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Demografici

Violazione dell’ordinamento anagrafico e variazione anagrafica d'ufficio

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10 risultati di 72

Il quesito del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe

La residenza nelle strutture ricettive di un comune con turismo termale stagionale

Il quesito in oggetto è abbastanza copioso e affronta come tematica quella della residenza all'interno di strutture ricettive. Nello specifico, in virtù dell'art. 43 del Codice civile, secondo il quale “La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale”, diversi ospiti delle strutture ricettive di un comune con turismo termale stagionale ne fanno richiesta. L'opinione pubblica, però, a riguardo si scinde in due diverse correnti di pensiero, c'è chi vorrebbe vietare la possibilità di prendere la residenza in albergo, e chi, invece, ne è a favore. Il quesito che segue offre specifiche delucidazioni in merito dissipando eventuali dubbi a riguardo.

Quesito del 09/02/2024

Residenza

Un mio residente è stato in carcere per tre mesi. Ora è tornato a casa agli arresti domiciliari. Il problema è che l'indirizzo indicato per i domiciliari non è quello di residenza, ma quello dove vie la compagna, sempre nel mio comune. Lui vorrebbe fare la variazione di indirizzo, ma la casa della compagna è intestata al figlio minorenne di lei. Come si procede in questi casi? C'è bisogno del giudice tutelare oppure è sufficiente l'assenso della mamma del bambino?

Quesito del 05/02/2024

Segni diacritici

Cittadina argentina è stata iscritta in anagrafe dall’estero nel 2022 con nome diverso da quello indicato sul passaporto. Quindi, al momento ha tessera sanitaria, carta d’identità e permesso di soggiorno senza segni diacritici. Si è anche sposata nel nostro comune in quell’anno con cittadino spagnolo sempre con nome e cognome traslitterati.
Ora, al termine del procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis che ha avuto inizio a dicembre 2023, dopo aver ricevuto dal Consolato la non rinuncia su cui viene indicata con i segni diacritici così come è anche indicata sull’atto di nascita, occorrerebbe procedere a modificare in anagrafe le sue generalità? Dovremmo cioè emettere il provvedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana, trascrivere l’atto di nascita, apporre annotazione ex art. 98 sull’atto di matrimonio e variare in anagrafe le sue generalità inserendo i segni diacritici? Potrebbero esserci problemi con l’attuale CF (cambierebbe?) e quindi con la registrazione in ANPR?
Più in generale, dovremmo sempre inserire tali segni quando riportati in passaporti/ atti esteri da trascrivere?

Ministero dell'Interno

Decreto 22 dicembre 2023

Adeguamento alle previsioni del regolamento (UE) 2018/1724 del Parlamento europeo e del Consiglio del 2 ottobre 2018 per rendere disponibili, tramite ANPR, le procedure relative alla richiesta di una prova della registrazione di nascita e alla registrazione del cambio di indirizzo di cui all'allegato II al medesimo regolamento

Quesito del 24/01/2024

Accertamenti residenza

La proprietaria di un vecchio immobile è venuta a fare la dichiarazione di abbandono, in questo immobile ora ci vive un’altra persona, affinché gli venga dato d’ufficio il nuovo indirizzo è sufficiente un accertamento da parte della polizia locale oppure ne servono più di uno? Poiché il soggetto in questione potrebbe trovare una scusa per giustificare la sua presenza lì. Inoltre, dopo l’accertamento come si deve procedere?

Quesito del 18/01/2024

Matrimonio

Due cittadini camerunensi residenti in questo comune intendono celebrare il loro matrimonio civile.
Lo sposo ha un regolare permesso di soggiorno di lungo periodo e quindi può recarsi presso il Consolato del Camerun in Italia per ritirare il nullaosta a contrarre matrimonio ex art.116 cc, nonostante abbia esibito un certificato di celibato rilasciato dalle autorità del suo Paese. Pertanto si chiede se il documento, può essere accettato con le dovute traduzioni e legalizzazioni.
Alla sposa, invece, è stato riconosciuto lo status di rifugiata come si evince dal permesso di soggiorno che riporta la dicitura “asilo”, dal verbale della Commissione territoriale e da documento di viaggio rilasciato dalla Questura di Cosenza (permesso di soggiorno e documento di viaggio nuovi dovrebbero essere consegnati a giorni perché l’appuntamento per il rinnovo si è svolto a metà dicembre ).
Ammettendo che i nuovi documenti riportino lo stesso status di rifugiato si chiede:
quali documenti, atti si debbano acquisire per la sposa, vista la circolare 1 del 12/01/2022, e se sia opportuno fare almeno un tentativo presso l’UNHCR al fine di ottenere il nullaosta a contrarre matrimonio per la sposa.
Come si evince dal verbale della Commissione territoriale la sposa risulta a tutt’oggi in costanza di matrimonio in Camerun anche se il rito e le modalità di tale matrimonio non ne consentirebbero il riconoscimento in Italia, quindi in assenza di un nullaosta della UNHCR, è possibile accettare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà essendo comunque a conoscenza del matrimonio precedente e soprattutto cosa deve contenere questa dichiarazione affinché possa contrarre matrimonio in Italia (non potrà scrivere di essere nubile nel Paese di origine)?
Inoltre, nel nullaosta ex art. 116 dello sposo dovrebbe essere riportato il nome della sposa, ma lei è rifugiata e quindi lui potrà comunicarne il nome alle autorità camerunensi? Infine, nel documento di viaggio non viene riportata la cittadinanza della sposa, pertanto, quale cittadinanza verrà riportata nelle pubblicazioni e nell’atto di matrimonio stesso? Se dovessimo omettere la cittadinanza della sposa questo porterebbe anche alla modifica del registro anagrafico?

Quesito del 17/01/2024

Cancellazione anagrafica di un senza fissa dimora, per mancanza effettività del domicilio sul comune

Uno straniero, in regola sotto il profilo del permesso di soggiorno ma già cancellato per irreperibilità da altro Comune, ha presentato domanda di iscrizione anagrafica in via X, con domicilio presso la ditta Y, con sede sul nostro territorio comunale, in quanto lavora presso la medesima ditta. Si è proceduto quindi alla comunicazione di avvio del procedimento allo straniero stesso. (Si premette che la persona è nata all’estero e anche i genitori sono stranieri, pertanto non si può procedere ad iscrizione nel Comune di nascita).
L’accertamento dell’agente di Polizia Locale ha riportato come esito che la ditta non è disposta a concedere il domicilio e che ha un rapporto di lavoro con il ragazzo straniero (non diretto ma) tramite una agenzia interinale. Lui tutti i giorni lavorativi si reca sul posto di lavoro (presso la ditta Y).
Si chiede quindi se è corretto procedere ora alla comunicazione di preavviso di rigetto dell’istanza (all’indirizzo di via X o all’indirizzo del domicilio dichiarato? Cosa indicare nel preavviso di rigetto?) e quindi al ripristino della sua posizione quale soggetto “irreperibile”.

Quesito del 04/04/2023

Segnalazione variazione indirizzo

Una nostra residente ha segnalato la variazione di indirizzo del fratello all'interno del Comune precisando che l'immobile di attuale residenza è oggetto di successione in corso.
La polizia locale ha trovato il signore al nuovo indirizzo (che è di proprietà dell'interessato) ma quest'ultimo si è presentato al nostro ufficio dichiarando per iscritto che di giorno frequenta tale alloggio mentre la notte dorme nella casa dove è residente e che non ha intenzione di cambiare.
Considerato che si tratta ad ogni modo di una questione privata, tale ufficio come deve comportarsi?
Se l'interessato ha più proprietà sul territorio comunale e le frequenta tutte, ha il diritto di scegliere ove mantenere la propria residenza?

Quesito del 31/03/2023

Variazione anagrafica d'ufficio

Un residente, cittadino italiano, che sappiamo per certo non abitare più da tempo nel Comune (casa disabitata), ma che al tempo stesso non è irreperibile in quanto conosciuto agli uffici comunali per alcuni aspetti, dunque ci sono contatti di persona e telefonici. Invitato più volte a regolarizzare la propria residenza, lo stesso dichiara di non avere una dimora stabile, nel senso che è ospite provvisoriamente, e quindi non procede. La situazione è in stallo da almeno un paio d'anni e dal cittadino non giunge nulla in questo senso. Sono quindi a chiedere: dovendo escludere l'irreperibilità in quanto si hanno contatti con questa persona, come è corretto procedere in queste situazioni? eventualmente conoscendo il nuovo Comune di domicilio ma non l'esatto indirizzo, è possibile comunque chiedere un accertamento d'ufficio al Comune di domicilio? in caso positivo, quale sarebbe l'iter da seguire?

Quesito del 13/03/2023

Mutazione anagrafica d'ufficio

Il comando di Polizia locale segnala all'ufficio anagrafe che un soggetto residente nel nostro Comune risulterebbe non più residente all'indirizzo risultante all'anagrafe bensì ad un altro indirizzo presso immobile di proprietà del soggetto in questione e sempre all'interno del territorio comunale. Dovendo procedere, prima di effettuare una eventuale mutazione anagrafica d'ufficio, ad invitare il soggetto a regolarizzare la propria posizione anagrafica e ad effettuare i dovuti accertamenti si chiede se sia corretto inviare raccomandate e/o notifiche e accertamenti presso l'indirizzo di residenza risultante all'anagrafe o vista la segnalazione della polizia locale le stesse devono essere effettuate presso l'indirizzo indicato dalla stessa Polizia. E nel caso il soggetto non ritiri le comunicazioni né all'indirizzo di residenza né all'indirizzo segnalato dalla Polizia locale come ci si deve comportare? Da informazioni assunte il soggetto non ritira posta e si rende irreperibile in entrambi gli indirizzi.