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Quesito del 29/02/2024
Convivenza di fatto
Una coppia chiede di essere iscritta con la convivenza di fatto, ho fatto presente che il primo requisito è la residenza insieme (al momento sono entrambi residenti in altri comune), ma la ragazza sostiene che sarebbe possibile procedere anche nel caso in cui entrambi non dovessero avere la residenza presso il nostro Comune, ed ha solo il contratto di affitto registrato. Quindi chiedo aggiornamenti, si può registrare la convivenza di fatto se i due interessati non sono residenti qui?
Quesito del 23/02/2024
Trasferimento residenza minore
Si richiede come procedere a seguito della richiesta della residenza di un minore da parte della madre, spostandosi in un altro comune rispetto a quello di residenza della famiglia. E' un obbligo richiedere l'assenso dell'altro genitore ancorché residente nel comune originario?
Il quesito del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe
La residenza nelle strutture ricettive di un comune con turismo termale stagionale
Il quesito in oggetto è abbastanza copioso e affronta come tematica quella della residenza all'interno di strutture ricettive. Nello specifico, in virtù dell'art. 43 del Codice civile, secondo il quale “La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale”, diversi ospiti delle strutture ricettive di un comune con turismo termale stagionale ne fanno richiesta. L'opinione pubblica, però, a riguardo si scinde in due diverse correnti di pensiero, c'è chi vorrebbe vietare la possibilità di prendere la residenza in albergo, e chi, invece, ne è a favore. Il quesito che segue offre specifiche delucidazioni in merito dissipando eventuali dubbi a riguardo.
Quesito del 09/02/2024
Residenza
Un mio residente è stato in carcere per tre mesi. Ora è tornato a casa agli arresti domiciliari. Il problema è che l'indirizzo indicato per i domiciliari non è quello di residenza, ma quello dove vie la compagna, sempre nel mio comune. Lui vorrebbe fare la variazione di indirizzo, ma la casa della compagna è intestata al figlio minorenne di lei. Come si procede in questi casi? C'è bisogno del giudice tutelare oppure è sufficiente l'assenso della mamma del bambino?
Quesito del 31/01/2024
Apertura di più convivenze per centro accoglienza straordinaria
La locale CRI ha in disponibilità, con un contratto di comodato d'uso, dei locali. All'interno di queste abitazioni che sono nella stessa via, stesso numero civico e palazzo, sono residenti persone che richiedono asilo politico o protezione internazionale.
Il nostro UTC ha emesso il certificato di idoneità alloggio per tali locali indicando in modo preciso su ogni mappale e relativo subalterno quante persone possono starci. Fino ad oggi era stato utilizzato un solo mappale con relativo subalterno, con un nome specifico di convivenza, che prevedeva la possibilità di iscrivere in anagrafe 2 persone.
Siccome i richiedenti asilo politico sono aumentati, si devono utilizzare gli altri 2 mappali: su questi nuovi mappali si devono far aprire altre 2 convivenze con denominazioni diverse dalla prima? Può lo stesso responsabile della prima convivenza essere responsabile anche delle altre due? Si precisa che nel contratto di comodato d'uso sono elencati tutti i mappali e tutti i subalterni di questa via e numero civico.
Quesito del 29/01/2024
Regolarizzazione posizione anagrafica richiedente asilo - irreperibile
Nel giugno scorso chiude un centro di accoglienza per richiedenti asilo, registrato come convivenza anagrafica. Nel comunicare la chiusura, il responsabile della convivenza segnala che parte dei residenti risulta essersi allontanata dal centro senza lasciare nessuna comunicazione. Questo ufficio procede pertanto, a seguito di comunicazione di avvio procedimento, ai sensi dell’art. 5 bis, comma 3, del Dlgs. 142/2015 con la cancellazione per irreperibilità ed alla comunicazione a tutti i soggetti interessati (Prefettura, Questura, etc).
Ora la locale ASL comunica di avere in carico il soggetto e che il suddetto ha perso i benefici economici della pensione di invalidità a causa della intervenuta cancellazione anagrafica. Il cittadino si trova ora presso una struttura ubicata al di fuori del territorio di competenza della richiedente ASL ma in attuazione di un progetto terapeutico predisposto ed attivato quando la residenza era ancora radicata presso il centro di accoglienza comunale. Ci chiede di ripristinare la residenza come “senza fissa dimora” presso il nostro Comune per poter proseguire il percorso terapeutico.
Ora, considerato che il soggetto è di fatto domiciliato presso una struttura ubicata presso altro comune, sarebbe intendimento di questo ufficio non procedere a dar corso a detta richiesta invitando l’assistente sociale che cura il soggetto a richiedere la residenza presso la sede di attuale ricovero o, perlomeno, come “senza fissa dimora” ma sempre in detto Comune.
Sembra difficile sostenere che la dimora abituale possa intendersi presso il Comune ove la struttura aveva sede (ed è ormai chiusa da quasi un anno) per il solo motivo di garantire quella che l’ASL definisce “continuità clinica ed assistenziale”. L’Asl sostiene che la struttura che attualmente ospita il richiedente asilo (comunità-alloggio) non consente che gli ospiti chiedano la residenza presso la struttura. Ora, pur essendo disposti a venire incontro alle legittime aspettative della struttura che segue il progetto di reinserimento, aderire a quanto richiesto sembrerebbe una forzatura considerato che neppure il requisito minimo della dimora abituale sembrerebbe concretizzarsi nella fattispecie in esame.
Quesito del 19/01/2024
Residenza minore in affido
Ho ricevuto da parte di un consorzio socio assistenziale, ente affidatario, la richiesta di iscrizione residenza di una minore presso una famiglia collocataria; il consorzio però non ha utilizzato (nonostante la mia richiesta) il modello standard di richiesta residenza, bensì una lettera scritta e firmata dal direttore dell' ente affidatario, posso accettarla ugualmente? Inoltre il minore lo dovrei inserire come convivente?
Quesito del 08/01/2024
18 richieste di residenza presso convivenza croce rossa richiedenti asilo politico
I rappresentanti croce rossa hanno presentato richieste da parte responsabile della convivenza, per iscrivere 18 persone richiedenti asilo politico. Nella convivenza già sono iscritte n. 2 persone. Occorre richiedere al nostro UTC, la certificazione di idoneità alloggio al fine di verificare il numero di persone che possono essere li iscritte ( calcolo superficie / numero locali o numero servizi igienici ecc. ), oppure trattandosi di CAS non si deve far verificare nulla a livello contingente che può essere iscritto?
Quesito del 08/01/2024
Richiesta residenza cittadino USA con convivente romena
Si è presentato in ufficio un cittadino USA, arrivato da pochi giorni in Italia, già con contratto di affitto immobile e chiede iscrizione anagrafica. Lo considero cittadino extracomunitario e perciò l'ho invitato a richiedere permesso di soggiorno direttamente alla questura competente. Ha un contratto di lavoro estero extra-Europa. Lo stesso, ha al seguito, come convivente, una signora di cittadinanza romena che non lavora e non studia . Quando iscriverò lui in anagrafe, sarebbe possibile fargli fare atto notorio per dichiarare che si prende in carico, in tutto, la sua compagna?
Quesito del 27/12/2023
Cancellazione immediata richiedenti asilo CAS (Centro di accoglienza straordinario)
In quali casi si può cancellare dall'anagrafe con effetto immediato un richiedente asilo iscritto in convivenza CAS?