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Quesiti

10 risultati di 65

Quesito del 09/01/2024

Dlgs 151/01 Art.42 - durata congedo

Il congedo straordinario retribuito per assistere un parente disabile, ai sensi dell'art.42 del D. Lgs. 151/01 e dell'art. 3 comma 3 della L. 104, ha una durata massima di due anni. Si chiede: questi due anni corrispondono a due anni solari, quindi si devono prendere in considerazione tutti i giorni comprese le domeniche e i festivi, oppure no?

Quesito del 08/01/2024

Dlgs 151/01 Art.42 - Richiesta chiarimento durata congedo

Si sottopone il seguente quesito: abbiamo un dipendente che fruisce, a partire da Settembre 2020, del congedo straordinario retribuito per assistere la madre disabile (Art.42 del D. Lgs 151/01 e art. 3 comma 3 della L. 104). Nel primo periodo ha usufruito del congedo dal 01/10/2020 al 30/11/2020 e dal 01/12/2020 al 31/01/2021 (4 mesi totali). Poi da Febbraio 2021 a Dicembre 2022 ha usufruito sempre di 3 giorni settimanali (su 6 lavorativi). Infine, per tutto il 2023 ha usufruito di 3 giorni settimanali nelle prime 3 settimane di ogni mese (escludendo l'ultima settimana del mese che risultava totalmente lavorata). In totale dunque, esclusi i primi 4 mesi in cui ha usufruito del congedo pieno, ha usufruito di 141 giorni effettivi nel 2021 (Febbraio-Dicembre), di 152 giorni effettivi nel 2022 (Gennaio-Dicembre) e di 108 giorni effettivi nel 2023.
Dovendo fare una ricognizione per capire quanti giorni ha ancora a disposizione, si vorrebbe sapere se nei 2 anni di durata massima previsti per il congedo si debbano contare tutti i giorni, comprese le domeniche o solo quelli lavorativi e, lo stesso, se nei primi 4 mesi usufruiti pienamente si devono considerare solo i giorni lavorativi o anche le domeniche.

Quesito del 11/12/2023

Assoggettabilità a ritenuta TFR retribuzione di posizione

Si chiede se sia corretto assoggettare la retribuzione di posizione di un dipendente in regime di TFR a ritenuta del 6,91% totalmente a carico dell'ente datore di lavoro e quale sia la normativa di riferimento in materia (legge, contratto collettivo ecc....).

Quesito del 23/11/2023

Art.86, comma 2, D.Lgs.267/2000 – Versamento quote contributive degli amministratori autonomi alle rispettive casse

In merito all'art.86, comma 2, del D.Lgs.267/2000 – Ordinanza Cassazione 24615/23”, si chiede quanto segue.
Aderendo alla pronuncia della Corte di Cassazione – Ordinanza 24615/23, oltre al pagamento a regime delle quote contributive, nei limiti del minimale contributivo, si devono anche rimborsare entro i termini di prescrizione le quote già versate da parte degli amministratori lavoratori autonomi alle rispettive casse?
In caso affermativo, è legittimo il rimborso per le quote già versate fatto direttamente all’amministratore o il versamento deve essere fatto alla Cassa che provvede poi a rimborsare l’amministratore?
Si chiede infine conferma che il termine di prescrizione dei contributi previdenziali e assicurativi da versare sia pari a cinque anni ai sensi dell’art.3, comma 9, della Legge n.335/1995, fatta eccezione per il termine di prescrizione dei contributi previdenziali e assicurativi dovuti dagli iscritti alla Cassa Forense che è fissato in dieci anni dall’art.66 della Legge 247/2012.

Quesito del 20/11/2023

Idonea documentazione ex art. 48 c. 16 CCNL/2022

Un dipendente di questo Ente ha presentato un certificato medico per alcuni giorni, iniziando a ridosso di un giorno festivo. Era quindi stata richiesta la visita fiscale. Una mattina poco prima dell’inizio dell’orario di lavoro ha mandato una mail comunicando di avvalersi dell’art. 48 c. 16 per allontanarsi da casa durante le fasce di reperibilità per giustificati motivi dovendo assistere il coniuge ricoverata presso una struttura sanitaria.
Poiché tuttavia per coincidenza, proprio quel giorno è uscita la visita fiscale, è stato comunicato all’Ente che il dipendente non era a casa, rinviando all’Ente la decisione sulle motivazioni, come viene sempre fatto in questi casi.
A seguito della comunicazione dell’INPS, poiché l’art. 46 c. 18 specifica che il dipendente può allontanarsi durante le fasce d reperibilità per giustificati motivi “che devono, a richiesta, essere documentati” è stata chiesta al dipendente idonea documentazione.
Il dipendente si è rifiutato di fornire qualsiasi documentazione limitandosi a presentare una dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio attestante che il giorno in questione si era recato presso una struttura sanitaria, indicata nella dichiarazione, per assistere il coniuge “ricoverato d’urgenza”.
Si chiede se una tale dichiarazione possa essere considerata come idonea documentazione o se invece non debba essere presentata documentazione diversa, come, a titolo esemplificativo, un certificato di ricovero o di dimissioni del coniuge, ovviamente cancellato nei punti in cui vi possono essere dati sensibili.

Quesito del 13/11/2023

Decurtazione retribuzione per debito orario

Un dipendente comunale assunto il 31.12.2003, p.t.a 34 ore settimanali (94,44%), operatore ex A2, è stato collocato a riposo, con diritto a pensione , con decorrenza 18.10.2023 in quanto il giudizio commissione medica INPS recita:
- Non idoneo permanentemente in modo assoluto al servizio come dipendente di amministrazione pubblica ex art.55 octies D. Lgs 165/2001 e al proficuo lavoro
- non sussiste assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa ex art.2 Co.12 L.335/95.
I miei quesiti sono:
1) avendo un debito orario anni 2019-2020-2021 relativo a permessi brevi art. 42 CCNL del 16/11/2022 non recuperati:
a) È corretto calcolare la decurtazione della retribuzione sulle voci art.10, comma 2, lett. c, del CCNL 9.5.2006 (parere Aran RAL_1632), oppure bisogna considerare anche altre voci (i.ta' di comparto, indennità specifica ex I^-4^ qualifica, emolumento accessorio una tantum 2023 i.tà vestiario?
b) Bisogna calcolare distintamente i recuperi per ogni anno (2019-2020-2021) considerando la retribuzione percepita in ciascuno, compresi gli arretrati (2019-2020-2021) corrisposti a seguito CCNL del 16-11-2022, oppure bisogna effettuare un unico calcolo facendo riferimento alle voci percepite al momento della cessazione del rapporto di lavoro ?
c) I debiti orari riducono proporzionalmente la tredicesima ?

Quesito del 03/11/2023

Causa di servizio

Può il dipendente di un Comune chiedere la causa di servizio per fatti riconducibili ad attività di servizio . Quali modalità?

Quesito del 13/09/2023

Possibilità di chiedere anticipo TFS

E' possibile per un dipendente comunale chiedere l'anticipo del TFS? In tal caso fino a quale importo? Ci sono delle convenzioni con delle banche con un tasso agevolato?

Quesito del 04/08/2023

Assessore: da lavoratore autonomo a regime pensionistico

Nel mese di febbraio un assessore, dall'attività di agricoltore nella sua società semplice (lavoratore autonomo), è stato dislocato in pensione.
Tale soggetto riveste anche una carica di Consigliere in un Consorzio Agricolo.
Nel mese di luglio l'INPS ha invitato l'assessore con sollecitudine all'iscrizione alla gestione separata in quanto i suoi emolumenti superano annualmente i 5mila euro (il Consorzio ha provveduto immediatamente).
La commercialista dell'Azienda Agricola invita il Comune inadempiente a provvedere all'iscrizione sostenendo mensilmente i versamenti contributivi previdenziali. Come procedere?

Quesito del 23/05/2023

Personale iscritto in passweb

Spesso viene richiesta la certificazione di una posizione assicurativa da parte di soggetti che hanno prestato servizi per qualche mese, con il versamento dei relativi contributi, di cui si trova traccia nei ruoli cartacei ma che non si trovano come iscritti in Passweb (con conseguenza che non è possibile certificare la PA).
Spesso, si tratta di servizi risalenti a molti anni fa (anni 1982-1985, ecc..).
Quale può essere il motivo per cui, facendo riferimento ad un unico anno, alcuni soggetti sono iscritti ed altri no?
Per esempio, non si trovano mai gli iscritti alla CPI. La loro posizione non dovrebbe essere migrata automaticamente in Passweb?
Un iscritto non presente, può essere inserito manualmente nella banca dati? In questi casi basta l'emissione di un certificato di servizio cartaceo da consegnare al richiedente, quale attestazione dei periodi svolti?