Acquisto della cittadinanza italiana da parte di stranieri o apolidi con ascendenti cittadini italiani per nascita
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Quesito del 13/04/2023
Certificazione per riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis
Una cittadina brasiliana ha presentato i certificati di stato civile dei suoi ascendenti, ai fini del riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. Nel certificato per copia integrale dell'atto di matrimonio relativo ad un ascendente, è stata indicato quale documento fornito dal contraente "il titolo di elettore", indicazione che desta alcune perplessità circa l'effettiva cittadinanza detenuta dall'avo in occasione del matrimonio. Si precisa inoltre che, nell'atto non viene fatto riferimento alcuno alla cittadinanza dei contraenti, e così anche per gli altri certificati di stato civile presentati dall'istante.
L'ascendente potrebbe aver fatto rinuncia della cittadinanza italiana, sulla base di quanto suindicato?
Infine, è stata fatta richiesta al Consolato di riferimento che dichiara che non risultano rinunce alla cittadinanza italiana né della richiedente né dei suoi ascendenti.
Potreste fornire alcuni chiarimenti in merito, per cortesia?
Quesito del 25/01/2023
Riconoscimento cittadinanza italiana iure sanguinis
Mi sono pervenute due richieste di cittadinanza italiana iure sanguinis da parte di cittadine brasiliane.
Nella richiesta hanno riportato l’albero genealogico ed indicato il paese di origine dell’avo italiano nati entrambi intorno al 1890, e non hanno presentato alcun documento dei loro discendenti indicando nella richiesta i rispettivi Comuni italiani dove i loro genitori hanno già ottenuto, anni addietro, il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Lo scrivente ha chiesto a quei Comuni di avere copia della documentazione completa delle rispettive famiglie ma tale documentazione non è reperibile, nel primo caso perché è stata acquisita dalla Prefettura competente non so per quale ragione e nel secondo caso perché sono passati tanti anni, infatti il padre di una delle richiedenti è stato riconosciuto italiano nel 1978 e non si trovano più gli atti.
Entrambi i Comuni però comunicato di aver trascritto gli atti di nascita dei genitori ed in un caso la madre della richiedente è anche iscritta in AIRE essendo residente in Francia, mentre nell’altro caso invece il padre non risulta iscritto in AIRE perché non ha aggiornato più il suo recapito all’estero ed è stato cancellato.
Mi chiedo se per entrambe le ragazze la prativa può essere espletata lo stesso non riuscendo ad avere gli atti degli avi, oppure se è il caso di far presentare una nuova richiesta alle stesse direttamente con l’indicazione del solo genitore che è già italiano e quindi poi procedere con l’acquisizione degli atti dei genitori e verificare presso i Consolati italiani competenti per territorio di precedente residenza la non rinuncia solo per le figlie e riportando nel provvedimento finale di riconoscimento della cittadinanza italiana, non l’avo nato in Italia intorno al 1890, ma direttamente i genitori. Si chiede in questo caso quale delle procedure esposte è corretta o se cosa bisogna fare altro.
Quesito del 05/01/2023
Richiesta chiarimenti documentazione per cittadinanza italiana jure sanguinis.
Una cittadina brasiliana nata nel 1993, ha stabilito la residenza in questo Comune ed ha presentato istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis.
Nell'istanza indica che il suo trisnonno è nato in un Comune Italiano il 19.11.1871;
Il bisnonno é nato in Brasile il 25.10.1915;
Il nonno é nato in Brasile il 06.01.1943;
La madre è nata in Brasile l'1.03.1975, e nel 2020, ha ottenuto il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, in un altro Comune italiano.
La figlia, richiedente la cittadinanza nel nostro Comune, ha chiesto di acquisire la documentazione che la madre ha prodotto al Comune Italiano dove ha chiesto la cittadinanza.
Nella documentazione della madre però manca il matrimonio e agli atti del Comune dove ha chiesto la cittadinanza e dove è iscritta AIRE, risulta nubile.
I miei dubbi in merito sono i seguenti:
Ai fini della definizione della pratica della figlia, chiedo se sia necessario richiedere all'interessata di produrre anche l'atto di matrimonio della madre per poter espletare correttamente la pratica.
Ed ancora chiedo quando verrà fatta l'attestazione di riconoscimento della cittadinanza italiana della richiedente, nel provvedimento si deve richiamare il diritto di discendenza facendo riferimento al bisnonno italiano, oppure facendo riferimento alla madre.
Questo dubbio mi è sorto perché vedendo le varie attestazioni che pervengono dalle pratiche istruite presso le nostre sedi consolati all'estero, il riferimento nell'attestazione è sempre fatto indicando l'avo italiano, anche se magari i genitori sono già stati riconosciuti in precedenza cittadini italiani.
Quesito del 21/12/2022
Riconoscimento cittadinanza italiana iure sanguinis
Si chiede di conoscere se la persona sotto elencata può richiedere la cittadinanza italiana iure sanguinis, presentando istanza al Sindaco del Comune Italiano dove ha stabilito la residenza, oppure deve rivolgersi al Tribunale di Roma per ottenere il riconoscimento per via giudiziale.
Onde poter esprimere un Vostro autorevole parere si riporta l'albero genealogico della richiedente:
Il nonno della richiedente è nato in un Comune Italiano nel 1885 - Nel 1917 contrae matrimonio in Argentina - In data 05/12/1950 sceglie liberamente di naturalizzarsi argentino - Nel 1969 muore in Argentina.
La madre della richiedente è nata in Argentina nel 1923 - Nel 1951 si sposa sempre in Argentina con un cittadino argentino - Nel 2020 muore in Argentina.
La richiedente è nata in Argentina nel 1954 - Nel 2009 si sposa in Argentina con un cittadino argentino - Dal 03/11/2022 ottiene la residenza in questo Comune ed in data 14/12/2022 presenta al Sindaco istanza per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Io ritengo che possa farlo perché il nonno ha rinunciato alla cittadinanza dopo la nascita della figlia e quindi l'ha trasmessa alla figlia, madre della richiedente e di conseguenza alla richiedente nata nel 1954.
Quesito del 15/12/2022
Rettificazioni amministrative su atti di stato civile prodotti per il riconoscimento della cittadinanza italiana
Dall’esame delle traduzioni degli atti di stato civile acquisite d’ufficio da altro Comune relativamente ad una pratica di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis di un cittadino residente in questo Comune, il cui parente ha già ottenuto il riconoscimento presso il Comune a cui ho richiesto la documentazione, noto la presenza di annotazioni del seguente tenore: “Conforme documenti presentati e richiesta firmata dall’ interessato il ___archiviati in questo Ufficio di stato civile si fa rettificazione secondo l’art. 110 della legge 6015 /1973 affinché consti il nome della madre della suddetta in____ed il nome del nonno paterno in___”.
In tutti gli atti sono presenti tali annotazioni finalizzate a regolarizzare le generalità degli ascendenti riconducendole agli atti di nascita ad essi riferiti. Es: il cognome dell'avo, negli atti dei discendenti muta, ecco che compare sull'atto la rettifica amministrativa affinché si intenda il cognome precedente. Il richiedente il riconoscimento conferma che nell’ordinamento brasiliano questa è la prassi e che non vi sono documenti da esibire all'ufficiale di stato civile italiano se non l'atto su cui già sono apportate le rettifiche. Queste ultime possono essere ritenute valide anche per il nostro ordinamento? Se così non fosse, come potrei sostenere il contrario in maniera determinata e convincente quando già due famigliari hanno ottenuto il riconoscimento in due Comuni diversi con la stessa documentazione?
Quesito del 08/11/2022
Riconoscimento jure sanguinis
L'avo nato in Italia nel 1846 non risulta nei registri degli atti di nascita ma solo nei registri anagrafici e nel certificato di battesimo.
può essere sufficiente questa documentazione per procedere al riconoscimento jure sanguinis dei discendenti?
Il tema del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
L’apolide e il rifugiato politico: due figure d’interesse per l’ufficiale dello stato civile (A cura di Lisa Palazzini)
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe
Speciale sui procedimenti anagrafici e di stato civile necessari per il riconoscimento della cittadinanza a stranieri con avi italiani
Quesito del 28/02/2022
Cittadinanza jure sanguinis - Atti presentati
Dall'esame della documentazione portata da un cittadino argentino, non sono presenti gli atti di morte riferiti all'avo e al figlio di questi (bisnonno e nonno del richiedente ). Si può procedere con l'esame o tale mancanza non lo rende possibile?
Quesito del 21/02/2022
Cittadinanza jure sanguinis - avo argentino naturalizzato
Abbiamo ricevuto una richiesta di riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis da una cittadina argentina il cui avo, nato il Italia nel 1872, si è naturalizzato il 25-02-1932 (come da dichiarazione della Camera Judicial). Non abbiamo altri elementi se non gli atti di tutti i discendenti.
Questa naturalizzazione, senza alcun riferimento all'accordo italo-argentino, interrompe la trasmissione? Come dobbiamo procedere?