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Demografici

Gestione anagrafica dei cittadini comunitari, iscritti nello schedario della popolazione temporanea

Quesiti

10 risultati di 27

Quesito del 04/10/2024

Iscrizione Anagrafica Cittadina Tedesca

Questa Amministrazione ha ricevuto una richiesta di iscrizione anagrafica da parte di una cittadina tedesca. La signora afferma di essere titolare di una società estera, dalla quale risulta essere anche dipendente, e ha presentato un cedolino di stipendio, tutto in tedesco. Nella fattispecie, cosa si deve richiedere per acquisire la documentazione corretta da allegare all'istanza di iscrizione anagrafica? È necessaria una copia dell'atto costitutivo della società estera, con traduzione in italiano, che attesti la sua titolarità? Deve essere richiesta anche una dichiarazione dei redditi prodotti all'estero con traduzione? Inoltre, è necessario richiedere l'attestazione della copertura sanitaria estera con traduzione, che dimostri una copertura di 12 mesi e indichi chiaramente che copre tutte le spese sanitarie in Italia?

Quesito del 22/04/2024

Cittadina moldava e rumena

È stata iscritta in anagrafe un cittadina nata a Drochia, in Moldavia, con cittadinanza moldava. Ai fini dell’iscrizione, ha presentato il permesso di soggiorno e il passaporto. In un secondo momento, ha consegnato due certificati di nascita, uno rilasciato dalla Moldavia e l’altro rilasciato dalla Romania.
Occorrerebbe cambiarle la cittadinanza, tenendo presente che la certificazione è redatta in lingua originale ed è scevra di traduzione?

Quesito del 24/10/2023

Iscrizione anagrafica cittadino U.E.

Richiesta la prima iscrizione anagrafica in Italia di cittadina romena non lavoratrice ( incinta) , la stessa è convivente con cittadino romeno, regolarmente iscritto in questa anagrafe, lavoratore autonomo con partita iva .
Il requisito della disponibilità di risorse economiche sufficienti deve essere proprio dell'interessata oppure può essere del compagno ?
Inoltre nella dichiarazione si deve allegare l'estratto conto ?

Quesito del 05/07/2023

Iscrizione anagrafica cittadino UE

Si è presentato allo sportello un cittadino rumeno, che richiede l'iscrizione anagrafica per motivi di lavoro, presentando un contratto di subappalto stipulato in Italia tra una società italiana e una ditta rumena dalla quale, tramite la visura camerale allegata, risulta avere la sede sociale in Romania.
Inoltre, è stata allegata una dichiarazione a firma dell'istante, tradotta da interprete autorizzato dal Ministero della Giustizia della Romania, in cui viene dichiarato che il cittadino ricopre il ruolo di socio e amministratore della società. In merito alla visura camerale, si precisa che è stata rilasciata dall'Ufficio del Registro delle Imprese della Romania e che lo stesso documento, è stato ivi tradotto, per mezzo di un traduttore autorizzato dal Ministero della Giustizia della Romania e che la firma è stata successivamente legalizzata da un notaio pubblico rumeno. Alla luce di quanto esposto, si chiede se per poter acquisire il documento ed eseguire l'iscrizione anagrafica, si debba prima procedere con la certificazione della conformità della traduzione della visura camerale presso la cancelleria del Giudice di Pace e se, per quanto concerne il contratto di subappalto di natura transitoria di un anno, l'istante debba presentare la ricevuta di avvenuta registrazione effettuata in Italia.

Quesito del 17/04/2023

Iscrizione anagrafica cittadino U.E.

Richiesta di iscrizione in anagrafe di cittadino U.E. proveniente da altro comune italiano che però ha perso l'attestazione di soggiorno rilasciato dal comune di provenienza. Il comune ha gli estremi del rilascio ma non la copia, come procedere?

Quesito del 13/04/2023

Soggiorno permenente e conservazione del diritto

Sto verificando i requisiti di alcuni cittadini comunitari che hanno fatto richiesta per ottenere l'attestazione di soggiorno permanente.
Il mio dubbio è questo: le persone hanno alternato periodi di lavoro a periodi di disoccupazione. Ho letto nel D.lgs. 6 febbraio 2007, n. 30 che il diritto si conserva:
a) per un anno se questa disoccupazione avviene nei primi dodici mesi del soggiorno in Italia o al termine di un contratto di lavoro di durata inferiore a un anno;
b) se avviene dopo aver esercitato un'attività lavorativa per oltre un anno, non sembra esserci un limite di durata della disoccupazione involontaria (corretto?)

Quesito: basta che la persona abbia avuto un unico periodo iniziale di lavoro della durata superiore a un anno, o questo periodo di un anno lavorato deve esserci anche prima di ogni successivo stato di disoccupazione?
Es. se la persona ha lavorato un anno, poi è stata disoccupata sette mesi, poi ha lavorato sei mesi e poi di nuovo disoccupata un anno e così via, va bene?
In questo modo, sarebbe sufficiente lavorare per un anno e una persona poi non perderebbe mai il diritto di soggiorno (sempre a patto che si iscriva presso il centro per l'impiego o abbia reso la dichiarazione di immediata disponibilità - tra l'altro immagino che se la persona dispone di documenti che dimostrano che percepisce il NASPI per comprovare questo requisito, visto che il NASPI presuppone l'aver reso la DID)

Inoltre, se la persona ha esercitato lavoro per meno di un anno, ma poi ha ricominciato a lavorare prima che trascorresse l'anno di disoccupazione (in cui il diritto era conservato), gli ulteriori periodi lavorati si assommano al primo per determinare "l'anno di lavoro" che fa poi fa sì che il successivo periodo di disoccupazione non abbia più il limite di un anno?
Esempio: se il mio comunitario ha lavorato 11 mesi, poi ha perso il lavoro, ma prima che sia passato un anno di disoccupazione trova lavoro e lavora per 2 mesi, a quel punto la successiva disoccupazione può essere più lunga di un anno senza che lui perda il diritto di soggiorno?

Quesito del 10/02/2022

Iscrizione anagrafica cittadini comunitari - presupposti.

Una cittadina rumena avente in corso una pratica di cancellazione per irreperibilità, ha dichiarato di essere residente in questo Comune, con abitazione ad indirizzo diverso dal precedente. La stessa attualmente non presta attività lavorativa e non è in possesso della tessera sanitaria, in quanto risulta scaduta.
Si chiede, pertanto, se per regolarizzare la posizione anagrafica (e quindi annullare la pratica di cancellazione per irreperibilità non ancora conclusa) la sig.ra debba dichiarare di essere in possesso delle risorse economiche sufficienti ed esibire una polizza assicurativa sanitaria (oppure la tessera sanitaria rinnovata).

Quesito del 26/11/2021

Attestato di soggiorno permanente

Una cittadina POLACCA, residente in questo Comune dall'anno 2020, ha richiesto l'attestato di soggiorno permanente.
La stessa non ha un'occupazione, ma è coniugata con cittadino italiano ed ha una figlia di cittadinanza italiana. II coniuge ha dichiarato di avere un reddito proprio annuo (da lavoro all'estero) pari a Euro 25.000,00 e si è riservato di produrre copia del conto corrente bancario.
Oltre alla verifica della residenza in Italia da almeno 5 anni, è sufficiente la dichiarazione del coniuge per il rilascio dell'attestato suddetto con allegata copia del conto corrente estero?

Quesito del 16/07/2021

Rilascio Attestazione permanente a giovane cittadino U.E.

Un ragazzo straniero ventenne, cittadino U.E., è in possesso di Attestazione di Iscrizione Anagrafica già da oltre 5 anni. Ora la locale ASL, per il rinnovo della tessera Sanitaria, gli richiede di dimostrare il possesso dell'Attestazione Permanente. Poiché il ragazzo lavora da soli due anni, quali documenti deve presentarci per la verifica dei requisiti al fine del rilascio del succitato documento?

Quesito del 26/04/2021

Indicazione PATRONIMICO nelle registrazioni anagrafiche.

Buongiorno. Uno dei dubbi più grandi per noi Ufficiali di Anagrafe resta sempre se indicare o no il PATRONIMICO presente nei diversi documenti. C'è chi dice che va riportato e chi invece no. La cittadina Bulgara ci presenta: CARTA ID. BULGARA; CERTIFICATO DI MATRIMONIO BULGARO; CERTIFICATO DI FAMIGLIA BULGARO e PATENTE ESTERA tutti comprensivi del patronimico. Nel codice fiscale dell’Agenzia Entrate, invece, questo non viene riportato. Come ci comportiamo?