servizio dello stesso Conservatorio.
Nell’ottobre 2016 il contribuente comunica la data di inizio lavori, attualmente in corso, per la ristrutturazione dell’immobile.
Alla luce di quanto sopra esposto si chiede se dalla data di acquisto dell’immobile fino alla data di inizio lavori il conservatorio era tenuto a versare l’IMU sul fabbricato e successivamente sull’area edificabile tenuto conto che l’Ente citato è da annoverare tra i soggetti di cui all’art. 7, comma 1, lett. a del D.Lgs. 504/92 applicabile all’ICI ma esteso anche all’IMU.
Quesito del 02/10/2019
Esenzione COSAP art. 25 del d.l. 32/2019
Ai sensi della legge di bilancio 2019, comma 997, nonchè dell'art. 25 del D.L. 32/2019, si chiede di conoscere, se un ambulante avente sede legale fuori da un Comune del cratere ma che settimanalmente occupa il posteggio al mercato in un Comune del cratere, sia esentato dal pagamento della COSAP per gli anni 2019 e 2020.