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Quesito del 23/02/2024
Cittadinanza iure sanguinis
A seguito della discordanza di nomi e cognomi sui vari atti degli ascendenti del richiedente la cittadinanza italiana, da noi fatti rilevare al richiedente medesimo, sono state effettuate delle rettifiche sugli atti degli ascendenti ai sensi dell'art.110 del codice brasiliano.
Posto che, tali rettifiche non sono sufficienti a sanare le divergenze, stante la mancata presentazione del provvedimento amministrativo finale che ha dato origine alle stesse, ai fini della sua valutazione ai sensi dell'art. 64 e ssgg.- l.218/1995, si chiede quale sia nel caso specifico il provvedimento amministrativo brasiliano da richiedere all'interessato (premesso che ci è stato chiesto se sia sufficiente la presentazione della mera richiesta di rettifica effettuata dal richiedente la cittadinanza all'autorità amministrativa brasiliana, sostenendo che non vi sia un provvedimento amministrativo finale ma che la rettifica venga compiuta direttamente sugli atti degli ascendenti a seguito della semplice richiesta dell'interessato). Tra l'altro molti degli ascendenti i cui atti sono stati modificati ai sensi dell'art. 110 del codice brasiliano sono deceduti.
Quesito del 23/01/2024
Trascrizione atto di matrimonio di residente straniera
Si riceve da una residente, di cittadinanza rumena, la richiesta di trascrizione del proprio certificato di matrimonio, ai sensi art. 19 DPR 396/2000, che si presenta tradotto e apostillato. Il certificato riporta la data del matrimonio ovvero 10 agosto 2015 , e così pure l'Apostille (che cita la convenzione dell’Aia del 05 ottobre 1961). Si chiede quindi:
- è accettabile un atto datato 2015 e non redatto su modello plurilingue, come prevedrebbe la convenzione di Vienna cui pure la Romania abbia aderito nel 2013? Inoltre, sul certificato non è riportata alcuna informazione sulla sua durata di validità;
- l'Apostille deve essere posta sia sul certificato che sulla traduzione dello stesso, al pari degli atti che riceviamo dai paesi ExtraUE?
- All'interno del certificato la sposa viene generalizzata inizialmente con il cognome da nubile, specificando poi che essa assumerà dopo il matrimonio il cognome da sposata. Nell'anagrafe di questo Comune, cui è arrivata successivamente al matrimonio con provenienza da un altro Comune italiano, è stata iscritta con il cognome assunto da sposata.
Si chiede, quindi, vanno riportate le generalità della donna in sede di trascrizione del certificato: riportandole così come da atto, per poi annotare a margine dell'atto trascritto che la signora a seguito del matrimonio ha assunto il cognome di xxxx?
NOTA OPERATIVA n. 191 del 04/10/2023
Applicazione degli accordi internazionali: istruzioni per l’uso
Regolarità formale del documento, convenzioni, regolamento UE
Il tema del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
L’applicazione degli accordi internazionali, istruzioni per l’uso (A cura di Lisa Palazzini)
Il quesito del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe
Rilascio del permesso di soggiorno, continua l’obbligo di usare i certificati in bollo
Quando è arrivato questo quesito non volevamo pubblicarlo, perché la cosa è semplicemente “scandalosa”; ma poi ne sono arrivati altri di simili.
Questa volta l’errore è di alcune associazioni di tutela degli stranieri che vorrebbero usare le autocertificazioni, al posto dei certificati in bollo…
Se gli stranieri presentassero queste autocertificazioni potrebbero legittimamente ricevere dei dinieghi.
Un cittadino senegalese, inviato dal patronato XXX, ha chiesto un modulo per fare l’autocertificazione di residenza da portare in questura, al fine del rinnovo del permesso di soggiorno.
La collega ha cortesemente segnalato che la questura “vuole” il certificato in bollo; il senegalese, piuttosto alterato, ha inveito che il “suo” patronato gli ha detto che basta l’autocertificazione e che dobbiamo smettere di tenere questi comportamenti “razzisti”…
Poi ci è venuto qualche dubbio, abbiamo chiesto scusa e consegnato il modulo; ci potete fare un aggiornamento.
MEMOWEB n. 132 del 11/07/2022
Argentina: atti di stato civile in formato digitale
Servizi Demografici: sono ricevibili gli atti argentini, presentati all'ufficiale dello stato civile a corredo di istanze, muniti di apostille elettronica rilasciata a partire dal 15 aprile 2019
Quesito del 10/02/2022
Trascrizione atto di matrimonio estero (Marocco) atto ricognitivo di matrimonio
Dei cittadini italiani di origine marocchina hanno richiesto la trascrizione del proprio atto ricognitivo di matrimonio, da cui risulta quanto segue: “Il legame di matrimonio esiste tra gli sposi da due anni". Le uniche date a cui poter fare riferimento sono 21/3/1995 data in cui i testimoni sono comparsi dinanzi ai Notai per rendere la dichiarazione giurata e 04/04/1995 data in cui il Tribunale ha trascritto l'atto ricognitivo. Essendo impossibile individuare la data effettiva del matrimonio come si può procedere? occorre chiedere un atto /certificato integrativo da cui risulti chiaramente la data del matrimonio oppure richiedo un istanza scritta di trascrizione in cui i coniugi indicano una precisa data di matrimonio?
MEMOWEB n. 9 del 14/01/2022
Nulla osta per lo straniero rifugiato che intenda contrarre matrimonio in Italia
I Servizi Demografici forniscono chiarimenti in merito al nulla osta prescritto all’art. 116 c.c.
Quesito del 02/12/2021
Certificato matrimonio plurilingue
Una Cittadina di origine indiana ha acquistato la cittadinanza italiana l’anno scorso e abbiamo trascritto altresì il suo atto di matrimonio.
Oggi ha necessità di avere un certificato di matrimonio plurilingue (dice “che sia scritto in inglese”) da presentare negli Stati Uniti.
Si chiede come procedere e quale documento siamo tenuti a rilasciarle: Siamo tenuti al rilascio di un estratto multi lingue (secondo la Convenzione di Parigi o secondo la Convenzione di Vienna?) oppure deve far tradurre e apostillare l'atto in Prefettura?
Indice degli articoli e dei quesiti suddivisi per mese di pubblicazione
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L'Ufficiale di Stato Civile