Quesiti
Quesito del 11/04/2024
Sospensione lavoro e sospensione stipendio
Nella sospensione dal servizio è prevista la retribuzione fino a 10 gg e dall'11°giorno viene corrisposta una indennità pari al 50% della retribuzione base mensile, nonché, ove spettanti, anche per gli assegni alimentari? Inoltre, è ancora applicato l'art. 3, comma 6 del CCNL 2008, oppure tale disciplina è regolamentata dal nuovo CCNL? Per quanto riguarda il periodo di sospensione è computabile nell'anzianità di servizio, o è sospesa? Infine, dovrà essere comunicato anche all'INPS il periodo di sospensione?
Quesito del 03/04/2024
Note di debito per regolarizzazioni contributive
Questo Comune in data 26/2/24 ha ricevuto dall’INPS due note di debito per regolarizzazioni contributive:
a) una per un dipendente assunto il 01/06/1997, ancora in servizio , nella quale gli imponibili per gli anni 1997-1998-2000 (per il quale probabilmente è stato compilato un modello PA04 a seguito di richiesta di ricongiunzione di periodi) sono superiori a quelli denunciati ai sensi della circolare 38 del 2000 e riportati nei mod. 770, anni 2000-2001 (arretrati anno 2000);
b) una per un dipendente collocato a riposo dal 01/03/2023 , nella quale gli imponibili per gli anni 1993-1994-1995-1997-1998-1999-2006-2008-2009 sono superiori a quelli denunciati/riportati nei mod. 770/indicati nelle Dma in quanto nel 2013 è stato compilato un modello PA04 per ricongiunzione L. 29/79.
Nel 2023, quando si è certificata la posizione assicurativa, prima del pensionamento, non sono stati modificati i suddetti imponibili in quanto vi sono in passweb imponibili, non riportati nella sezione dettaglio, per gli anni 2005-2007 inferiori rispetto a quelli indicati nelle Dma che si compensavano con i maggior imponibili dei suddetti anni 1993-1994-1995-1997-1998-1999-2006-2008-2009, ma la cui minor contribuzione dovuta non è stata indicata nella nota pervenuta come importo a nostro credito.
Alla luce di ciò, si chiede:
1) I contributi richiesti, considerati gli anni a cui si riferiscono sono prescritti oppure no? Sarebbe possibile specificare la normativa della prescrizione attuale di riferimento, in particolare, per gli anni dal 1993 in avanti? Quali sono quelli per i quali è possibile oggi eccepire la prescrizione all’INPS?
Se non fossero prescritti:
2) è corretto per il dipendente di cui al punto a), così come prospettato nella stessa nota, ai sensi dell’articolo 1, comma 131, della legge 30/12/23 n.213, inviare un flusso a variazione per gli anni 1997- 1998 -2000 riportando gli imponibili dichiarati ai sensi circolare 38 del 2000 e nei mod 770, anni 2000-2001 (arretrati anno 2000) indicando nel campo note della contestazione l’identificativo (ID) di trasmissione della denuncia?
3) è corretto per il dipendente di cui al punto b), anziché inviare flussi a variazione annuali (per gli anni 1993-1994-1995-1997-1998-1999) e mensili (per gli anni 2006-2008-2009-2005-2007 ), specificare nei campi note della contestazione che i crediti per gli anni 2005-2007 sono superiori ai debiti richiesti?
Infine, sempre per il dipendente di cui al punto b), per gli anni 2005-2006-2007-2008-2009, considerato che le denunce mensili sono state inviate correttamente e già presenti nel portale INPS (sezione Visualizzazioni DMA), come bisogna procedere per far aggiornare la posizione assicurativa con i maggiori imponibili cpdel denunciati, in modo da sovrascrivere gli imponibili cpdel attualmente presenti che sono stati prelevati dal modello PA04, ed evitare in tal modo che venga ridotto l’importo della pensione a seguito dell’invio del flusso a variazione anni dal 1993 al 2004 contenente imponibili cpdel inferiori a quelli attualmente presenti in passweb ?
Quesito del 29/03/2024
Aspettativa per funzioni da Assessore anche per Consigliere
Un assessore, lavoratore dipendente, ha chiesto tempo fa l'aspettativa per l'espletamento del mandato amministrativo del Comune; il Comune a sua volta provvedeva al versamento dei relativi contributi assistenziali e previdenziali alla cassa di riferimento. Ora l'amministratore ha rassegnato le dimissioni dalla carica di assessore mantenendo la carica di consigliere di maggioranza. L'Amministratore in questione è obbligato a ripresentare una nuova domanda - nel caso sia ancora interessato - per l'aspettativa di consigliere? gli oneri previdenziali ed assistenziali sono posti ad esclusivo carico del soggetto e non più dell'ente?
Quesito del 06/03/2024
Gestione separata INPS 4% - INAR cassa 4%
È legittimo per un professionista in regime forfettario che è anche dipendente che emetta una fattura con INPS gestione separata al 4% e inoltre il 4% INAR cassa architetti?
Quesito del 26/02/2024
Chiarimenti su lavoratori categorie protette L. 68/1999
Questo ente ha effettuato assunzione con procedura di mobilità ai sensi dell’art. 30 del D.lgs. n. 165/2001 di lavoratore dipendente a tempo pieno e indeterminato proveniente da altro ente locale. L’inizio del rapporto di lavoro con questo ente ha avuto decorrenza dal 30.12.2020. Nel bando di mobilità sottoscritto dai candidati a suo tempo era previsto, tra i requisiti per l’ammissione alla selezione, il possesso della necessaria idoneità fisica alla mansione prevista (istruttore amministrativo con mansioni impiegatizie). Il candidato poi assunto da questo ente ha regolarmente presentato la domanda di ammissione al bando di mobilità comprensiva di tutti gli elementi richiesti, compresa copia dell’attestazione di idoneità fisica alle mansioni in corso di validità.
A seguito di colloqui intercorsi con l’amministrazione di provenienza del dipendente interessato, relativamente alla sistemazione di rapporti finanziari per una convenzione tra enti che aveva previsto l’utilizzo condiviso del dipendente transitato nei ranghi di questo ente per un periodo di tempo di due mesi, questa amministrazione è venuta a conoscenza dell’inclusione del dipendente interessato nell’elenco dei lavoratori con disabilità da parte dell’ente di provenienza, ai sensi della legge n. 68/1999. Tale inclusione è stata considerata valida fino al trasferimento del lavoratore.
Il lavoratore assunto con la procedura di mobilità, in sede di presentazione della domanda, e successivamente al perfezionamento del trasferimento, non ha comunicato a questo ente l’appartenenza alle categorie protette di lavoratori.
A seguito di richiesta di integrazione di trasmissione dei documenti riguardanti il lavoratore assunto per mobilità, inoltrata da questo ente a quello di provenienza del lavoratore interessato, si è evidenziata l’inclusione di suddetto lavoratore nelle categorie protette per disabilità certificata con percentuale del 70%. Tale inabilità è stata certificata da apposita commissione INPS con decorrenza 01.03.2017 e revisionabile a partire dal mese di febbraio 2019. L’ente di provenienza non è in possesso di ulteriori certificazioni da parte di commissioni sanitarie abilitate.
Alla luce di quanto sopra esposto si chiede quale debbano essere le azioni da intraprendere da parte di questo ente, quale attuale datore di lavoro, alla luce dei fatti emersi.
A titolo esemplificativo si chiede:
- Se debba essere comunque richiesta visita a commissione abilitata per il riconoscimento di disabilità;
- Se deve essere effettuata comunicazione al centro per l’impiego per l’inclusione del lavoratore nelle categorie protette per questo ente alla luce di una situazione preesistente e non più revisionata;
- Se sussistano ulteriori obblighi in capo al datore di lavoro in applicazione delle tutele previste per le categorie protette di lavoratori ai sensi della sopraccitata legge n. 68/1999.
Quesito del 07/02/2024
Controllo attestazioni mediche
Si chiede se, in qualità di datore di lavoro, abbiamo la facoltà di effettuare dei controlli sulla veridicità delle attestazioni mediche consegnate dai dipendenti quale giustificativo di assenza (nello specifico un dipendente ha presentato diversi certificati del proprio medico curante per sedute di agopuntura durate tutta la giornata lavorativa, dalle 8.00 alle 17.00).
Quesito del 01/02/2024
Contribuzione amministratori locali
Un ex Sindaco nel corso del proprio mandato (di oltre 5 anni fa) fallisce con la propria attività. Sino al momento del fallimento l'amministrazione versava i contributi. Poi, dalla data del fallimento, i contributi non sono più stati versati. Solo ora, nel 2024, ben oltre 5 anni dopo la fine del mandato, l'interessato chiede il versamento dei contributi anche per il restante periodo di mandato (aprile 2015 - giugno 2016) sulla scorta dell'iscrizione alla Gestione separata INPS. Iscrizione che però è avvenuta dopo il termine del mandato e quindi postuma ma con effetto retroattivo (l'INPS ha accettato tale tipo di iscrizione). Il Comune è tenuto a versarli anche se sono trascorsi più di 5 anni e anche se l'iscrizione è avvenuta dopo la fine del mandato? Se si, si tratta di debito fuori bilancio? E nel caso fossero applicate sanzioni e interessi, l'Ente su chi dovrebbe rivalersi?
Quesito del 01/02/2024
Incidenza indennità di EQ su calcolo quota A pensione
In caso di attribuzione di indennità di posizione come EQ, si chiede come, l’eventuale voce di retribuzione che un dipendente percepirebbe per gli ultimi 3 o 4 mesi di servizio andrebbe a determinare sul calcolo della quota “A” di pensione (al 31/12/1992), essendo che la sua pensione sarà di tipo “misto”.
Quesito del 26/01/2024
Congedo Straordinario Legge 104
Un dipendente ha fatto richiesta di un mese di congedo straordinario Legge 104. Come deve essere gestito il cedolino, ci sono riduzioni di stipendio? Il costo del mese di congedo è oggetto di rimborso da parte dell'Inps o è totalmente a carico dell'Ente? Ci sono comunicazioni da fare oltre la DMA UNIEMENS?
Quesito del 15/01/2024
Permessi L. 104 riproporzionamento in caso di part time misto
Un dipendente di ruolo chiede di poter usufruire dei permessi L. 104 pe poter assistere parente di primo grado. Il dipendente ha un'articolazione oraria in regime di part-time misto e lavora per n. 4 giornate e per n. 4.5 ore giornaliere. Ci si chiede se sia necessario operare un riproporzionamento dei permessi ovvero se lo stesso dipendente possa fruirne in maniera intera.