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Quesito del 31/07/2024
Jure sanguinis - dichiarazione di presenza
Una cittadina peruviana è in Italia da febbraio 2024 (dichiarazione di presenza effettuata alla questura). Ora, vorrebbe iniziare il procedimento di riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis e ha presentato la relativa documentazione. Da quest’ultima risulta che l'estratto dell'atto di nascita dell'avo italiano è stato rilasciato dal Comune a luglio 2024. Quindi, è rimasta in Italia per oltre 90 giorni, scevra di documentazione necessaria per l’avvio della pratica e senza procedere alla richiesta di permesso di soggiorno.
Sarebbe possibile accettare la richiesta di residenza per riconoscimento jure sanguinis oppure dovrebbe, prima di protocollare la richiesta di iscrizione anagrafica, rinnovare tale dichiarazione?
Oltretutto, relativamente alla pratica di residenza, non può produrre un contratto di affitto o comodato, in quanto risulta abitare in un appartamento nel quale la proprietaria di casa non è fisicamente presente ( seconda casa ) e per il quale non farà mai comodato d'uso gratuito.
Quesito del 30/07/2024
Marcatura protocollo su atti di stato civile per cittadinanza jure sanguinis
Presentata la richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana e i relativi atti di stato civile, scansionati ed allegati al protocollo, è legittimo apporre sugli stessi originali, il timbro del protocollo del comune? Il dubbio nasce dall'eventualità in cui i richiedenti chiedano che i documenti vengano resi (es. stati che non producono una seconda copia).
Quesito del 23/07/2024
Richiesta estratto di nascita con filiazione anno 1872
È stato richiesto l'estratto di nascita, con filiazione, di un cittadino nato nel 1872 in questo Comune, da una persona delegata e non dal diretto interessato. Non è stata specificata né la motivazione e nemmeno il rapporto di relazione. Ai fini del rilascio, è necessario che la motivazione sia esplicitata?
Il quesito del mese
GUIDA OPERATIVA:
I Servizi al Cittadino
Accertamenti per gli “jure sanguinis” tramite collegamento con la Polizia di Stato
Per cittadinanza italiana iure sanguinis si intende la cittadinanza italiana derivante da una discendenza italiana, da un avo/a (più o meno lontano) cittadino/a italiano/a, nato in Italia e successivamente emigrato all’estero. Il quesito seguente pone l'accento su "come può configurarsi l'intervento della Polizia di Stato" in un procedimento che è di competenza comunale.
Quesito del 11/07/2024
Certificato negativo di naturalizzazione dell'avo
Per una procedura di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis, il richiedente cittadino Brasiliano, già nostro residente, si è fatto spedire per posta i documenti degli avi. Però il certificato negativo di naturalizzazione dell’avo è arrivato con un foglio staccato, si sono dimenticati di inserire il documento scritto in portoghese.
È accettabile ai fini di un processo? Ci è stato suggerito di chiedere al Consolato di riferimento.
Quesito del 11/07/2024
Annotazioni a margine atti nascita cittadinanza jure sanguinis
Quest'Ufficio ha ricevuto in questi giorni, da uno studio legale, la richiesta di trascrizione di un'ordinanza del Tribunale, che riconosce la cittadinanza italiana jure sanguinis a dei cittadini brasiliani, discendenti di un signore nato nel nostro Comune.
Lo studio legale, a trascrizione avvenuta, ha chiesto il rilascio dei relativi estratti di nascita, precisando che negli estratti deve essere annotato a margine, il riconoscimento di suddetta cittadinanza, avvenuta presso il Tribunale, utile ai Consolati per l'iscrizione in AIRE.
Il sottoscritto fino ad oggi ha provveduto a trascrivere tale ordinanza nei registri di cittadinanza e di seguito i rispettivi atti di nascita, nei registri di nascita, facendo menzione del riconoscimento della cittadinanza italiana nel testo dell'atto di nascita e non riportando a margine alcuna annotazione perché trattasi di cittadinanza jure sanguinis e nessun Consolato ha avuto mai problemi, provvedendo poi ad inviare i relativi modelli cons01 di iscrizione AIRE.
Si chiede pertanto se questa procedura seguita dal sottoscritto è corretta oppure, in tali casi, è obbligatorio anche apporre a margine dell'atto di nascita un'annotazione di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis.
Quesito del 11/07/2024
Decreto cittadinanza
Una cittadina brasiliana è coniugata con un italiano ed ha presentato, presso la prefettura, una richiesta di cittadinanza. Purtroppo, dalla piattaforma non è possibile conoscere lo stato della pratica, poiché non viene restituito alcun risultato.
Pertanto, il Comune deve periodicamente andare a verificare, oppure si attiva solo dopo comunicazione (pec?)
Quesito del 11/07/2024
Trascrizione atto di nascita minore nato all'estero - madre cittadina italiana
Una cittadina ha presentato richiesta di iscrizione nel nostro comune. Si tratta di una cittadina italiana, riconosciuta jure sanguinis nel 2016, nata in Venezuela e iscritta all’AIRE di un altro comune italiano. Dalla pratica di immigrazione risulta essere da sola, ma in realtà ha un figlio, nato del 2022, che però non è mai stato registrato, e nemmeno è stata mai fatta richiesta di trascrizione dal Consolato.
Si chiede, alla luce di cui sopra, il figlio è cittadino italiano? Questa Amministrazione può trascrivere l'atto di nascita del figlio e poi iscriverlo all’anagrafe?
Quesito del 21/06/2024
Iure sanguinis
Per un riconoscimento di cittadinanza iure sanguinis da sentenza del tribunale di Roma, dopo aver trascritto l'atto di nascita si deve procedere anche con l'iscrizione AIRE senza il cons 01, oppure si deve attendere che pervenga la richiesta dal Consolato?
Quesito del 20/06/2024
Iure sanguinis
Tramite un avvocato è pervenuta una sentenza del Tribunale ordinario di Roma, tramite la quale viene ordinato all'USC di trascrivere gli atti di nascita per riconoscimento della cittadinanza italiana.
Si chiede se tale sentenza dovesse essere trascritta nei registri di cittadinanza. Inoltre, sull'atto di nascita non si dovrà apporre l'annotazione 140, in quanto trattasi di riconoscimento e non di acquisto?