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INPS
Messaggio 4630/2023
Visite mediche di controllo domiciliare ai lavoratori pubblici: fasce orarie di reperibilità
MEMOWEB n. 249 del 29/12/2023
Visite mediche di controllo domiciliare ai lavoratori pubblici: fasce orarie di reperibilità
L’INPS fornisce le necessarie indicazioni operative per l'espletamento degli accertamenti medico-legali domiciliari dopo quanto disposto dalla sentenza 16305/2023 del TAR Lazio, che ha 'armonizzato' gli orari tra settore privato e pubblico
MEMOWEB n. 185 del 25/09/2020
Visite Mediche di Controllo domiciliare: comunicazione variazione indirizzo reperibilità
L'INPS mette a disposizione un nuovo servizio ad uso del cittadino lavoratore pubblico e privato per la comunicazione del cambio di indirizzo di reperibilità durante l'evento di malattia comune, ai fini della possibile disposizione della visita medica di controllo domiciliare
MEMOWEB n. 249 del 29/12/2023
Legge di Bilancio 2024: contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti
La Manovra finanziaria prevede un esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti
INPS
Circolare prot. n. 106 del 20 dicembre 2023
Conguaglio di fine anno 2023 dei contributi previdenziali e assistenziali
MEMOWEB n. 247 del 27/12/2023
Conguaglio di fine anno 2023 dei contributi previdenziali e assistenziali
L'INPS fornisce indicazioni in ordine alle modalità da seguire per lo svolgimento delle operazioni di conguaglio relative all'anno 2023
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Decreto 17 novembre 2023
Attribuzione di risorse all'INPS del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili 2023
Quesito del 11/12/2023
Assoggettabilità a ritenuta TFR retribuzione di posizione
Si chiede se sia corretto assoggettare la retribuzione di posizione di un dipendente in regime di TFR a ritenuta del 6,91% totalmente a carico dell'ente datore di lavoro e quale sia la normativa di riferimento in materia (legge, contratto collettivo ecc....).
Quesito del 20/11/2023
Idonea documentazione ex art. 48 c. 16 CCNL/2022
Un dipendente di questo Ente ha presentato un certificato medico per alcuni giorni, iniziando a ridosso di un giorno festivo. Era quindi stata richiesta la visita fiscale. Una mattina poco prima dell’inizio dell’orario di lavoro ha mandato una mail comunicando di avvalersi dell’art. 48 c. 16 per allontanarsi da casa durante le fasce di reperibilità per giustificati motivi dovendo assistere il coniuge ricoverata presso una struttura sanitaria.
Poiché tuttavia per coincidenza, proprio quel giorno è uscita la visita fiscale, è stato comunicato all’Ente che il dipendente non era a casa, rinviando all’Ente la decisione sulle motivazioni, come viene sempre fatto in questi casi.
A seguito della comunicazione dell’INPS, poiché l’art. 46 c. 18 specifica che il dipendente può allontanarsi durante le fasce d reperibilità per giustificati motivi “che devono, a richiesta, essere documentati” è stata chiesta al dipendente idonea documentazione.
Il dipendente si è rifiutato di fornire qualsiasi documentazione limitandosi a presentare una dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio attestante che il giorno in questione si era recato presso una struttura sanitaria, indicata nella dichiarazione, per assistere il coniuge “ricoverato d’urgenza”.
Si chiede se una tale dichiarazione possa essere considerata come idonea documentazione o se invece non debba essere presentata documentazione diversa, come, a titolo esemplificativo, un certificato di ricovero o di dimissioni del coniuge, ovviamente cancellato nei punti in cui vi possono essere dati sensibili.
Quesito del 23/11/2023
Art.86, comma 2, D.Lgs.267/2000 – Versamento quote contributive degli amministratori autonomi alle rispettive casse
In merito all'art.86, comma 2, del D.Lgs.267/2000 – Ordinanza Cassazione 24615/23”, si chiede quanto segue.
Aderendo alla pronuncia della Corte di Cassazione – Ordinanza 24615/23, oltre al pagamento a regime delle quote contributive, nei limiti del minimale contributivo, si devono anche rimborsare entro i termini di prescrizione le quote già versate da parte degli amministratori lavoratori autonomi alle rispettive casse?
In caso affermativo, è legittimo il rimborso per le quote già versate fatto direttamente all’amministratore o il versamento deve essere fatto alla Cassa che provvede poi a rimborsare l’amministratore?
Si chiede infine conferma che il termine di prescrizione dei contributi previdenziali e assicurativi da versare sia pari a cinque anni ai sensi dell’art.3, comma 9, della Legge n.335/1995, fatta eccezione per il termine di prescrizione dei contributi previdenziali e assicurativi dovuti dagli iscritti alla Cassa Forense che è fissato in dieci anni dall’art.66 della Legge 247/2012.