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Demografici

Acquisto della cittadinanza italiana

Guide operative

7 risultati di 27

Il quesito del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile

Difformità tra decreto di concessione della cittadinanza e atti di stato civile

Non sempre gli atti che vengono allegati alle istanze di cittadinanza vengono utilizzati dall’estensore del decreto, senza modifiche.

Alcune norme e prassi determinano che le generalità presenti sugli atti stranieri e sul decreto siano difformi …

La nostra responsabile dice che, in caso di difformità, i dati validi sono quelli riportati nel decreto di concessione della cittadinanza italiana.

Quando nell'atto di nascita che si deve trascrivere abbiamo un luogo di nascita diverso da quello riportato sul passaporto, si deve fare un’annotazione sull’atto di nascita (a norma art. 98 comma 2) che il luogo di nascita è quello riportato nel decreto?

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale d'Anagrafe

I documenti e gli atti necessari per la prova degli "status" personali

Tutti gli eventi che riguardano gli status personali e che si verificano in Italia, per esistere anagraficamente, devono prima essere iscritti o trascritti nei registri dello stato civile, come ad esempio, nascite, matrimoni e adozioni. Purtroppo, da una verifica delle anagrafi locali e di ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente), è emerso che diversi dati sono stati inseriti in maniera non corretta e per evitare tali anomalie è necessario seguire determinate regole, che qui di seguito sono riportate e analizzate nel dettaglio.

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile

“Intrascrivibilità” del divorzio pronunciato presso il consolato straniero in Italia

L’articolo 19 comma 1 del dPR 3 novembre 2000, n. 396, stabilisce che “Su richiesta dei cittadini stranieri residenti in Italia possono essere trascritti, nel comune dove essi risiedono, gli atti dello stato civile che li riguardano, formati all’estero. Tali atti devono essere presentati unitamente alla traduzione in lingua italiana e alla legalizzazione, ove prescritta, da parte della competente autorità straniera.” Inoltre, il successivo comma 3 riporta “L’ufficiale dello stato civile può rilasciare copia integrale dell’atto trascritto a richiesta degli interessati”. Alla luce di ciò, di seguito, viene riportato un caso alquanto peculiare e di innegabile interesse.

Il quesito del mese

GUIDA OPERATIVA:
I Servizi al Cittadino

Accertamenti per gli “jure sanguinis” tramite collegamento con la Polizia di Stato

Per cittadinanza italiana iure sanguinis si intende la cittadinanza italiana derivante da una discendenza italiana, da un avo/a (più o meno lontano) cittadino/a italiano/a, nato in Italia e successivamente emigrato all’estero. Il quesito seguente pone l'accento su "come può configurarsi l'intervento della Polizia di Stato" in un procedimento che è di competenza comunale.

Il quesito del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile

Uno “jure sanguinis” un po’ complicato

L'acquisto della cittadinanza jure sanguinis in Italia permette di riscoprire le proprie radici. Il caso di Marco e Giovanni Rossi, nati in comuni austriaci divenuti italiani, evidenzia la necessità di confermare la loro cittadinanza al momento della morte. Oggi, il bisnipote di Giovanni chiede il riconoscimento della cittadinanza italiana, affrontando sfide burocratiche cruciali.

Il tema del mese

GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile

La nuova interpretazione dell’articolo 7 della legge 555/1912: cosa cambia nel procedimento di riconoscimento iure sanguinis

L’ISTAT e l’ANUSCA proprio in questi giorni stanno presentando una ricerca svolta in tutti i comuni sull’abnorme numero di richieste di questo tipo di cittadinanza.
Il riconoscimento di queste cittadinanze avviene sulla scorta di una circolare e di vecchie norme, tutte antecedenti alla vigente legge di cittadinanza che nulla dice su questi procedimenti.
I Tribunali e le sezioni specializzate sono “alluvionati” da richieste giudiziali di riconoscimento della cittadinanza Jure sanguinis.
Le cronache riportano “troppo” spesso notizia di indagini di diverse procure, relative a queste cittadinanze, a volte “troppo facili o troppo strane”.
Che sia il caso di fare una norma specifica, che tolga il cerino dalle mani dello stato civile?