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Demografici

Acquisto della cittadinanza italiana

Quesiti

10 risultati di 146

Quesito del 20/09/2024

Riconoscimento di Cittadinanza Jure Sanguinis

Una cittadina argentina nata nel 1997 ha richiesto al Comune il riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis. La madre, nata nel 1964, discende da una nonna italiana nata nel 1925, che ha perso la cittadinanza italiana dopo essersi sposata in Argentina con un cittadino argentino, conformemente alla legge n. 555 del 1912, che prevedeva la perdita della cittadinanza per le donne sposate con stranieri.
La sentenza della Corte Costituzionale n. 30 del 1983 ha stabilito che, a partire dal 1° gennaio 1948, la cittadinanza italiana può essere trasmessa anche per via materna. Tuttavia, poiché la perdita della cittadinanza della nonna è avvenuta prima di tale data, il riconoscimento jure sanguinis non può essere gestito direttamente dal Comune. In situazioni come questa, è necessario avviare un procedimento giudiziale presso il Tribunale, che ha la competenza per i casi riguardanti la trasmissione della cittadinanza attraverso la linea materna antecedente il 1948.
Considerato che in un caso simile l’anno scorso si era già proceduto direttamente tramite il tribunale, la cittadina argentina dovrebbe essere indirizzata a seguire la stessa procedura legale per ottenere il riconoscimento della cittadinanza.

Quesito del 19/09/2024

Jure sanguinis con avo naturalizzato

Una cittadina richiede la cittadinanza italiana jure sanguinis. Il bisnonno, da cui parte la linea di trasmissione, è stato naturalizzato ad agosto 1929, come attestato da un certificato del Poder Judicial. Poiché la nonna della richiedente è nata nel 1925, si ritiene che la trasmissione della cittadinanza italiana sia avvenuta correttamente, dato che la nascita della nonna è precedente alla naturalizzazione del bisnonno. È corretta la deduzione secondo la quale la cittadinanza italiana è stata trasmessa alla richiedente in modo regolare?

Quesito del 17/09/2024

Iscrizione mancante di un minore

Una madre e i suoi due figli rientrano dal Brasile. Nel 2023, la madre, residente in un comune italiano, ottiene il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis anche per i due bambini. Gli atti di nascita vengono trascritti, ma poi la madre torna in Brasile. Il Consolato invia al comune di residenza italiano il modello CONS 01 per la madre e per un bambino, mentre il certificato per il bambino più piccolo sembra essere stato omesso per errore. Di conseguenza, nel registro AIRE risultano solo la madre e il bambino più grande, mentre il bambino più piccolo non è iscritto né in AIRE né in ANPR, nonostante abbia diritto alla cittadinanza italiana.
Come procedere per iscrivere il bambino più piccolo in anagrafe come cittadino italiano? È necessario richiedere al comune di trascrizione un certificato di cittadinanza o un estratto dell'atto di nascita? È possibile effettuare l'iscrizione direttamente dall'estero senza passare per l'iscrizione in AIRE, data l'evidente omissione?

Quesito del 10/09/2024

Sospensione termini

Il primo agosto, questo Comune ha ricevuto una richiesta di trascrizione di atti di stato civile a seguito di una sentenza di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis. Tuttavia, l'avvocato non ha fornito il certificato di passaggio in giudicato della sentenza. Entro 30 giorni, è stata inviata una comunicazione, firmata digitalmente, informando che senza il passaggio in giudicato non è possibile procedere alla trascrizione.
L'avvocato ha risposto sostenendo che il passaggio in giudicato non è necessario. Questo scambio di comunicazioni (sia formali che informali) va avanti da un mese, e anche il tentativo di ottenere chiarimenti dal tribunale non ha avuto esito. A questo punto, è sufficiente restare in attesa del passaggio in giudicato, o è necessario emettere un diniego in risposta all'insistenza dell'avvocato?
Considerando che sono trascorsi oltre 60 giorni dalla sentenza, si ritiene che sia già passata in giudicato. Il Comune ha altre soluzioni possibili? Si sta valutando l'ipotesi di inviare una comunicazione che, in assenza del certificato entro 10 giorni, la documentazione verrà restituita, ma si preferirebbe evitare questa soluzione per mantenere uno spirito di collaborazione.

Quesito del 05/09/2024

Richiesta trascrizione atti

Ai fini della trascrizione di una sentenza di riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis, il legale degli interessati invia a questa Amministrazione la dichiarazione di conformità firmata in originale. La fotocopia delle procure dovrebbe essere in originale? La richiesta di trascrizione è firmata in originale, ma è scevra del documento di identità dell’avvocato. Quest’ultimo documento è necessario?

Quesito del 05/09/2024

Cittadinanza iure sanguinis

Si riceve, da un legale, la richiesta di trascrizione degli atti di stato civile di cittadini brasiliani discendenti di un avo, nato sul territorio di questo Comune, riconosciuti italiani iure sanguinis con ordinanza allegata passata in giudicato del Tribunale.
Per alcuni discendenti però gli atti (nascita, matrimonio ...) sono raccolti in un unico fascicolo con un'unica asseverazione finale del traduttore. A tal riguardo si chiede come procedere, ad esempio, si devono restituire gli atti all’avvocato chiedendogli che ognuno abbia la propria traduzione ed asseverazione? Inoltre, nel caso in cui, uno dei discendenti abbia contratto più volte matrimonio, si dovrebbe procedere alla trascrizione di tutti gli atti, oppure solamente dell’ultimo matrimonio e poi del divorzio precedente?

Quesito del 05/09/2024

Passaggio in giudicato sentenza jure sanguinis

Un legale intima la trascrizione degli atti di nascita a seguito del riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis, sentenza non passata in giudicato e pertanto non definitiva.
Questa Amministrazione ha richiesto più volte della documentazione integrativa, che però non ha mai ricevuto.
Ai fini della sospensione dei termini è stato corretto aver inviato una PEC su una email ordinaria (l’unica che era stata indicata nella richiesta di trascrizione)?

Quesito del 05/09/2024

Atto di nascita

Un cittadino nigeriano che ha ottenuto la cittadinanza italiana, essendo in possesso dello status di rifugiato politico, non è in grado di produrre il proprio atto di nascita. In questa situazione, è possibile richiedere che presenti un decreto di formazione dell'atto di nascita emesso dal Tribunale, oppure si potrebbe accettare un’attestazione giudiziale del Tribunale in cui i suoi dati anagrafici siano dichiarati alla presenza di testimoni?

Quesito del 05/09/2024

CIE extracomunitario

Un cittadino brasiliano è iscritto all'anagrafe italiana con una ricevuta di richiesta di permesso di soggiorno in regime agevolato, poiché ha presentato istanza per il riconoscimento della cittadinanza italiana "jure sanguinis". Si tratta della sua prima iscrizione in Italia ed è in possesso di un passaporto brasiliano. È presente in Italia da oltre 90 giorni da quando ha presentato la richiesta per il riconoscimento della cittadinanza italiana e hao solo la ricevuta della richiesta del permesso di soggiorno (kit postale).
In queste condizioni, è possibile rilasciargli la carta d'identità?

Quesito del 06/08/2024

Atto con errori

Lo scorso anno sono state riconosciute diverse cittadinanze iure sanguinis, però presentano degli errori nelle date e nei nominativi. Sono state effettuate le annotazioni di correzione, però, si chiede, sarebbe possibile annullare gli atti relativi all’acquisto della cittadinanza, cosicché da rifarli corretti? Oppure, in alternativa come procedere?