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Quesito del 05/02/2024
Segni diacritici
Cittadina argentina è stata iscritta in anagrafe dall’estero nel 2022 con nome diverso da quello indicato sul passaporto. Quindi, al momento ha tessera sanitaria, carta d’identità e permesso di soggiorno senza segni diacritici. Si è anche sposata nel nostro comune in quell’anno con cittadino spagnolo sempre con nome e cognome traslitterati.
Ora, al termine del procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis che ha avuto inizio a dicembre 2023, dopo aver ricevuto dal Consolato la non rinuncia su cui viene indicata con i segni diacritici così come è anche indicata sull’atto di nascita, occorrerebbe procedere a modificare in anagrafe le sue generalità? Dovremmo cioè emettere il provvedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana, trascrivere l’atto di nascita, apporre annotazione ex art. 98 sull’atto di matrimonio e variare in anagrafe le sue generalità inserendo i segni diacritici? Potrebbero esserci problemi con l’attuale CF (cambierebbe?) e quindi con la registrazione in ANPR?
Più in generale, dovremmo sempre inserire tali segni quando riportati in passaporti/ atti esteri da trascrivere?
Quesito del 02/02/2024
Riconciliazione tra coniugi
Una coppia sposata intende dichiarare l'intervenuta riconciliazione, nel relativo atto di matrimonio è presente l'annotazione di omologazione del verbale di separazione consensuale avvenuta in Tribunale. I coniugi al momento hanno residenze diverse: devono avere la stessa residenza formando un solo stato di famiglia prima di procedere alla dichiarazione di riconciliazione? Inoltre, basta l'annotazione di separazione presente nell'atto di matrimonio o devono portare la copia del provvedimento del Tribunale con l'omologazione? Infine, la sposa è di cittadinanza straniera, deve produrre particolari documenti visto che il suo atto di nascita non è trascritto?
Quesito del 31/01/2024
Apertura di più convivenze per centro accoglienza straordinaria
La locale CRI ha in disponibilità, con un contratto di comodato d'uso, dei locali. All'interno di queste abitazioni che sono nella stessa via, stesso numero civico e palazzo, sono residenti persone che richiedono asilo politico o protezione internazionale.
Il nostro UTC ha emesso il certificato di idoneità alloggio per tali locali indicando in modo preciso su ogni mappale e relativo subalterno quante persone possono starci. Fino ad oggi era stato utilizzato un solo mappale con relativo subalterno, con un nome specifico di convivenza, che prevedeva la possibilità di iscrivere in anagrafe 2 persone.
Siccome i richiedenti asilo politico sono aumentati, si devono utilizzare gli altri 2 mappali: su questi nuovi mappali si devono far aprire altre 2 convivenze con denominazioni diverse dalla prima? Può lo stesso responsabile della prima convivenza essere responsabile anche delle altre due? Si precisa che nel contratto di comodato d'uso sono elencati tutti i mappali e tutti i subalterni di questa via e numero civico.
Quesito del 29/01/2024
Straniero Extra Ue - Familiare di Cittadino Italiano
Un cittadino cubano regolarmente coniugato all'Avana (con atto trascritto nei nostri registri) con cittadina italiana residente nel nostro comune, chiede l'iscrizione anagrafica esibendo come documenti a corredo dell'istanza stessa: il passaporto in corso di validità e la "sola" ricevuta della richiesta del permesso di soggiorno dalla quale non si evince la motivazione a supporto dell'istanza, ma che può tranquillamente ricondursi nell'alveo dei "Motivi familiari/Ricongiungimento familiare, secondo quanto riferito dalla coniuge italiana.
Appreso dagli interessati che non è stata presentata richiesta per il rilascio della Carta di Soggiorno di familiare di cittadino dell'Unione, per mancanza di alcuni requisiti basilari, e appurato che il visto di ingresso del passaporto non riporta la descrizione "Ricongiungimento familiare", ma piuttosto una dicitura massiva "Turismo - Famiglia/Amici - Gratis/Fam. UE" che tutto dice, ma nulla chiarisce in merito al "Tipologia" d'ingresso, si sono ammoniti i coniugi sulle lacune della documentazione presentata e informati gli stessi che in assenza di permesso di soggiorno non sarebbe stato possibile proseguire con la tanto agognata iscrizione.
Gli stessi, preso atto di quanto esposto dall'Ufficiale d'Anagrafe preposto, hanno iniziato a spazientirsi delle lungaggini burocratiche italiane, sostenendo infine di sentirsi "discriminati" in quanto in alcuni comuni sarebbe invalsa la prassi di procedere all'iscrizione anagrafica basandosi sulla documentazione meglio specificata in premessa unitamente alla sola dichiarazione verbale resa.
In conclusione si chiede come procedere e come considerare questi "nuovi visti" che sempre più di frequente compaiono sui passaporti.
Quesito del 30/01/2024
Documenti rilasciati in Romania
Dal sito dell'Ambasciata Rumena sembrerebbe che siano esenti da apostille e traduzione :
1) gli estratti rilasciati ex Convenzione di Vienna (quindi quelli sugli specifici moduli)
2) ) i normali certificati accompagnati però dai moduli UE rilasciati dall'Ufficiale dello Stato Civile rumeno o dall'autorità diplomatica ex regolamento UE 2016/1191
È giusta come interpretazione? È stato presentato allo scrivente un certificato multilingue (senza però la lingua italiana) non conforme al modello di Vienna, senza apostille e tradotto a parte da un traduttore "giurato" la cui qualità di traduttore però è autoproclamata per mezzo di un timbro personale del traduttore stesso. Pertanto, questo documento è regolare?
MEMOWEB n. 21 del 30/01/2024
Richiesta di prove della registrazione di specifici atti tramite ANPR
Procedure relative alla richiesta di una prova della registrazione di nascita, alla registrazione del cambio di indirizzo ed alla richiesta di una prova di residenza
Ministero dell'Interno
Decreto 22 dicembre 2023
Adeguamento alle previsioni del regolamento (UE) 2018/1724 del Parlamento europeo e del Consiglio del 2 ottobre 2018 per rendere disponibili, tramite ANPR, le procedure relative alla richiesta di una prova della registrazione di nascita e alla registrazione del cambio di indirizzo di cui all'allegato II al medesimo regolamento
Quesito del 24/01/2024
Accertamenti residenza
La proprietaria di un vecchio immobile è venuta a fare la dichiarazione di abbandono, in questo immobile ora ci vive un’altra persona, affinché gli venga dato d’ufficio il nuovo indirizzo è sufficiente un accertamento da parte della polizia locale oppure ne servono più di uno? Poiché il soggetto in questione potrebbe trovare una scusa per giustificare la sua presenza lì. Inoltre, dopo l’accertamento come si deve procedere?
Quesito del 24/01/2024
Intrascrivibilità matrimonio consolare tra cittadina divenuta italiana e cittadino marocchino
Cittadina di origine marocchina, divenuta italiana il 09/02/2023 ex art. 9, comma 1, lettera f) Legge 91/1992, ha presentato richiesta di trascrizione del proprio matrimonio contratto il 17/02/2022 presso il Consolato marocchino di Torino con cittadino marocchino convivente e residente sempre nel nostro Comune.
Si chiede se l’atto sia irricevibile per la trascrizione, in quanto lei è ora italiana (anche se all’epoca era ancora marocchina, come è infatti indicato nell’atto tradotto e apostillato).
Se nullo tale matrimonio, per sposarsi ora qui in Italia dovrebbero sposarsi come al solito ad es. presso il nostro Comune e dovremmo richiedere solo per lui il nulla osta al matrimonio, procedendo a fare preliminarmente le pubblicazioni?
Quesito del 23/01/2024
Trascrizione atto di matrimonio di residente straniera
Si riceve da una residente, di cittadinanza rumena, la richiesta di trascrizione del proprio certificato di matrimonio, ai sensi art. 19 DPR 396/2000, che si presenta tradotto e apostillato. Il certificato riporta la data del matrimonio ovvero 10 agosto 2015 , e così pure l'Apostille (che cita la convenzione dell’Aia del 05 ottobre 1961). Si chiede quindi:
- è accettabile un atto datato 2015 e non redatto su modello plurilingue, come prevedrebbe la convenzione di Vienna cui pure la Romania abbia aderito nel 2013? Inoltre, sul certificato non è riportata alcuna informazione sulla sua durata di validità;
- l'Apostille deve essere posta sia sul certificato che sulla traduzione dello stesso, al pari degli atti che riceviamo dai paesi ExtraUE?
- All'interno del certificato la sposa viene generalizzata inizialmente con il cognome da nubile, specificando poi che essa assumerà dopo il matrimonio il cognome da sposata. Nell'anagrafe di questo Comune, cui è arrivata successivamente al matrimonio con provenienza da un altro Comune italiano, è stata iscritta con il cognome assunto da sposata.
Si chiede, quindi, vanno riportate le generalità della donna in sede di trascrizione del certificato: riportandole così come da atto, per poi annotare a margine dell'atto trascritto che la signora a seguito del matrimonio ha assunto il cognome di xxxx?